(Quasi) tutto il mondo è paese

Non so se tra i miei ventun lettori ci sia qualcuno che vive in Sardegna, regione che è stata scelta come cavia per il passaggio forzato al digitale terrestre: leggo in giro che in mezza regione non si riesce più a vedere nulla e che c’è gente piuttosto arrabbiata, e mi piacerebbe saperne qualcosa in più.
Ma mentre noi siamo abituati dai tempi dei Savoia a considerare la Sardegna come un povero avamposto semicivilizzato dove si può fare di tutto compresi i vertici G8, se andate a leggere il NYT scoprirete che non siamo i soli a lamentarci. Anche nei grandi Stati Uniti il passaggio al digitale terrestre è imminente, e il 17 febbraio prossimo deve essere completato. Peccato che secondo John Podesta, pezzo grosso della squadra di transizione preparata da Obama, non stia funzionando nulla e il Congresso USA dovrebbe spostare ben in avanti la data di chiusura delle trasmissioni televisive analogiche. Verrebbe quasi (quasi) da rivalutare Gasparri, insomma.
Eppure, sempre a quanto ne so, in Svizzera il passaggio l’hanno fatto tranquillamente senza tante storie, e non è che la geografia elvetica aiutasse così tanto. Come hanno fatto?

Ultimo aggiornamento: 2009-01-09 12:02

9 pensieri su “(Quasi) tutto il mondo è paese

  1. antonio

    Anche in UK passeranno al digitale terrestre a breve, stavano sperimentandolo in una parte della scozia se non sbaglio.
    Si’ ci sono delle date stabilite ma io non le ricordo, ricordo solo di aver visto un servizio dopo essermi appena svegliato su BBC news

  2. Bubbo Bubboni

    Non so della Svizzera ma qui a Madrid funziona benino.
    Ricevo tutti i canali possibili con coso USB e un antennino di 11 cm posato sulla scrivania e tutti i canali tranne tre con l’antenna condominiale.
    Il problema del ritardo però è micidiale (beh, relativamente all’utilità nulla della TV…). A capodanno, anziché andare a dormire alle 22 come faccio di solito, sono stato lì a vedere i rintocchi controllandoli con l’orologio radiosincronizzato DCF77. Praticamente con il DVB-T l’anno vecchio dura 6 secondi in più, a meno che non ti trovi di persona a puerta del sol con la tua uva. Credevo che per l'”evento” anno nuovo facessero qualche miglioria invece non ci sono stati cambiamenti.
    Come unici “servizi” nuovi ci sono il doppio canale audio (che non è stato male per sentire i debates Obama-McCain) e i sottotitoli ma solo per qualche programma (non male per me che guardo la spazzatura TV per fare pratica di lingua).
    Come canali strani solo DTT c’è quello con corso d’inglese H24 e quello tipo-sole24ore che fa in contemporanea TV e radio con lo stesso contenuto. Tanto per ribadire a cosa serve la porzione video…

  3. .mau.

    @bubbo:
    >Praticamente con il DVB-T l’anno vecchio dura 6 secondi in più, a meno che non ti trovi di persona a puerta del sol con la tua uva. Credevo che per l'”evento” anno nuovo facessero qualche miglioria invece non ci sono stati cambiamenti.
    Tipo fare la trasmissione sul digitale terrestre che festeggia il capodanno con sei secondi di anticipo per tenere conto dei ritardi di codifica e decodifica?

  4. Bubbo Bubboni

    @.mau.: pensavo che mandassero in onda la scampanata dell’anno prima all’ora DCF77, videoeditando la scritta “Feliz 2008” che altrimenti si sarebbe vista sopra l’orologio…
    @pbm: MOOOLTO personalizzato. Di gente che guarda la TV per vedere se c’è ritardo sul DVB-T credo di esserci solo io!

  5. fB

    .mau.> in Svizzera il passaggio l’hanno fatto tranquillamente senza tante storie, e non è che la geografia elvetica aiutasse così tanto. Come hanno fatto?
    Proprio per motivi geografici in Svizzera già da parecchi anni la ricezione dei programmi televisivi avviene pressoché esclusivamente via cavo, invece che via etere (in quanto Italiano ero particolarmente portato a notare la completa mancanza di antenne sui condomini, inoltre molti comuni elvetici consentono l’installazione delle parabole satellitari soltanto in posizioni che non siano direttamente visibili dall’esterno). La transizione analogico/digitale è dunque stata meno traumatica che altrove, dato che la qualità del segnale incide meno.
    Lo stesso dovrebbe valere per gli USA, però, il che mi lascia perplesso.

  6. Massimiliano

    Personalmente, dove mi è capitato di usarlo, ho avuto problemi di segnale.
    È successo che un canale non si vedesse, o che si presentassero problemi di ricezione a seconda del punto dell’impianto da cui si prelevava il segnale. Non so se sia questione di direzionamento dell’antenna però.
    Nutro dei dubbi sull’adeguatezza di impianti d’antenna pensati per la TV analogica, magari non nuovissimi, per la ricezione e il trasporto di un segnale digitale.

  7. Tooby

    Oddio, rivalutare Gasparri (quasi)? E perché mai? Lui voleva spegnere l’analogico nel 2006 – a memoria intorno all’articolo ventiqualcosa (perché così si risolvevano i problemi di Rete 4 in un colpo solo).

  8. .mau.

    @Tooby: beh, non aveva dovuto cambiare idea anche lui, vista l’impossibilità pratica di farcela?

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