Le gare di matematica, quando si arriva a livello universitario o comunque alla fine delle superiori, sono un massacro. Peggio ancora: per risolvere quei problemi occorre conoscere una serie di minuzie che non hanno molto a che are con quello che si studia a scuola. Fin qua non c’è nulla di male: ciascuno ha il diritto di divertirsi come vuole, finché non fa male agli altri. Io mi diverto (anche) così, e quindi ogni tanto cerco qualche libro che mi insegni nuovi trucchi. In questo caso (Edward Lozansky e Cecil Rousseau, Winning Solutions, Springer 1996, pag. 260, $89.99, ISBN 9780387947433) però il risultato mi pare deludente. Il punto non è che io mi sia perso nel capitolo sulla combinatorica: questo mi succede praticamente sempre, perché non sono poi così bravo e sicuramente non mi impegno abbastanza. Il problema è che mi pare che questo libro non sia né carne né pesce. Sembrerebbe in effetti che ci sia un fil rouge all’interno dei capitli, ma io non sono riuscito a seguirlo, a differenza per esempio di The Art and Craft of Problem Solving di Paul Zeitz. Risulta migliore la parte di esercizi proposti alla fine dei singoli paragrafi, che è accompagnata alla fine del testo da molti hint: ma a questo punto sarebbe stato meglio rivedere del tutto l’impostazione del libro e inserire la parte esplicatoria come note a lato degli esercizio. In definitiva, un bah.
Ultimo aggiornamento: 2015-01-10 22:17