Ho letto questo articolo del Post. Ho anche dato una rapida occhiata ai dati originali linkati nell’articolo; potrei essermi perso qualcosa, nel qual caso indicatemelo nei commenti e mi correggerò.
Mi pare però che i risultati dello studio soffrano di un problema di base che almeno a me appare ovvio. Più precisamente, dire che «l’11 per cento delle persone con più di 65 anni ha diffuso almeno una bufala, contro il 3 per cento delle persone comprese nel gruppo di età tra i 18 e i 29 anni» dà un dato con un suo senso: è più facile che sia un anziano che un giovane a non condividere sempre notizie vere. (La frase è appositamente contorta). Dire però come nel catenaccio che gli anziani condividono fino a sette volte più fake news dei giovani non tiene conto di un punto chiave. Quante sono le condivisioni complessive fatte dai “giovani” e dagli “anziani”? Se tanto per fare un esempio il secondo gruppo ne posta quattro volte di più rispetto al primo, il dato suindicato diventa molto meno importante: sarebbe ancora vero che gli over 65 sono più creduloni dei giovani, ma sarebbe più interessante notare come siano più abituati a condividere cose altrui che a scegliere fake news.
Come sempre, non spaventatevi davanti ai numeri, ma azionate il cervello e chiedetevi perché ve ne vengono spiattellati così tanti!
Ultimo aggiornamento: 2019-01-10 15:39
Secondo me non è vero che gli anziani condividano di più dei giovani. Semplicemente non hanno filtri a differenza dei giovani cioè forwardano tutto
Quindi condividono di più. In un socialcoso “condividere” non significa mica “ritenersi della stessa idea” ma semplicemente “cliccare sul tasto ‘condividi’”.
Beh, ammetterai che tra “ritenersi della stessa idea” e la semantica di “condividi” l’intersezione non è nulla e non è piccola a piacere.
Beh, ammetterai che “forwardano tutto” significa che sono d’accordo con tutto quello che leggono.
Mah, il problema matematico viene molto dopo la definizione di “fake news” (qui presa dal db di Allcott & Gentzkow, con tutti i limiti, le distorsioni ed omissioni del caso).
E’ un po’ come il calo dei reati sempre certificato dai dati ufficiali che possono solo essere riportati con tutti i decimali. Poi ti rubano il portafoglio, vai a fare denuncia e capisci che il portafoglio può, in realtà, solo essere smarrito.
Oppure leggi su [settimanale tedesco] un reportage di C.R. o sul [quotidiano italiano] delle info sulle battaglie della commissione UE e puoi essere certo che nessuno le metterà mai nell’apposito database.