I “comuni cittadini” pentastellati

L’unica cosa che mi può venire in mente è che il sito EFDD-M5SEuropa non sia ufficiale ma una parodia (ad ogni modo per sicurezza ho salvato la pagina.

Tale Ignazio Corrao, il pentastellato più votato alle elezioni europee 2014, si lamenta perché «I prezzi di cibo e bevande utilizzati dai catering all’interno della Commissione europea sono inspiegabilmente alti», e pertanto «Questi mancati risparmi colpiscono i cittadini». Ora, non so voi, ma io in Commissione europea ci sono entrato una volta in vita mia per vedere l’atrio, ancora ai tempi in cui il presidente era Prodi. (E comunque vorrei sapere dove trovi un espresso a 1 euro e 20 in tutta Bruxelles e dintorni) Insomma, gli unici “cittadini” colpiti da questi prezzi esagerati sono i lavoratori interni, oltre agli europarlamentari. Chi è che una volta berciava di kaste?

Ultimo aggiornamento: 2018-12-05 11:15

2 pensieri su “I “comuni cittadini” pentastellati

  1. Nicola Peverelli

    Caro .mau. mi sa che hai frainteso, i prezzi sono quelli che vengono pagati dalla commissione per offrire acqua e caffè.
    detto ciò non ho idea dei prezzi tipici della zona quindi non mi esprimo nel merito.
    :)

    1. .mau. Autore articolo

      @Nicola: è possibile che io abbia sbagliato e non abbia parsificato correttamente un testo non così chiaro (detto in altri termini, se c’è scritto “catering” avrei dovuto immaginare che è qualcosa di offerto e non pagato dall’utente finale). Dev’essere stata colpa di quel “cittadini” che in effetti fa ancora più kasta.

      Diamolo quindi per buono. Quella società di catering come è stata scelta? Per gara o direttamente? Nel primo caso o mi dimostri – o almeno mostri gravi indizi – che la gara è truccata, oppure evidentemente non c’è nulla che non vada, e i prezzi sono quelli. Nel secondo caso il problema è la modalità di scelta e non i prezzi. Il tutto naturalmente presupponendo che il contratto sia appena stato rinnovato, perché altrimenti è un po’ buffo pensare che gli sono dovuti servire quattro anni abbondanti per accorgersi della cosa.

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