Archivi annuali: 2008

Finalmente il mio lavoro è stato riconosciuto

Che ne dite di ricevere una simpatica email con titolo “United Nations have agreed to compensate you with the sum of US$ 500,000,00” e inviata da “Mr kofi Anan” (con l’enne singola, sì. Ma persino en.wiki ha un rimando da quella grafia alla più usuale Annan). Occhei, ci si può chiedere come mai l’indirizzo dell’ex segretario generale delle Nazioni Unite sia della Repubblica Ceca (mrkofi.anan@klikni.cz: klikni è un portale ceco che ti dà email con 6.5GB aggratis e sistema antispam, se vi interessa), ma non sottilizziamo troppo.
Comunque se qualcuno vuole contattare Jim Ovia (z.nigplc@yahoo.com) al posto mio, faccia pure. Tanto il messaggio è stato inviato “ATTN: MY DEAR”: andate pure tranquilli.
P.S.: finalmente una truffa nigeriana con un vero nigeriano, appunto Jim Ovia. Diffidare delle imitazioni!

Ultimo aggiornamento: 2008-05-24 16:37

l’ho sempre detto che non sono razionale

Nuovo quisss, stavolta via kchico, per scoprire che numero sono. Il risultato è stato π; con il commento “Everyone loves pi” che funziona anche in italiano se pronunciamo la lettera all’inglese. Solo che invece che le torte andiamo sulle patatine :-)
Mah, magari mi viene voglia di fare un quisss simile in italiano…

Ultimo aggiornamento: 2008-05-24 08:09

non si riesce sempre a dare la colpa ai Rom

l'assassino è un ultras Questo qui di fianco è il titoletto in home page di repubblica.it che porta a questo articolo.
Seriamente: è importante che l’investitore sia un ultras? Stava forse andando allo stadio, o tornandoci? O magari era a un sabba dove si danzava intorno agli stendardi della propria squadra? Io ho generalmente una bassa opinione degli ultras (salvo eccezioni, ma si sa che un conto è una categoria e un altro le singole persone), però trovo che un titolo del genere serva solo e unicamente a obnubilare ancora di più il cervello del lettore, e a farlo entrare nell’ordine di idee “tutti gli X sono sporchi e cattivi e da eliminare”, per un valore di X a scelta.

Ultimo aggiornamento: 2008-05-23 21:18

Quanto costa una frequenza radio?

Leggo sul Corsera che a fine mese chiuderà RockFM. E leggo soprattutto questa frase: «Dati gli alti costi delle frequenze, la proprietà (di cui fa parte la Mondadori tramite Monradio) non ha trovato una soluzione per trasformare la radio locale in un network nazionale e nessun altro editore si è fatto avanti.»
Tralasciando il tentato omicidio alla lingua italiana (la frase comincia con una causale, ma la principale è del tutto svincolata: manca un pezzo tipo “occorreva un salto di qualità e di finanziamenti; ma”) mi resta un dubbio. Quanto può costare all’anno una concessione per una radio locale? O forse RockFM ha (aveva) una concessione nazionale, perché quelle locali erano terminate? Misteri. Peccato, però, perché ogni tanto mi capitava di ascoltarla, pur smadonnando perché il segnale era deboluccio e già a Rozzano non si sentiva nulla.

Ultimo aggiornamento: 2008-05-23 17:29

Road Show

Come tutti gli anni, i dirigenti e quadri Telecom dovrebbero partecipare a un qualcosa non meglio identificato dove si suppone ci spieghino quanto siamo bravi e cosa dobbiamo fare per essere ancora più bravi. Non danno nemmeno i gadget, a dirla tutta.
Ad ogni modo, visto che con l’ultima ristrutturazione siamo di nuovo passati a far parte della divisione Information Technology, io e i miei colleghi dovremmo andare al raduno relativo, denominato Road Show in inglese perché l’inglese è la Lingua Fondamentale.
Ho però come il sospetto che ci sia un motivo più sottile dietro la scelta di scrivere “Road Show” e non “Spettacolo Itinerante”. Il motivo non è risparmiare sui caratteri digitati, ve l’assicuro. Gli è che noi milanesi siamo molto pochi e dovremmo andare a Torino (chez Tilab), e fin qua nulla di male; ma mi è appena arrivata un’email con la quinta variazione della data di questo ritrovo. Attualmente si parla del 9 giugno, ma come avrete compreso quello che è davvero itinerante è la data, non il luogo!
P.S.: in realtà non so assolutamente di cosa si parlerà, quel tipo di comunicazione non è a quanto pare previsto. Ci vogliono fare la sorpresa?

Ultimo aggiornamento: 2008-05-23 11:50

Offerte speciali

Leggo dalla BBC che negli USA un concessionario di auto ha quadruplicato le vendite del mese regalando una pistola a chi comprava una macchina in questo mese. In realtà uno poteva anche scegliere un buono benzina per 250 dollari, ma quest’ultima possibilità è stata snobbata praticamente da tutti.
Immaginando che il costo di una pistola sia intorno a quel prezzo direi che non è che venga fatto chissà quale sconto; e considerando che per avere la pistola occorra “an approved background check on gun ownership” direi che non è che uno si compri l’auto perché è l’unico modo che avrebbe per ottenere un’arma. Quello che si può immaginare, dando per buono il contenuto dell’articolo, è che gli americani nella Bible Belt preferiscono il cinturone alla cintura, e quando sentono parlare di una pistola sbavano.
Trasportando il tutto in Italia, mi domando se capiterebbe lo stesso se un concessionario offrisse un telefonino all’ultimo grido della moda a chi comprasse una macchina da lui…

Ultimo aggiornamento: 2008-05-23 11:06

Silvio e i mutui

Per non dire che sono sempre prevenuto, inizio a parlare dell’unica cosa buona uscita dalla gita aziendal… pardon, dal Consiglio dei Ministri in trasferta napoletana: la rimodulazione dei mutui a tasso variabile.
Premessa: nessuno creda a quanto sbandierato da Tvemonti, che cioè una famiglia potrebbe risparmiare fino a 850 euro l’anno. In realtà, se uno sceglierà di avvalersi della rimodulazione, pagherà di più. Ma ricominciamo da capo.
La norma proposta dal governo – non mi pare l’accordo con le banche sia già ufficiale – prevede che chi ha un mutuo a tasso variabile può tornare a pagare la rata del 2006, allungando contestualmente la durata del mutuo. Detto in altri termini: invece che avere una durata fissa e una rata variabile, si può avere una durata variabile e una rata fissa, pari a quella iniziale. Faccio un esempio pratico: io ero partito con una rata da 500 euro al mese. Adesso mi mancano 10 anni alla fine e la rata è salita a 600 euro; posso chiedere di riportarla a 500 euro e pagare per 12 anni… e rotti. Ci vorranno più di dodici anni perché i soldi ancora da pagare matureranno interessi per la banca, e quindi bisognerà pagare una cifra maggiore; è la stessa ragione per cui più allunghi la durata di un prestito più soldi devi rendere.
A vederla così, insomma, si direbbe che chi ci guadagna sono solo le banche, che infatti sono contente: tra l’altro è vero che se uno non paga il mutuo la banca gli confisca la casa, ma non è detto che le banche siano così contente di avere una serie di immobili e quindi di soldi immobilizzati (scusate il gioco di parole). Perché allora dico che l’accordo governativo è Una Buona Cosa? Perché sono sempre dell’idea che se uno è stato così stupido da fare un mutuo a tasso variabile cinque anni fa quando era chiaro che i tassi non potevano [che] salire, è un suo problema, e non vedo perché io – nel senso della comunità – debba pagare per la sua scelta. Detto per inciso, quando Anna ha fatto il mutuo per la casa dove stiamo (prima di conoscermi, quindi è tutto merito suo) l’ha scelto a tasso fisso. Trovo quindi giustissima l’idea di fare in modo che il mutuatario abbia la possibilità di pagare una rata accettabile viste le sue entrate, ma trovo anche corretto il fatto che ciò abbia un costo, relativamente piccolo ma comunque un costo. Non un risparmio: ma tanto uno che ha fatto un mutuo a tasso variabile cinque anni fa non si accorgerebbe comunque della differenza.
Per completezza, devo aggiungere che le associazioni dei consumatori hanno spiegato correttamente cosa accadrà. Effettivamente però le sigle interpellate sono Aduc, Adusbef e Adiconsum: l’articolo del Corsera non cita Codacons :-)

Ultimo aggiornamento: 2008-05-23 10:47