L’altra sera era quasi finito il detersivo per i piatti (Esselunga, colore azzurro puffo). Visto che Anna aveva comprato una ricarica di Svelto (colore arancione), l’ho versato nel contenitore quasi vuoto. Alla fine tutto l’arancione era rimasto in alto, e c’era mezzo centimetro di blu in basso. Vabbè, penso, questi tensioattivi avranno bisogno di un po’ di tempo per mischiarsi.
Il mattino dopo, in effetti, il colore nel contenitore era bello arancione. Solo che quando l’ho preso per lavare i piatti e ho spostato il punto di vista mi sono accorto che mezzo centimetro in alto era blu. In pratica, lo Svelto ha una densità maggiore dell’Esselunga, e soprattutto i due prodotti non si mischiano nemmeno fossero acqua e olio.
Dovrei scrivere un libro “Scienza sull’acquaio” :-)
Ultimo aggiornamento: 2016-06-22 20:08
In generale non è una buona idea mescolare detersivi.
immagino che sopravviveremo sia io che i piatti, almeno per questa volta.
i piatti sono generalmente di materiale parecchio inerte, i polmoni degli animali invece sono abbastanza soggetti a danni se esposti alle molecole sbagliate. Purtroppo i produttori mettono poche informazioni sulle confezioni, quindi si è costretti ad essere cauti, le potenziali reazioni che producono gas tossici sono diverse, le classiche sono ipoclortito in pH acido e ipoclorito + ammine, ma ce ne sono altre. Sarebbe interessante conoscere il rapporto tra frequenza di autointossicazioni domestiche e danni per attacchi terroristici.
Finchè è quello deo piatti pocp male sconsiglio vivamente esperimento sul bucato ;-)
Viene da pensare che il detersivo di Esselunga sia più diluito. È quello che dei due costa meno?
È quello che ho pensato anch’io, ma non avendoli comprati non so i prezzi.
non è detto sia questione di diluizione, se due soluzioni miscelabili vengono unite, le due soluzioni di partenza non sono più riconoscibili. Se permane separazione vuol dire che c’è o una barriera energetica che impedisce il mescolamento, come è probabile in questo caso, oppure che non c’è vantaggio termodinamico nel mescolamento, come avviene per acqua e olio.
Però, potrebbe in effetti essere anche una questione di diluizione, legata alla barriera energetica che crea uno stato metastabile. La struttura del detersivo è a micelle, che in ambiente acquoso hanno le teste polari all’esterno e quelle apolari all’interno, mentre se più concentrato le micelle sono invertite, con goccioline di acqua intrappolate all’interno e strutture apolari all’esterno. Esiste quindi una barriera che impedisce all’ambiente di diventare uniforme. Se così fosse, si potrebbe ottenere un ambiente uniforme aumentando la temperatura o anche scuotendo il sistema abbastanza da rompere la struttura supramolecolare del liquido.
Potrebbe anche essere che uno dei due detersivi usi tensioattivi anionici e l’altro cationici e questo comporti micelle con cariche esterne medie opposte, che dunque si respingono.
Quello che potrebbe essere successo è che il fondo del detersivo esselunga fosse più concentrato per via dell’evaporazione dell’acqua avvenuta nel tempo in cui è stato aperto. Possibile che si sia concentrato così tanto da invertire le micelle. Aggiunto un detersivo più diluito, con micelle polari esternamente, le micelle inverse sono venute a galla perché meno dense (non è un paradosso, perché l’acqua ha una densità maggiore dei tensioattivi).
visto l’interesse, sono andato a controllare le etichette. Entrambi dicono di avere tensioattivi anionici tra il 5 e il 15% e tensioattivi anfoteri sotto il 5% (Esselunga aggiunge anche “tensioattivi non ionici”, sempre sotto il 5%; e soprattutto le dosi consigliate per entrambi sono di 10g/5l, il che farebbe immaginare una concentrazione simile.
La donna non capisce e s’innamora. Grazie, procellaria, per aver infilato nella mia testa l’idea di “vantaggio termodinamico”.
Riassumendo: le concentrazioni sono simili cosi come il principio attivo dei detergenti.
La butto la’: non e’ che i siano semplicemente i due coloranti ( rosso/ blu ) a essere incompatibili tra loro ?
Mi sembra che le composizioni siano un po’ diverse, avendo esselunga anche tensioattivi non ionici. Comunque, i coloranti dovrebbero essere entrambi idrosolubili. Il fatto che il blu/esselunga non si mischi con l’arancio/svelto potrebbe voler dire che il primo sia intrappolato in micelle invertite insieme alla poca acqua rimasta.
Sulla diversa composizione non so dire quale effetto possa avere la presenza di tensioattivi non ionici.
Il fatto che diano solo limiti superiori non aiuta molto. Inoltre si guardano bene dall’elencare tutti i componenti, cosa che invece di solito fanno per gli shampoo e i bagnoschiuma, dove credo siano costretti per evidenziare potenziali allergeni.
Sono stupito dall’intetesse :). Da ex chimico posso dirvi che non ci trovo nulla di strano nel fatto che non si mescolino e mi sarei stupito del contrario. Il tutto succede perchè (come è stato detto in un commento precedente) la disyribuzione di caroca crea una forte attrazione inter molecolare che, in composti che hanno catene lineari piuttosto lunghe come i tensioattivi, crea ina sorta di budino non facile da dividere e rimescolare a piacimento. Per chi ha un animo sperimentale consiglio questo test: mettete o due detersivi uno sopra l’altro in un recipiente trasparente e scaldate. Sui 40/50 gtadi inizieranno a mischiarsi. Raffreddando si risepareranno prima il più pesante poi quello più leggero. Se si scelgono tensioattivi molto diversi fra loro si formeranno nel processo bizzarre strutture temporanee