al passo!

Leggo sul sito della BBC che la RAF è stata condannata perché faceva fare passi troppo grandi alle reclute di sesso femminile durante le marce di esercitazione; alcune reclute hanno avuto danni alla colonna vertebrale e pelvici e hanno iniziato una battaglia legale contro il ministero della Difesa, battaglia che hanno vinto.
A me il tutto pare una emerita cazzata: non per la condanna in sé, quanto per l’ovvia discriminazione. È chiaro che se i cadetti uomini sono tutti dal metro e 80 abbondante in su una donna alta un metro e 65 non può fisicamente sopportare lo stesso allenamento. Ma allora perché dovrebbe farlo un uomo alto un metro e 65? E se mi dite che l’esercito non accetta uomini troppo bassi, mi dite perché dovrebbe accettare donne della stessa altezza? Solo perché sono donne?

Ultimo aggiornamento: 2013-11-25 07:00

11 pensieri su “al passo!

  1. mestesso

    Nell’esercito italiano l’altezza minima richiesta è più bassa per le donne (almeno per quanto riguarda la fanteria).
    Con una veloce ricerca nel sito apposito (www.army.mod.uk/join) direi che non esiste il concetto di altezza minima per entrambi i sessi (sempre per la fanteria).

  2. mestesso

    @.mau.: Vero, ma lì avrebbe senso il concetto di altezza massima, non minima (mai provato a mettere in un caccia un tizio da 1.90?).
    Cmq, le marce sono uguali per tutti :-). E no, non lo considero un caso di sessismo alla rovescia perché fisicamente (donne e uomini) sono diversi e l’errore di fondo è considerarli uguali. Questa non è discriminazione per quanto mi riguarda.

  3. C.

    La ragione delle diverse altezze è che una donna è mediamente alta meno di un uomo , quindi se si ponesse un certo limite sarebbero discriminate le donne. Ad esempio un limite di 1,85m metterebbe fuori praticamente la maggior parte delle donne.
    Tuttavia a questo punto perde il senso un discrimine per altezza. Delle due l’una: o il limite è inutile e arbitrario e quindi sono discriminati tutti i bassi (maschi e femmine) o il limite è utile e allora una donna inferiore al limite (maschile) è inutile all’esercito.

  4. Licia

    Credo che perlomeno nell’aviazione civile l’altezza minima ci sia perché una mia amica, ora comandante di una compagnia aerea spagnola, non aveva potuto fare il corso di pilota con British Airways proprio per questioni di altezza (non penso arrivi a 1,60).

  5. .mau.

    @C.: e non è quello che ho detto io? (il sessismo alla rovescia è dire che sesso e altezza non contano, oppure fare artatamente in modo che contino a posteriori dopo aver detto che si prende chiunque)

  6. mestesso

    @C.: i limiti imposti sono arbitrari per definizione. Questo non implica affatto che siano inutili!
    Ciò detto, anche un limite minimo non sarebbe discriminatorio: se non riesci ad andare oltre la fusoliera di un aereo con la testa, non lo puoi guidare. Mi dirai allora le ditte che fanno aerei discriminano. Io ti rispondo che fino a quando l’unica discriminante è puramente fisica come l’altezza e non ha connotati di natura morale (nel caso specifico non credo che il progettista abbia avuto una volontà discriminatoria), no, non è e non sarà discriminatoria.
    Se volessimo seguire questo filo fino in fondo, dovremmo dire che è discriminatorio selezionare con criteri fisici i soldati (alias che siano in grado di correre con un pesante zaino in spalla per un certo tempo, saltare le trinceee etc) e che dovrebbero includere nell’esercito anche i poveracci come me, il che mi sembra una emerita scemenza (anche se io non farei mai il soldato per problemi morali e non fisici).

  7. C.

    I criteri devono avere una giustificazione logica. Un’altezza minima ha una giustificazione. Un’altezza minima diversa per sesso no.

  8. mestesso

    @C.: come ho già detto non ha senso trattare in maniera uguale chi fisicamente è diverso (quanto meno non sempre). Come ha anche fatto notatre Ivo nel primo commento i differenti limiti possono avere un senso proprio per la diversa conformazione fisica dei due sessi.

I commenti sono chiusi.