Viadotti a rischio

Io sono una persona fondamentalmente buona e sarei anche stato dell’idea che il ponte Morandi sia crollato per una serie di ragioni non così facilmente predicibili. Vedere però che dopo un anno e quattro mesi né Autostrade per l’Italia né altri concessionari come i Gavio abbiano pensato di fare un controllo accurato e completo dei viadotti nelle tratte autostradali da loro gestite mi fa capire che forse non è proprio così e l’unico interesse che hanno è ciucciarsi i soldi dei pedaggi e fare meno del minimo indispensabile per la manutenzione. Insomma, forse è venuto davvero il momento di revocare le concessioni per mancato rispetto del contratto di servizio.

Però non è tutto così semplice. Perché mai lo STato ha sempre delegato i concessionari e non ha mai fatto controlli per conto suo fino ad adesso?

Ultimo aggiornamento: 2019-11-28 21:48

7 pensieri su “Viadotti a rischio

  1. Bubbo Bubboni

    Il modello per cui lo stato controlla solo dopo (e più che altro banali aspetti burocratici) non mi pare sia minimamente in discussione, anche per via degli obblighi ideologici che impongono il sistema attuale.
    E non ci sono solo i viadotti “controllati” in questo modo, es. discoteche con rapine al peperoncino dove si radunano centinaia di persone e non passa neppure un funzionario SIAE, interi palazzi abusivi in costruzione mai notati da una sola auto di ronda, ecc. ecc.
    Anzi, tutti vogliono che sempre più pezzi del vecchio stato siano affidati a capaci concessionari risanatori, investitori & benefattori tramite accurati contratti la cui stesura è delegata ad abili consulenti (e se per assurdo i contratti sono troppo stringenti nessun benefattore prende la concessione).
    L’unica consolazione è che almeno le centrali nucleari non saranno mai della partita!

  2. Luca Logi

    Forse perchè costa meno dare una mancetta ai politici, che non si facciano venire strane idee, piuttosto che fare i controlli e aggiustare quello che è fuori posto? Oh, sarà una coincidenza, ma il gruppo concessionario della A26 finanziava la fondazione open…

  3. Mestesso

    Tutto questo è venuto fuori per il solito meccanismo di scambio: “io faccio un favore a te, tu ne fai uno a me”.

    Anche se a prima vista può sembrare un paragone fuori luogo, la rete autostradale e l’edilizia scolastica sono sostanzialmente nello stesso stato e per gli stessi identici motivi: lo Stato non ha i soldi. O meglio, li ha ma li spende per le spese correnti (stipendi) per il 90%. Col resto non fai nulla.

    La differenza è che lo Stato dà in concessione le autostrade, mentre le scuole (ancora) no. Il patto è il seguente: io per legge ti garantisco (fior) di utili, tu in cambio mi dai stecche da paura e mi fai occasionalmente dei favori (tipo partecipare nel capitale di certe aziende). Io poi guardo dall’altra parte nei controlli, come si fa del resto con le scuole.

    L’altra differenza è che delle scuole non frega un cazzo a nessuno, e si vede anche dalle figure che vengono promosse ministri dell’istruzione. La cultura non fa soldi, il cemento eccome. Anche quello corroso.

  4. DG

    a me pare che si tratti del classico caso “tutti profeti, il giorno dopo”, ossia che nessuno dei casi sia realisticamente ovvio come sembra, ma che ora si stiano tutti buttando a segnalare viadotti “a rischio” per pararsi il deretano o per fare quelli che “lo avevano detto”.

      1. Mestesso

        La mia teoria è che ci sia una sorta di “tempesta perfetta”: gli M5S sono nuovi al potere, e nuovi anche alle poderose stecche cui sopra. Nelle transizioni di potere occorre che chi eroga stecche sappia a chi dare i soldi, alias quelli giusti. Con l’M5S non deve essere impresa facile dato che neanche loro sanno cosa debbano fare.

        Poi c’è Alitalia, e gli accordi per il prezzo stanno facendo saltare il banco, e secondo me stavolta salta davvero. M5S è col culo di fuori e per tirarsi su i pantaloni deve fare qualcosa di eclatante: o Ilva od Alitalia uno dei due deve girare.

        Lato magistratura le pressioni sono fortissime ed è chiaro che il pallino in mano ora come ora ce l’ha la Magistratura per il banale motivo che sia il PD che M5S hanno altre gatte da pelare e vogliono pararsi il culo se finisce male. Mi è chiarissimo che il mandato per entrambi è *solo* politico. La Magistratura di sua spontanea volontà si sarebbe sfilata ben prima.

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