Quanti dati si tiene in pancia Android?

Immagino conosciate Google Rewards, l’app Google che ti propone sondaggi pagandoti qualche centesimo per volta, centesimi che io per esempio uso per comprarmi qualche libro su Google Play. Insomma, un modo come un altro con cui la Grande G ti tiene attaccato al suo ecosistema. Da qualche mese ho raddoppiato l’app, nel senso che il furbofono ha una versione associata al mio account principale mentre il Gemini ne ha una associata a un account secondario. Tra i vari sondaggi proposti, ogni tanto capitano quelli sui luoghi dove sei andato a comprare: è chiaro che sono attivati dalla geolocalizzazione, e che le varie scelte proposte sono solo fumo negli occhi perché solo uno è il posto dove puoi essere stato.

Bene: l’altro giorno mi sono arrivati due sondaggi, uno per telefono, su due posti distinti dove avevo comprato qualcosa (Esselunga e Bricocenter, nulla da nascondere). Tutto normale, ma poi mi è venuta in mente una cosa. Il Gemini non ha SIM installata, e non gli ho mai fatto accettare rete wifi pubbliche. Quindi la notifica di dove sono stato gli deve essere rimasta in pancia fino a che non sono tornato a casa e si è connesso al wifi. Che Google sappia tutto di me mi è ben noto; ma quante di queste informazioni sono tracciate in locale, e non nei loro server? La cosa mi pare persino peggio…

12 pensieri su “Quanti dati si tiene in pancia Android?

  1. m.fisk

    Non ho ben capito cosa intenda. Immagino che il telefono si tenga i dati di geolocalizzazione anche quando non ha una linea dati disponibile, e quando riesce a collegarsi ad una rete le riversa sul server di riferimento.
    Che cosa è che La perplime?

    1. .mau. Autore articolo

      mi perplime che dovrebbe esserci una terza opzione oltre a “geolocalizzazione sì” / “geolocalizzazione no”, e precisamente “geolocalizzazione solo nel qui-ed-ora”.

      1. Agnul

        Sarà un opzione in Android Q: i singoli permessi per le applicazioni saranno “sì / no / solo quando l’app è aperta sullo schermo”.

        1. .mau. Autore articolo

          che però mi sa sia più che altro pensata per risparmiare batteria…

  2. Mestesso

    Il MAC address del WI-FI di un device in uso viene associato al tuo account (quindi avere una SIM o no è del tutto indifferente ai fini della tracciabilità).

    Dal MAC degli Access Point che incroci puoi sapere dove sei stato quando, senza bisogno di connetterti.

    Tieni presente che il reporting non viene fatto in tempo reale, ma:

    – se utilizzi determinati servizi google e mandi messaggi verso google viene annegato parte del report
    – in ogni caso dopo X tempo viene fatto reporting se vi è un link dati disponibile

  3. Bubbo Bubboni

    Avrai confermato il “miglioramento della precisione tramite wifi”, altrimenti ti lamenteresti dei continui banner per abilitarlo.
    In realtà il “miglioramento” consiste nel fatto che google può prendere la posizione come e quando vuole, anche se non sei connesso in wifi o se non hai abilitato il gps (è espressamente indicato).
    Ti “salvi” con il modo aereo, ma perché una persona onesta dovrebbe attivare il modo aereo, pagare in contanti o avere comportamenti “antisociali”?

    1. .mau. Autore articolo

      a dire il vero il Gemini dovrebbe essere in modo aereo, mo’ controllo. (Ricordo che non lo uso come telefono)

        1. Bubbo Bubboni

          Vero (anche se il GPS non funziona quando cavalchi un missile), volevo dire che solo il modo “miglioramento della posizione” verrebbe disabilitato dal modo aereo.
          La raccolta dati di posizione può avvenire sempre & comunque, legittimamente e in piena armonia con la protezione dei dati garantita dai migliori avvocati e lobbysti disponibili.

          Tempi duri per gli “antisociali”!

    1. .mau. Autore articolo

      diciamo che se tu avessi messo qualcosa in più del solo link il commento non sarebbe finito nello spam (poi io controllo prima o poi… ma magari nel mucchio non me ne accorgo!)

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