Uno di noi

Ieri mi è capitato di vedere la homepage di Libero (nel senso di quotidiano, non di portale), e ho scoperto che finalmente un giornalista ha deciso di fare coming out e dire a chiare lettere quello che (quasi) tutti noi retaioli pensiamo.
L’eroe è Gianluigi Nuzzi, l’autore del libro Sua Santità con le rivelazioni su cosa sta succedendo Oltretevere. Come potete leggere in questa anticipazione, la sua (e nostra) tesi è che i suoi documenti sul Vaticano non sono stati rubati, perché «il furto presuppone che qualcuno si appropri di qualcosa» (testo dell’ignoto estensore dell’articolo) e «la cessione di fotocopie non costituisce reato perché altrimenti dovremmo impedire a tutti i giornalisti di pubblicare notizie sulla base di carte.» (parole virgolettate, e quindi immagino pronunciate da Nuzzi).
Come vedete, è esattamente la tesi da noi sempre sostenuta: l’uso di una copia di un documento a fini di ricerca o didattici non può essere considerata reato. Aspetterò quindi di scaricare una copia di Sua Santità per poterci scrivere su una recensione: vorrete mica che mi accontenti di Vaticano, il suo precedente libro?

Ultimo aggiornamento: 2012-06-07 07:00

2 pensieri su “Uno di noi

  1. mestesso

    Il reato “giusto” nel caso specifico infatti sarebbe l’appropriazione indebita, non il furto.
    Essendo la Santa Sede uno stato a parte (anche se è uno stato del tutto finto) con una propria legislazione, può fare quello che vuole. Dato che si voleva dare una pena “esemplare”, era molto meglio usare il furto, che ha pene ben più pesanti. Ma è una presa in giro, non è roba seria.
    Che sia furto o no, il copyright e le protezioni relative si applicano comunque, tranne che per i giornalisti, quindi il tutto si risolve in una bolla di sapone :-).

  2. Luca

    Giusto! E visto che anche la proprietà transitiva è stata sdoganata e depenalizzata attendiamo fiduciosi il prossimo “virgolink”. :)

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