Sabato scorso ero a Genova, a parlare di “numeri da sballo” (poteva andare meglio. Anna comunque ha preso tre pagine di appunti su cosa avrei dovuto fare, il debriefing sarà lungo). Ma non è di questo di cui voglio parlarvi, bensì della “borsa del relatore”, o per la precisione di un gadget: la borraccia marcata con il logo del festival.
Qual è il problema? che la borraccia è di plastica. Ormai si è passati in massa all’alluminio: cinque anni fa era roba da pochi, adesso persino il sindaco Sala qui a Milano ha dato le borracce in alluminio ai bambini delle elementari, e il mese scorso a Pavia c’erano pure quelle stesse borracce, naturalmente con lo sponsor diverso. Premesso che non mi cambia certo la vita avere o no i gadget, probabilmente spendere un euro in più per persona e lasciare una borraccia in alluminio avrebbe fatto un effetto migliore…
Si, come effetto forse si. Ma queste borracce in alluminio tendono ad avere pareti molto sottili, e quando sono vuote risultano quindi parecchio “delicate”. Per contro quelle di plastica sono praticamente indistruttibili.
Personalmente non credo che la plastica sia per definizione “male”: riciclando una frase abusata “dipende da come la usi”
il problema per me non è l'”usa e getta”. La chiusura delle borracce in plastica non è mai ermetica come quelle in metallo, e inoltre a furia di lavarle si rovinano più in fretta.
In ogni caso è la prova che il prodotto ecologico è sempre quello che hai già. Una normalissima bottiglietta “usa e getta” è utilizzabile, in accordo con la data di scadenza, un paio d’anni eppure è stato stimato un mercato di 12 B$ nel 2029 per borracce… “””ecologiche”””!
In questo momento la borraccia è il gadget ideale per capire chi è eco-trend, il resto è spazzatura (non riciclabile).
P.S.: ma la “””eco-borraccia””” ottimale è in silicone senza bubbonioli artificiali, il resto è per poracci fuori moda.
mah. Ho provato a riutilizzare le bottigliette usa-e-getta, ma dopo una decina di riempimenti cominciavo a sentire il sapore della plastica…
Io le uso davvero in viaggio, quindi per 15-30 gg, ma non ho il problema della plastica. Quello lo sento subito con l’acqua “orginale”. Trovo però che evitando di tenerla abbandonata in auto a +50 °C o con qualche riasciaquo la situazione si mantenga stabile.
Con la borraccia di alluminio (che ha il doppio degli anni di Greta) il gusto è migliore solo se lo è anche l’acqua,ed è sempre più difficile.