Amir D. Aczel

Paolo Marino mi segnala che Amir Aczel, l’autore di L’enigma di Fermat, è morto a 65 anni, di cancro. Leggendo il necrologio sul Washington Post ho scoperto che Aczel era di origini israeliani e aveva scritto libri di matematica “seria” prima di scoprire la sua vena divulgativa. Peccato che il Washington Post sia statunitense e non britannico, perché l’inciso «Anche se alcuni matematici hanno ritenuto “Fermat’s Last Theorem” semplicistico» è davvero umoristico. È chiaro che le tecniche usate per dimostrare l’ultimo teorema di Fermat sono a livello superiore a quello studiato all’università, anche a matematica. Come vuoi spiegare alla gente di che si parla, senza scendere nel semplicistico? Se volete, il guaio è che c’è chi pensa che sia meglio non spiegare nulla, perché i beoti non capirebbero comunque.
Dopo il successo editoriale, Aczel si è riciclato come divulgatore scientifico: la cosa buffa – sempre scoperta dal necrologio, io sapevo solo dei libri fisico-matematici – è che ha scelto la strada opposta a quella di Piergiorgio Odifreddi, scrivendo il libro Perché la scienza non nega Dio dove rintuzza le idee di Richard Dawkins affermando che naturamente non ci sono ragioni scientifiche per affermare l’esistenza di un dio, ma nemmeno per negarla.

Ultimo aggiornamento: 2015-12-15 14:55

12 pensieri su “Amir D. Aczel

  1. layos

    Ma infatti chiunque sia razionale non può che dichiararsi agnostico. Negare l’esistenza di Dio senza averne prove e riscontri è parimenti irrazionale e fideistico che affermarla con certezza.

      1. .mau. Autore articolo

        Russell mi pareva lo dicesse come ateo, la teiera era un esempio di un possibile dio. Aczel credo fosse religioso.

        1. un cattolico

          Ma se diceva da ateo che non è razionale poter asserire l’esistenza o meno di Dio che ateo era? Per questo non credo lo dicesse anche lui, essendo notoriamente ateo.
          A lui il “merito” di essere stato il precursore degli scolapasta in testa (teiera –> Spaghetto volante).

          Mentre Aczel cos’era? Teista?

          1. mestesso

            Russell era ateo, ma anche un matematico. Da un punto vista matematico non puoi dimostrare se Dio esista o meno, ma come uomo devi fare una scelta, non ti puoi sottrarre. La Logica è un ente astratto, l’Uomo è un ente astratto, la persona Russel no (sintetizzo all’estremo la componente filosofica di Russell).

            Da quel che ne so Aczel era un ebreo non osservante.

          2. .mau. Autore articolo

            @mestesso: «Da un punto vista matematico non puoi dimostrare se Dio esista o meno»
            Diglielo a Gödel :-)

          3. .mau. Autore articolo

            Che io sappia, la prova ontologica gödeliana è stata pubblicata solo dopo la sua morte.

    1. un cattolico

      Concordo completamente: senza dubbi si è solo degli invasati. Per questo la posizione degli agnostici è molto più razionale di quella degli atei alla UAAR o dei cristiani alla Mel Gibson: fideismo puro.

  2. Barbara

    Qualcuno mi diceva tempo fa che di libri su Fermat ce n’era uno buono e uno ca//ata. Ora ho capito qual è il secondo. Non stupisce che vengano da UK e USA rispettivamente.

    1. .mau. Autore articolo

      Amir era tecnicamente israeliano. Credo sia andato negli USA a 21 anni.

  3. mestesso

    @.mau.: ho un ricordo lontano dei lavori filosofici di Russell ma ho l’impressione che lui non facesse menzione di Godel quando ha introdotto il concetto, relata refero :-).

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