Una caratteristica di Donald Trump dovrebbe essere ormai chiara a tutti. Prendiamo il caso del whistleblower, cioè della fonte anonima (e al momento sotto protezione…) che ha rivelato la sua telefonata al presidente ucraino dove secondo i democratici avrebbe fatto pressioni per fargli trovare qualcosa contro Biden figlio (e padre). Cosa fa Donald? Twitta.
Il punto è che anche se il whistleblower avesse effettivamente «rappresentato una perfetta conversazione con un capo di stato estero in modo del tutto inaccurato e fraudolento» quella telefonata esiste, è stata registrata e verrà messa agli atti. Se non ci sarà nulla di illecito, quello che si potrà dire è che si sono spesi soldi e tempo per nulla, un po’ come ai tempi di Clinton; ma visto che sono ragionevolmente certo che la telefonata sia stata ascoltata prima di partire con la richiesta di impeachment, Trump si sarebbe dovuto scagliare contro i democratici. Solo che è molto più semplice essere forte con i deboli…
Ultimo aggiornamento: 2019-09-30 12:02
Come la grande maggioranza delle telefonate ufficiali tra il Presidente ed un suo interlocutore esiste una trascrizione giurata (alias qualcuno assiste alla conversazione e ne fa una trascrizione stenodattilografata). Ed è proprio per questo motivo che è stata fatta (solo ora) la richiesta di impeachment: esiste una “prova giurata”. Il che non garantisce l’incriminazione, ma è condizione necessaria.
Immagino. Ma per l’appunto la richiesta di impeachment non parte dalla segnalazione del whistleblower, bensì dalla lettura della trascrizione giurata.
Senza il whistleblower non si sarebbe fatto nulla, naturalmente, ed è altrettanto ovvio che il reale nemico di Trump sia lui e non la macchina burocratica che può deragliare in ogni momento.
Risulta che abbiano provato ad insabbiare la trascrizione, magari ci potrebbe essere un problema di archiviazione nell’audio… ;-)
Io lo metterei in stato d’accusa solo per i sei puntini di sospensione alla fine del tweet.