Sempre nel mio viaggio torinese mi sono imbattuto in questo manifesto pubblicitario. Direi che la manifestazione no-vax della prossima settimana ha un certo qual sostegno economico… anche se forse una “Affissione politico-ideologica” viene concessa a prezzo ridotto se non addirittura a titolo gratuito.
(Nel meritom la mia posizione è ben nota. Io sono egoista: un’epidemia potrebbe dare problemi anche a me e ai miei figli, nonostante siamo tutti vaccinati: il vaccino è un compromesso e non può dare una certezza di immunità. Quindi obbligo di vaccinazione, ancora più che per dire obbligo di cinture in auto)
Ah, e come hai trovato la città rispetto a Milano? Tutti mi dicono che a Milano c’è ricchezza, benessere, aperozzi, cultura e cuccagna in genere. Mentre ha Roma e Torino ho visto personalmente lo scivolare nella povertà in modi anche imprevisti a causa della generalità e dell’intensità del cambio di situazione.
Ma un Milano come vede la cosa?
(nel meritum: in logica binaria sarei un pro-VAX ben vaccinato ma sarebbe auspicabile che fosse ammissibile una critica ai vaccini al fine di permetterne l’evoluzione, come con qualsiasi altra tecnologia. Peccato che la logica binaria a una cifra non permetta di esprimere posizioni sensate su questioni complesse).
su Torino, avrei dovuto guardare fuori dal centro. Per dire, quest’autunno ho passato un paio di serate a girare per la zona di via Lagrange e non ho visto più problemi che a Milano.
Sui vaccini, permettere la loro evoluzione significa semplicemente ammettere vaccinazioni di tipo diverso a doppio cieco, quindi è ortogonale all’obbligo vaccinale.
No, l’evoluzione dei vaccini passa anche per aspetti ben più banali che modifiche alla formulazione/tecnologia.
Non bisogna dimenticare che la medicina è una branca della statistica, non della biologia.
Il doppio cieco funziona anche statisticamente
Ma non su aspetti metodologici ed economici.
Es. guardando qui http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2759_allegato.pdf io ci vedrei ampi spazi di miglioramento. Però sembra che nessuna critica sia ammessa e nessun miglioramento sia cercato, ad esempio per passare dal triage prevaccinale fatto chiedendo “oggi sta bene?” a un sensorino adeguato.
Anche all’AVIS chiedono se stai bene… però poi i test li fanno e ogni volta ne fanno di più. Eppure da quando ho fatto il primo vaccino di cui mi ricordi all’Istituto d’Igiene all’antinfluenzale qualche mese fa non ho memoria di un test automatico preventivo.
Un manifesto tecnicamente molto ben realizzato, grafica curata, ben leggibile, layout chiaro ed anche elegante molto sopra la media per comunicazioni del genere. Un grafico professionista no-vax?
o banalmente qualcuno per cui pecunia non olet?
Mah, tieni presente che i no-vax sono un gruppo numericamente ristretto anche se magari di condizioni medio-alte. Non girano tanti soldi in generale.