Umbria e coalizioni

Non sono bene riuscito a capire perché, di fronte alla débâcle umbra, una serie di commentatori nella mia bolla Faccialibro ha fatto notare che la regione ha tanti abitanti quanti Torino e due terzi di quelli di Milano. Né sono riuscito a capire come abbia fatto Stefano Vaccari della segreteria Pd ad affermare che “Bianconi ha ottenuto più voti assoluti di Marini nel 2015”: fatto di per sé vero (ci sono novemila voti in più) ma che tralascia due banali particolari come il fatto che ci sono stati 60000 votanti in più e che stavolta nella coalizione c’era anche M5S. In realtà, confrontando i risultati delle europee con questi delle regionali, e facendo la tara per le liste civiche, quello che notiamo in pratica è un crollo di M5S e una contestuale crescita di Fratelli d’Italia. È una casualità? Non ne sarei così sicuro…

Credo comunque che l’unica vera notizia di queste elezioni è che gli elettori pentastellati non amino fare coalizioni di nessun tipo, ma soprattutto con il PD. Non una grande notizia, d’accordo. Però almeno sappiamo cosa succederà nei prossimi anni, e cosa dobbiamo aspettarci. Buona fortuna a tutti.