gomblotto chavista

Hugo Chávez è morto ieri sera. Requiescat in pace. Io sono un terzista dentro: non credo che fosse quel demone pitturato dagli statunitensi (che hanno sempre una fottuta paura di chiunque provi anche solo a pensare la parola “socialismo”: non per nulla apprezzano l’italico PD), ma mi ha fatto ridere l’attacco delle notizie delle 7 di Radio Popolare, con la riproposizione dell’annuncio ufficiale venezuelano (tutto in spagnolo, senza traduzione) come pezzo di apertura. Per quello che sono riuscito a capire negli anni, Chávez è stato molto amato dal popolo, ha fatto sicuramente cose giuste e utili soprattutto per la parte più povera della popolazione, ma le ha condite con un populismo che non so quanto sia stato utile alla nazione nel complesso.
Ma quello di cui vorrei parlare è un’altra cosa: il complotto che il finto vicepresidente Maduro aveva denunciato ieri, quando è stato chiaro a tutti che Chávez era in fin di vita. Sono certo che anche in Italia milioni di persone saranno convinti che il cancro non gli è arrivato per caso ma gli è stato inoculato (?) in un modo non ben identificato, perché ormai gli imperialisti americani hanno capito che il modo migliore per far fuori i propri avversari – tranne Osama Bin Laden, ma questo perché lui era troppo salutista: o forse perché non era un vero avversario? sapete, non sono molto esperto in politica internazionale – era per l’appunto questo. Vi rendete conto di dove si può arrivare, quando il populismo si traduce in teoria del complotto?
(p.s.: ho parlato di “finto vicepresidente” perché, come sicuramente ricorderete, Chávez era stato eletto presidente alla fine dell’anno scorso ma non ha mai giurato, tanto che tra tre mesi si dovranno tenere nuove elezioni in Venezuela. Complotto per complotto, com’è possibile che nell’ultimo mese – vedete anche la foto del mese scorso nell’articolo del Corriere citato qui sopra – non siano riusciti a trovare mezz’ora per fare in tutta fretta la cerimonia del giuramento? L’avessero fatto, Maduro avrebbe legalmente assunto la presidenza per il resto dei quattro anni del mandato, e probabilmente la situazione sarebbe stata più semplice…

Ultimo aggiornamento: 2013-03-06 11:23

13 pensieri su “gomblotto chavista

  1. Bubbo Bubboni

    Il complottismo a tutti i costi è ridicolo ma non tutti i nemici dell’impero del bene sono morti di raffreddore a 100 anni.
    Tutto sommato se questa volta si risparmiano di riesumare i resti tra qualche anno facendo una buona analisi prima dell’estremo saluto non è sbagliato.
    Per Osama c’è voluto wikileaks solo per sapere cosa è successo con il cadavere ancora caldo, ma come sapere quello che è stato *tentato* senza che il risultato fosse strombazzabile? Ad esempio il trucco del giornalista che fa l’intervista è stato usato diverse volte con alterna fortuna criminale, figuriamoci se l’idea è “solo” quella di usare armi non convenzionali e non di sbudellare l’ex-amico!

  2. pietro1960

    VA bè, forse non era il demone descritto dagli USA, ma un pessimo amministratore si, usando i soldi del petrolio per spesa pubblica improduttiva, ha fatto esplodere l’inflazione ( 30% medio annuo degli ultimi 4 anni ) e fatto crollare la produzione industriale, appena il petrolio dovese avere un calo di prezzi creperanno di fame molti venezuelani.
    Quello di Chavez non è stato socialismo, ma peronismo cialtrone di serie B.
    Per questo Chaveza era in ottimi rapporti con il caro SIlvio.

  3. delio

    @bubbo sì, anch’io avevo pesato ad arafat. però il povero arafat era morto molto velocemente, mentre chavez era malato da due anni. se pure l’avesse fatto qualche servizio segreto, il tutto si baserebbe sull’applicazione di una biotecnologia che probabilmente una normale analisi non sarebbe in grado di rilevare.
    @pietro1960 sfruttare i proventi del petrolio come non ci fosse un domani: qual è la differenza con la norvegia? o con ogni regno della penisola araba? se non altro coi soldi sfamava i poveracci e non mandava i principi in vacanza a montecarlo.
    (poi non sapevo che fosse in “ottimi rapporti con silvio”. dove l’hai letto? domanda non polemica, sono sinceramente interessato).

  4. pietro1960

    La differenza con la Norvegia sta nel fatto che dal 2005 al 2010 l’ andamento della produzione industriale è stato questo ( dati ufficiali del governo venezuelano ):
    2005 2010
    acciaio 123 55
    ferro 118 75
    alluminio 98 56
    cemento 109 163
    petrolio 80 91
    automobili 115 71
    Mentre in Norvegia la produzione industriale ha avuto negli stessi anni un andamento migliore di quello italiano:
    http://www.indexmundi.com/g/g.aspx?c=no&v=78&l=it
    Dato poi che i salari reali in Venezuela sono diminuiti e la situazione di reale carenza dei beni di prima necessità è descritta qui:
    http://www.businessinsider.com/venezuela-food-shortage-2013-1
    Considera che il Venezuela nonostante il petrolio è messo così male da esser un importatore di carburanti.
    Ricordavo gli incontri di Chavez con Berlusconi, ma se ti interessa ho trovato una testimonianza diretta della “realpolitik” dei pezzenti di casa nostra:
    https://www.youtube.com/watch?v=gdbWFkcTBW0
    Il problema è sempre lo stesso, i soldi senza un sistema produttivo sono carta straccia buona per pulirsi in bagno.

  5. Bubbo Bubboni

    @delio: non pensavo solo ad Arafat, però si vede che stanno un po’ tutti lavorando sul tema anche se con tecnologie ancora “incerte”. Mi pare che tutto sommato le nazioni hanno fatto di meglio (cioè di peggio) con il doping “sportivo” ottenendo papponi non rilevabili per diversi anni.
    Circa i dati economici del Venezuela mi pare davvero difficile avere delle fonti minimamente attendibili. Ci sono enti che non ammettono critiche, figuriamoci se strombazzano dati che potrebbero far pensare che il liberismo non ha sempre ragione!

  6. pietro1960

    Proprio per evitare complottismi paranoici i dati che ho citato provengono dalla banca centrale venezuelana che è sotto stretto controllo governativo, se anche fossero dati falsati mi sembrerebbe veramente poco credibile che Chavez abbia falsato dei dati per sputtanarsi da solo.
    http://www.bcv.org.ve/c2/indicadores.asp

  7. delio

    pietro1960, però il tuo confronto è discutibile, secondo me. il venezuela non ha scoperto il petrolio ieri, è vero, ma è da quando chavez ha nazionalizzato le aziende petrolifere che il paese si è focalizzato su questo punto tralasciando altre attività produttive. lo stesso fenomeno è accaduto in norvegia all’indomani dell’inizio delle attività estrattive, nel 1971.
    cito da http://www.ssb.no/norge_en/sekundaer_en.pdf
    (piú precisamente da https://docs.google.com/viewer?a=v&q=cache:gepJDPXSrXkJ:www.ssb.no/norge_en/sekundaer_en.pdf+&hl=it&gl=de&pid=bl&srcid=ADGEESgY8E68f44zkyYj8wo1DBv4qZOyR6Fb2R1P6ZlQaVGuElyH38SG4CjjqUgrk_BaoYCTTsboVzf4LufgA3ew75RslSkGNWlygt1KmDM0B43d9YKIw7Tiqq8tDpYwBnIsaHh_ZpqM&sig=AHIEtbQNeReG1MzBt-tIa766V_HTsuXzXQ)
    “Seen as a whole, secondary industries (manufacturing, mining and quarrying, oil extraction, building and construction, electricity and water supplies) have seen a slight decline in employment over the last 30 years, to 513 000 employees today. Relatively speaking however, the decline is far greater, and secondary industries today account for 21 per cent of the employed, compared with almost a third until around 1970.
    Since 1974, which was a record year, the number of jobs in manufacturing and mining has fallen by almost a third, from 400 000 to 280 000. This decline occurred at the end of the 1970s and in the 1980s.”
    poi la norvegia sta cercando di riorganizzarsi, e con ogni probabilità lo sta facendo in maniera piú efficace che il venezuela, su questo si può discutere. ma mi sembra tu sia troppo severo con l’attitudine, molto umana, a concentrarsi sul petrolio come un bambino che trova in soffitta una cassa enorme piena di caramelle.

  8. pietro1960

    SOno io a dire che è insensato il confronto con la Norvegia, che dallo sfruttamento del petrolio ha tratto riccheza e benessere, un miglioramento enorme del tenore di vita dei cittadini, e non ha MAI avuto un crollo della produzione industriale, non confondiamo il numero degli occupati con la produzione industriale in un periodo di rapido sviluppo tecnologico le due cose non sono correlate, l’industria chimica in cui lavoravo anni fa era passata da 1000 dipendenti del 1975 a 350 nel 1995 TRIPLICANDO la produzione.
    Il problema del Venezuela è stato di pessima amministrazione, di spesa pubblica assistenziale improduttiva, tipica dei populisti sudamericani, che ha portato altissima inflazione e carenza di beni di prima necessità, cose che in Norvagia non sono successe.
    La moneta venezuelana si è svalutata del 90% dal 2007 linflazione complessiva è stata del 350%, la produzione industriale si è dimezzata, mi sembra che il bilancio sia negativo, e sia puerile difendere Chavez ad ogni costo.
    Io non sono severo, è Chavez che è stato un disastro alla prova dei fatti.

  9. pietro1960

    Altro punto, a meno di non credere come il solito che tutti i dati sgraditi siano solo un complotto mi risulta che la produzione di petrolio venezuelana sia dimnuita del 20% da quando è arrivato Chavez:
    http://www.agienergia.it/documenti/il sistema energetico del venezuela situazione e prospettive.pdf

  10. delio

    vabbé, però non stai parlando con kantorovitch o un altro dei matematici russi che immaginavano si potesse avere contemporaneamente piú socialismo E piú produttività che in occidente. secondo me non puoi valutare un sistema di economia pianificata sulla base dei soliti criteri delle economie di mercato – per esempio della produttività, così come nessuno si sognerebbe di dire che g.w. bush o bill clinton sono stati “un disastro alla prova dei fatti” per il numero di poveri negli usa – magari li si critica per le loro scarse politiche sociali, ma un sistema capitalistico ha altri parametri rilevanti per l’analisi.
    poi di certo ci sono paesi socialisteggianti che hanno saputo gestire l’economia in maniera piú efficiente, e forse persino garantire piú assistenza ai poveri. però per favore dai uno sguardo qui
    https://www.google.de/publicdata/explore?ds=d5bncppjof8f9_&ctype=l&strail=false&bcs=d&nselm=h&met_y=ny_gdp_mktp_cd&scale_y=lin&ind_y=false&rdim=region&idim=country:VEN:NOR&ifdim=region&tstart=-57373200000&tend=1299538800000&hl=it&dl=it&ind=false&q=venezuela+pil
    e non mi dire che le curve di crescita di venezuela e norvegia sono state completamente diverse.

  11. pietro1960

    Sig Bubbo, se leggi bene c’è scritto che il PIL dei due grafici è “NON CORRETTO PER TENERE CONTO DELL’INFLAZIONE2 quindi se si dovesse considerare che l’inflazione in norvagia era del 2% e quella del venezuela era del 305 scopriresti che la ricchezza della Nrvegia è cresciuta in terminu REALI, cioè hanno potuto comperare più cose, mentre in Venezuela solo in termini NOMINALI, cioè si sono trovati più carta moneta in tasca ma utile solo a pulirsi in bagno…
    I numeri vanno maneggiati con cura altrimenti è facile sbagliare, qui c’è il dato a parità di potere d’aqcuisto , che è l’unico che serve a qualcosa:
    https://www.google.de/publicdata/explore?ds=d5bncppjof8f9_&ctype=l&strail=false&bcs=d&nselm=h&met_y=ny_gdp_mktp_cd&scale_y=lin&ind_y=false&rdim=region&idim=country:VEN:NOR&ifdim=region&tstart=-57373200000&tend=1299538800000&hl=it&dl=it&ind=false&q=venezuela+pil#!ctype=l&strail=false&bcs=d&nselm=h&met_y=ny_gdp_pcap_pp_cd&scale_y=lin&ind_y=false&rdim=region&idim=country:VEN:NOR&ifdim=region&tstart=952470000000&tend=1299538800000&hl=it&dl=it&ind=false
    non noti qualche piccola differenza ADESSO ?

  12. Bubbo Bubboni

    @pietro1960: uh, usi “Bubbo” come aggettivo (cosa lecita, ma meglio con la minuscola) o dici a me?
    Nel caso mi spiace, ma non commento oltre i dati economici sul Venezuela perché non ho tempo di farlo ora con il dovuto dettaglio.
    Resto dell’idea che, a causa della particolare relazione tra nazioni importatrici ed esportatrici e a causa di un passato fatto di colonialismo, dittatori amici, liberismo, nazionalizzazioni, ecc. ecc. non siamo nelle migliori condizioni per avere un quadro della situazione chiaro e di immediata valutazione.

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