Insomma ieri Mattarella ha graziato il Senatur. Per la precisione, «L’atto di clemenza individuale ha riguardato la pena detentiva ancora da espiare (un anno di reclusione) inflitta per il delitto di offesa all’onore e al prestigio del Presidente della Repubblica (c.d. vilipendio: art. 278 c.p.), in riferimento a fatti commessi nel 2011.»
Io sono generalmente contrario al concetto di reato di opinione, ma posso comprendere quello al capo dello Stato, anche se un anno mi pare un po’ tanto per un “terrone” e un gesto delle corna che a noi vecchietti ricorda tanto Giovanni Leone. Ma in fin dei conti c’è chi è multato per aver dato dello juventino a un arbitro. E posso capire che una volta sancito il principio Napolitano possa aver detto che tutto è perdonato, permettendo a Mattarella di firmare il decreto di grazia. Ma continuo a chiedermi cosa sarebbe successo, o più propriamente cosa succederà, con gli altri casi simili dove gli imputati non sono famosi…