dita rubate all’agricoltura

Leggo e rileggo che il nostro PresConsMin, mentre inaugurava un inceneritore pensando magari ai mille suoi usi possibili, ha spiegato perché nella Sua infinita saggezza aveva proposto che in Parlamento fossero i capogruppi a votare per tutti. Copincollo: «Adesso sei lì con due dita (il premier mima il gesto della votazione, ndr) ad approvare tutto il giorno emendamenti di cui non si conosce nulla.»
Ora, un parlamentare viene pagato per fare il parlamentare. Direi che viene pagato sufficientemente bene per non dover cercare un secondo lavoro per sbarcare il lunario. Il suo lavoro consiste nello schiacciare i bottoni, possibilmente solo della propria postazione, ma anche nel sapere almeno a grandi linee quello riguardo a cui schiaccia i bottoni. Nel mio piccolo io almeno ho sempre fatto così, e l’ho sempre trovato il minimo sindacale.
Poi ho pensato ai nostri parlamentari; e ho capito che Berlusconi non ha tutti i torti.

Ultimo aggiornamento: 2009-03-26 14:36

2 pensieri su “dita rubate all’agricoltura

  1. nicola

    Non ha tutti i torti a dire che stanno lì senza sapere cosa fanno. Ha molto torto quando dice che è meglio farne a meno. Un po’ come dire: ho una gamba malata, amputiamo la gamba, che tanto ne ho due. Se i parlamentari non lavorano, vanno lasciati a casa e sostituiti da altri meno fannulloni. IMHO.
    ciao
    nicola.

  2. Sky

    Si… ma poi quelli “meno fannulloni” rompono i co****i (scusate la rima, col francese ci mastico poco ;)) e…

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