Pseudociclisti

Io sto iniziando ad avere molto sulle palle quelli che sfrecciano in bicicletta sui marciapiedi. La parola chiave, ribadisco, è “sfrecciano”. Pensate alla motilità che posso avere quando spingo il passeggino coi due quasitreenni, e cosa può succedere quando arrivando a un semaforo mi sposto sulla destra perché andando dritto sbatterei sul paletto e da dietro mi sta arrivando uno a tutta velocità che ha anche avuto il coraggio di lamentarsi perché avrei dovuto vedere cosa succedeva dietro di me.
Io spingo il passeggino a una velocità tra i quattro e i cinque chilometri l’ora; un camminatore arriva a sei, uno che corricchia ne fa dieci, ma ha tutto il tempo di stabilire una traiettoria. Un ciclista fa i 25 all’ora senza problemi: certo una bici è più maneggevole di un suv, ma la quantità di moto è comunque piuttosto alta. Vuoi andare veloce? Bravissimo, è quello che faccio sempre io: ma lo faccio stando sulla carreggiata. (Tra l’altro erano le 21:20 su viale Suzzani, per strada non c’era nessuno). Hai paura delle auto? O non prendi la bici, oppure vai a passo d’uomo.
Questa è la stessa ragione per cui rifuggo come la peste le piste ciclopedonali come quella di via Padova. A piedi la faccio tranquillo, standomene accuratamente sul mio lato; in bicicletta me ne vado sulla carreggiata (in spregio al codice della strada, tra l’altro). Se fossi certo che anche gli altri pedoni se ne stessero sul loro lato non ci sarebbero problemi; ma invece sono certo che non lo fanno. Ed è vero che il pedone è il soggetto più debole; ma è anche vero che se uno non è così imbecille da camminare amabilmente in mezzo a una strada non dovrebbe nemmeno essere così imbecille da camminare in mezzo a una pista ciclabile.
(scusate lo sfogo)

Ultimo aggiornamento: 2012-06-01 14:33

8 pensieri su “Pseudociclisti

  1. laperfidanera

    Hai perfettamente ragione! tra l’altro, le bici possono anche essere molto silenziose, se il ciclista non suona l’apposito campanello per avvisare del suo arrivo, in una strada mediamente rumorosa non lo senti arrivare! (sta’ attento ai quasitreenni!)

  2. jimmi

    Io aborro altrettanto quei comuni che istituiscono le suddette piste ciclo-pedonali, che sembrano un modo di presentarsi come paladini della sostenibilità senza fare il minimo sforzo. Dovrebbero essere una ‘ultima ratio’ mentre invece sono una norma per lasciare la strada libera a mezzi motorizzati sempre più ipertrofici.
    Personalmente preferisco litigare con le signore che conducono SUV piuttosto che con quelle che spingono il passeggino, anche se comprendo chi non è disposto a mettere la propria salute nelle mani di chi fa scelte tanto scellerate.

  3. massimo

    Concordo.
    Ma ci sono speranze.
    Anche se il contesto è diverso, la scorsa settimana, mentre percorrevo una strada in mezzo alla campagna con la macchina, mi ritrovai un gruppo abbastanza numeroso di ciclisti in mountain-bike davanti.
    Appena mi videro, si disposero ordinatamente in fila sulla destra, mentre due di loro mi aiutarono, con cenni precisi della mano, a sorpassare lungo i tratti della strada dove non potevo vedere bene. Appena sorpassati, clacsonata di ringraziamento …

  4. .mau.

    non c’entra con le bici, ma stamattina, mentre tornavo dai giardinetti col passeggino, uno ha parcheggiato con molta attenzione sul marciapiede in modo perpendicolare. E ha avuto anche il coraggio di dirmi che sarei potuto passare col passeggino (lo spazio che aveva lasciato era circa 40 centimetri).
    Il tutto quando quindici metri più avanti (dopo tre macchine, per la precisione) c’era un parcheggio libero.

  5. un ciclista

    Io invece ho l’insofferenza conclamata verso chi usa il verbo “sfrecciare” nella stessa frase di “marciapiede” perché non ci credo neanche se lo vedo che un ciclista va a 25 all’ora su un marciapiede. I coglioni esistono, alcuni vanno in bici, altri in macchina e altri a piedi, ma nel caso dei ciclisti l’insofferenza per quel singolo ciclista incontrato chissà quando è estesa da tanti alla categoria intera per ragioni che francamente non si comprendono. Io non vado mai sul marciapiede e neanche sulle ciclopedonali eppure tutte le settimane c’è almeno un episodio in cui vengo gratuitamente insultato per strada o sento cazzate che iniziano con “perché voi ciclisti”. In passato sono stato aggredito fisicamente due volte da due pedoni, uno mentre ero su carreggiata da un pedone ubriaco, l’altra mentre ero su ciclabile da un imbecille a spasso ma entrambe le volte perché “voi ciclisti avete rotto il cazzo”. Mai successo nulla di simile guidando un’auto o andando a piedi ovviamente e se lo racconto la gente mi guarda come per dire “chissà che avevi fatto, ciclista…”. Grazie quindi anche a te per aver messo il tuo personale e motivatissimo sassolino nel calderone dei mali dei ciclisti urbani corroborando l’altrui motivatissima insofferenza. Ora però per coerenza mi aspetterei almeno una dozzina di post analoghi sulle coglionaggini varie degli automobilisti (visti i rapporti numerici tra auto e bici circolanti).

  6. .mau.

    @”un ciclista”: direi che sei fortunato.
    (p.s.: qua vige la regola che l’anonimato è permesso senza problemi. Poi è chiaro che per la maggior parte dei miei ventun lettori la reputazione di uno scrittore anonimo è quel che è)

  7. il ciclista di prima

    Se vogliamo fare a gara di assurdità in bici potrei parlarti di un soldo di cacio a cui ho chiesto di levare l’auto che stava parcheggiando sulla ciclabile e che s’è messo a fare il grosso (mi arrivava sotto lo sterno) o magari potrei accennarti alla vecchina dai capelli bianchi che si è spaventata perché le sono passato a un metro abbondante (io su strada lei fuori dalle strisce) e che ha risposto al mio “signora tutto bene?” con un giovanilissimo “vaffanculo!”. Vado al lavoro in bici tutto l’anno, me ne capitano di tutti i colori e ne ho piene le scatole tanto di sti episodi che di chi più o meno motivatamente ci mette il carico.
    p.s.: che cambia se ai tuoi ventun lettori dico di chiamarmi Andrea Betello? Dici che mi cercano sui principali social network per tirare a indovinare quale potrei essere tra gli omonimi… sempre che abbia un profilo e sia il mio vero nome? Curiosa osservazione da uno che vedo qui e la in rete da che ho un modem.

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