l’effetto valanga di Facebook

La scorsa settimana era il mio compleanno. Io non amo che la gente mi faccia gli auguri “perché si devono fare”: quindi il mio giorno e mese di nascita su Facebook non sono pubblici. (Sono scritti sul mio sito, non è che siano segreti)

L’anno scorso mi sono trovato decine di auguri sulla mia bacheca Facebook, e finanche un messaggio di Facebook stessa che mi diceva “hai visto quanta gente ti fa gli auguri di buon compleanno?”. Quest’anno, seguendo xlthlx, ho impedito agli amici di scrivere sulla mia bacheca: potevano al massimo taggarmi. Il risultato è stato molto migliore: chi mi ha fatto gli auguri sono stati i pochi intimi.

Che significa tutto questo? Beh, immaginando che non sia capitato perché non ho cacciato soldi per Zuckerberg, e che lui non sia ancora riuscito a leggermi nella mente, posso immaginare che l’anno scorso, dopo che i primi miei amici avevano cominciato a rispondere “auguri anche da me!” al primo che aveva postato, l’ineffabile algoritmo ex-EdgeRank ha deciso di sua sponte che quel post era abbastanza importante da spuntare sulle bacheche di tutti i miei amici: da qui l’effetto valanga.

Ora passi per gli auguri di buon compleanno. Ma pensate solo al potere che ha Facebook per farci conoscere o nascondere le cose, e soprattutto farci divenire dei pecoroni in massa. Altro che la televisione.

3 pensieri su “l’effetto valanga di Facebook

  1. un cattolico

    “Ma pensate solo al potere che ha Facebook per farci conoscere o nascondere le cose, e soprattutto farci divenire dei pecoroni in massa. Altro che la televisione.”

    Non dovrebbe rientrare tra i Pipponi anziché in Informatica? :-P

    1. .mau. Autore articolo

      Parla in primo luogo di come immagino funzioni uno specifico sistema informatico. Altrimenti il 90% dei miei post entrerebbero sotto pipponi…

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