Wikipedia e la lingua italiana

Il mio amico Zop mi ha intervistato sul suo sito Diciamolo in italiano: non in qualità di matematico ma di portavoce di Wikimedia Italia. Wikipedia (ma anche il Wikizionario!) tende infatti a indicare le parole italiane corrispondenti ai lemmi importati, dando una possibilità ai lettori di non fossilizzarsi sul termine albionico.

Buona lettura!

Ultimo aggiornamento: 2019-04-23 13:43

2 pensieri su “Wikipedia e la lingua italiana

  1. Licia

    Credo che nell’intervista la discussione sugli anglicismi nelle fonti di riferimento parta da premesse sbagliate: i principali dizionari di italiano sono descrittivi e quindi il loro scopo è “fotografare” l’uso della lingua, quindi registrare le parole e descriverne l’uso che ne fanno i parlanti. Non è quello di proporre alternative o traducenti: se una parola non ha una frequenza d’uso significativa, non viene inclusa nei dizionari. Chi afferma il contrario non ha molta familiarità con la lessicografia (o forse confonde le finalità dei dizionari monolingui e di quelli bilingui).
    Nel caso specifico di Wikipedia, credo andrebbe seguito un criterio simile a quello dei dizionari. Inserire sostitutivi alle parole inglesi che non sono effettivamente nell’uso è un disservizio per chi consulta la voce e non è in grado di valutare l’attendibilità delle informazioni. Esempio dalla voce carpooling, formattazione originale:

    Il car pooling, anche chiamato in italiano co(n)vetturaggio (dal francese covoiturage), auto di gruppo, auto condivisa, viaggio condiviso o concarreggio, indica una modalità di trasporto che consiste nella condivisione di automobili private tra un gruppo di persone, con il fine principale di ridurre i costi del trasporto.

    Parole come co(n)vetturaggio e concarreggio si commentano da sole. Purtroppo questi inserimenti sono dovuti ad “attivisti” che hanno dichiarato guerra indiscriminata agli anglicismi e portano avanti la loro battaglia anche modificando le voci di Wikipedia con l’aggiunta di traducenti del tutto arbitrari che in realtà nessuno usa. Analizzate dal punto di vista della formazione secondaria dei termini (da lingua 1 a lingua 2), queste alternative sono spesso concettualmente errate e mal concepite. Risultato: la qualità dell’informazione ne risulta peggiorata.

    1. .mau. Autore articolo

      ci sono due punti distinti, direi.
      (1) è vero che un dizionario fotografa, ma tipicamente aggiunge anche un (limitato) elenco di sinonimi e contrari. Perlomeno il De Mauro che io uso di solito lo fa. Siamo poi tutti d’accordo che nessun sinonimo è perfetto…

      (2) conosco purtroppo bene quegli “attivisti”. L’altra settimana ho avuto a che ridire con uno che ha deciso che “requiem” era femminile, e dopo che ho rimesso a posto il tutto ha anche avuto il coraggio di dirmi che il Dizionario Treccani scriveva “a volte femminile”. In questo caso ho fatto molto in fretta e ho preso il Tommaseo come fonte :-) ; però nel caso generale la soluzione migliore è fare quello che ho fatto io: mettere un bel {{senza fonte}}. (Nota che “auto di gruppo” una fonte ce l’ha indicata: come sempre, dovrebbe stare al lettore stabilire se la fonte è sufficientemente valida)

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