Ieri mattina, dopo il primo giorno dei treenni alla scuola dell’infanzia (con presenza del papà nella classe di Jacopo, visto che la mamma era in quella di Cecilia) siamo tornati a casa in maniera più o meno rocambolesca e mi sono fiondato a prendere la bicicletta per arrivare in ufficio senza dover prendere mezza giornata di permesso. Mentre la sposto, sento un rumore che non mi piace: guardo meglio e la ruota posteriore è completamente a terra. Elenco mentalmente una serie di maledizioni, immagino che venerdì sera devo aver bucato mentre tornavo a casa, e mi decido a prendere ferie per la giornata.
Nel pomeriggio, telefono al ciclista per verificare che fosse aperto, e mi faccio il mio chilometro con bici a mano. Arrivo, il ciclista tocca la ruota, e mi fa “mah, a me non sembra mica bucata… Proviamo a gonfiarla, e vediamo che succede”. Aspettiamo qualche minuto e la gomma tiene, al che restiamo d’accordo che se l’indomani mattina è di nuovo a terra la riporto e si cambia il tutto. Inutile dire che stamattina la gomma era gonfia proprio come ieri.
Evidentemente qualche buontempone aveva deciso di sgonfiarmi la gomma (sì, la bicicletta continua a stare nell’apposita rastrelliera sotto casa, nello stesso posto in cui lascio la mia bici dal dicembre 2009 e che avevo scelto perché era l’unico libero. Adesso è stata anche presa un’altra rastrelliera che però è vuota: tutto questo per spiegare che non può essere una lite-da-parcheggio). Ma la cosa più strana è che io ci avevo anche pensato, a uno scherzo, e avevo controllato la valvola: valvola che aveva regolarmente il tappino. In pratica, non solo devo avere un vicino di casa che ce l’ha con me: ma è uno che come me è un rompipalle tale da essere attento a un minimo particolare come quello del tappino della valvola. Inizio a preoccuparmi.
Ultimo aggiornamento: 2012-09-11 11:42
Sei sicuro che dentro il tappino non ci fosse una “pietrina”? Sembra quello che facevamo da piccoli :-)