Mamma mia, Mattarella

Ho letto il comunicato di Sergio Mattarella. Non mi ricordo nessun caso (occhei, forse c’è stato Cossiga, ma penso conveniate che non conti molto) in cui un nostro presidente della Repubblica ha esplicitamente fatto dei nomi (a parte trollare affermando che aveva persino accettato un governo politico con un presidente non eletto in parlamento :-) ).
Una situazione del genere è molto preoccupante, non tanto per il governo che non c’è quanto perché non mi è chiaro perché da parte di (boh? M5S? Lega? Entrambi?) si sia deciso questo braccio di ferro sul nome di Savona. Se qualcuno ha qualche idea – a parte appunto quella di voler tornare al voto cercando di dare la colpa a qualcun altro – sarei lieto di sentirla.

14 pensieri su “Mamma mia, Mattarella

  1. Mauro

    Il braccio di ferro lo ha deciso Salvini che in realtà voleva nuove elezioni, non un governo con la srl.
    E Di Maio – anzi Casaleggio – ci è cascato come un pollo.
    Ora chi e quanto vincerà dipenderà da quando si rivoterà.

  2. Isa

    Forse è troppo presto e il caffè era poco, ma a parte quello di Conte, dove sarebbero questi nomi espliciti?

    1. .mau. Autore articolo

      «Ho condiviso e accettato tutte le proposte per i ministri, tranne quella del ministro dell’Economia.»
      Tecnicamente non può fare lui nome e cognome, visto che non è stato mai convocato da lui, ma è equivalente.

  3. Bubbo Bubboni

    Sono andato a vedermi qualche vecchio video per capire se il tale è davvero un anti-[TUTTO] che solo per miracolo ha scampato la rieducazione forzata per radicalizzazione estermistica. Mah. E’ vero che usa frasi complesse tipo “SE manca questa politica ALLORA bisogna pensare di fare questo, MA SE quella politca cambia ALLORA bisogna fare altro” per cui l’intervistatore era costretto a replicare solo alle ultime parole sentite, come se si fosse trattato di una mail, ed è anche vero che non parla come un liberista standard (ma come un liberista che ha letto anche altri libri oltre alle prime 10 pagine del manuale di economia), però non mi è parso una minaccia corrispondente al veto. Certo in traduzione è dura, troppo dura.

    Comunque, come al solito, critico la domanda. Non mi chiederei perché i tali politici eletti lo volevano. Mi chiederei perché nel palazzo in fondo alla via non lo volevano. La risposta direi che è semplice, basta leggere il dettaglio delle trattative raccontato da Varoufakis e mi pare chiaro che avevano assolutamente bisogno di un altro. Per me (e non solo per me) il massimo di probabilità è per un governo massacratorio e nulla deve sfuggire.

    Si potrebbe obiettare che con questa pensata diventeranno anti-[TUTTO] pure i non aventi diritto al voto, ma non aver considerato l’effetto di questo ordine non mi pare incoerente con altre azioni e scelte già viste.

    (Bello il cambio di propaganda per cui, a tratti, la situazione lasciata dal precedente governo inizia ad essere “appena meno che perfetta”)

    1. .mau. Autore articolo

      mah, lasciando perdere quello che Savona diceva e faceva venti-trent’anni fa (il mondo è cambiato per tutti) a me pare che l’opzione Varoufakis fosse più quella di Savona che di altri, anche se Savona ha scritto che era pronto con il suo piano B (ancora più irrealizzabile. Sette anni di lacrime e sangue senza emettere nuovi titoli e quindi avere un avanzo primario strabordante?)

      Quello che mi stavo chiedendo, per mia ignoranza costituzionale, è se anche i decreti legge sono controfirmati prima di essere validi. Se la risposta fosse “sì”, in effetti Mattarella avrebbe potuto lasciare tranquillamente Savona e fermare tutto dopo.

      1. Bubbo Bubboni

        “e fermare tutto dopo”? Non capisco se stai facendo queste ipotesi sulla base della costituzione italiana vigente o no. Vale la pena di ricordare che quella non è una repubblica presidenziale e il presidente non ha compiti politici. Quindi no, non avrebbe potuto bloccare un bel niente perché non è per questo che è stato nominato.

        (le interviste sono di 4-5 anni fa, quando *tutte le banche e istituzioni* preparavano i piani per l’euro B. Comuque al momento l’idea che la situazione lasciata dai precedenti governi sia così buona che serve intervenire in maniera “creativa” su debito e tassazione è diffusa, anzi mi stupisce vedere che sono i populisti che non propagandano le ricette più massacratorie e scontate)

        1. .mau. Autore articolo

          la Costituzione italiana vigente permette al PresRep di rimandare alle camere una legge, cosa che è già successa più volte in passato.

          (ma chi è esattamente che afferma che la situazione lasciata dai precedenti governi non sia poi così male? Persino il DEF di Gentiloni, che per definizione l’ha fatto a situazione in corso, prevedeva brtte cose)

          1. Bubbo Bubboni

            Può rimandarla solo una volta e poi deve promulgare, dato che lo spirito non è quello che è il presidente che fa la politica nazionale ma che, nell’ambito del bilanciamento dei poteri, blablabla. Insomma in quel tipo di stato la possibilità di “fermare tutto dopo” da parte del presidente non c’è neanche di striscio (e non c’è anche quello di bloccare prima, ma qui capisco che si entri nelle opinioni). E non si può neppure sostenere che cambiare la politica economica sia un attentato alla costituzione…

            (Il *testo* del DEF certo che è più esplicito, ma non i comunicati ministeriali ante-elezioni e non la propaganda spiccia. Inoltre non vedo parlare su siti non specializzati di mancato rimborso del debito, effetto del vincolo in costituzione, ecc. ecc. Praticamente la propaganda è ferma alla “ripresa ancora debole”, “crescita degli investimenti esteri”, “calo della crescita della disoccupazione tra le donne ultracinquantenni plurilaureate nel centro-sud delle isole nord-occidentali” e simili baggianate.)

          2. .mau. Autore articolo

            (vabbè, la propaganda ministeriale è sempre uguale qualunque sia il governo, io non sto mica a vederla)

      2. Mestesso

        .mau. basta solo un persona come Savona all’economia e vedi cosa succede ai bond/interessi/banche in sofferenza sul debito. Anche se non facesse niente di dirompente, solo la mancanza di fiducia dei vari investitori/UE basta e avanza ad aumentare gli interessi sul debito e rendere l’economia italica ancora più asfittica. E’ chiaro che il Colle voleva disinnescare la “bomba”, ma è anche chiaro che non esista un piano B.

        Ora la corsa resto del mondo vs Lega/M5S/Meloni, PD ed FI pur di rimandare le elezioni farebbero qualsiasi cosa, FI se si votasse ora sparirebbe, PD andrebbe ancora giù. Ma devono tirare fuori conigli a manetta per sopravvivere all’onda…

        Salvini spregiudicato e furbo, M5S dei veri fessi.

  4. Andrea

    È vero, il Presidente della Repubblica può rimandare alle camere una legge una sola volta, ma un Presidente della Repubblica che si ritrovi per la seconda volta la legge così come già rimandata alle camere, qualora ritenesse trattarsi di porcata impromulgabile potrebbe sempre dimettersi piuttosto che firmarla. Non è mai successo, certo, e nemmeno mai succederà, probabilmente, ma tecnicamente è possibile.

    1. Bubbo Bubboni

      Appunto, il presidente non fa la politica nazionale al punto che si dovrebbe dimettere se proprio volesse farla.

      Intanto credo di aver capito uno dei principali problemi di traduzione di tutta la faccenda: nella stampa francofona è diffusa l’idea è che in Italia sia in vigore una specie di sistema francese (il presidente è sovrano, il primo ministro non conta nulla, i singoli ministri ancora meno) e quindi l’incarico viene capito come la nomina del re all’equipuzio. Quindi poi si impallano perché la rinuncia all’incarico sembra assurda anche perché credevano che la crisi fosse già finita con la nomina. Poveretti! Se solo potessero capire per qualche minuto il pensiero chi scrisse la costituzione! (e poi ritornare quello che sono, altrimenti sarebbero disperati)

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