[Nota: esiste la traduzione italiana, La macchina della verità, che però non ho letto] Seth Stephens-Davidowitz si è inventato un nuovo campo di studi: usare Google Trends (ma anche YouPorn…) per studiare i comportamenti della gente evitando l’intermediazione dei sondaggi dove non è detto che chi risponde dica la verità, anche se protetto dall’anonimato, mentre se deve cercare informazioni è costretto a indicare cosa vuole. Nel libro (Seth Stephens-Davidowitz, Everybody Lies: Big Data, New Data, and What the Internet Reveals About Who We Really Are, Dey St. 2018, pag. 357, € 8,82, ISBN 9780062390875, link Amazon) vengono fatti alcuni esempi sfruttando i dataset ottenuti da Google… e PornHub. Il merito maggiore del libro a mio parere non è tanto il mostrare come le risposte che storicamente abbiamo dai sondaggi sono spesso errate: in fin dei conti non è che tutti noi abbiamo a disposizione i dati da lui usati, e comunque la metodologia è necessariamente grossolana essendo il risultato di un’osservazione indiretta. Molto più utile è il ricordarci la grandissima quantità di dati a disposizione di pochi player (dati probabilmente per loro neppure anonimizzati) e la possibilità per domande secche del tipo preferenza A/B di avere un’analisi molto più puntuale di quello che si può ottenere con un sondaggio. Insomma, un libro che porta a farci domande che non ci sarebbero mai venute in mente.
L’ho appena comprato in italiano su amazon, mi servirà probabilmente in classe per alcune cose che ho in mente