Archivi annuali: 2008

è state

Stasera mi sono fatto il primo gelato postcena della stagione. Come mi ha detto Anna (al telefono, ché è giù in Toscana), “si vede che avevo bisogno di affetto”. Mah. A dire il vero ho bisogno di sonno, mo’ me ne vado a dormire.

Ultimo aggiornamento: 2008-05-28 21:47

Scajola illegale

Non ho commentato sulla scajolata “in cinque anni avremo di nuovo le centrali nucleari” (in realtà, in cinque anni si poserebbe la prima pietra di una centrale nucleare che se va bene sarà pronta tra quindici-vent’anni) perché non ho un’opinione precisa in proposito.
Però una cosa non la posso tacere, ed è relativa alla promessa di fare uno sconto sulle bollette a chi si troverebbe in giardino una centrale nucleare. Quando nel 1987 ci sono stati i “referendum sul nucleare”, non è stata affatto abrogata una legge che permetteva di avere centrali nucleari, anche perché probabilmente una legge non c’era. Sono stati invece fatti tre referendum “fiancheggiatori”, come potete vedere. Più precisamente, è stata negata la possibilità per l’Enel di partecipare alla costruzione di centrali nucleari all’estero (anche se poi in questi anni si sono comprate società elettriche straniere che gestivano centrali nucleari), si è tolta la possibilità allo stato di bypassare i comuni che non volevano concedere territori per le centrali, e si sono aboliti i contributi ai comuni che avevano nel loro territorio le centrali nucleari.
In pratica l’affermazione di Scajola va contro il terzo di questi referendum, anche se in realtà i soldi non vanno ai comuni ma agli abitanti. Qualcuno glielo andrebbe a dire?

Ultimo aggiornamento: 2008-05-28 16:08

Net To Be è viva e lotta con noi

Non ci potevo credere, quando R:ob Grassilli me lo ha comunicato. C’è una nuova striscia di Net To Be. La 559, per la precisione. Tanto per dare un’idea, la 558 è datata 10 dicembre (2007, adesso non esageriamo con il passato)…
Nel frattempo sono successe tante cose, compreso l’arrivo del primo erede maschio di casa Grassilli: ma cinque mesi sono davvero tanti. Ora R:ob ha affermato che vorrebbe riprendere a disegnare la striscia: ragaSSi, mandategli un (bel) po’ di sostegno morale! :-)

Ultimo aggiornamento: 2008-05-27 11:17

Rigirare le notizie

Repubblica.it pubblica un’analisi di Mediobanca, col rassicurante titolo “Banche, per quelle italiane meno perdite ma più sofferenze”. Rassicurante per chi non sa cosa siano le sofferenze: crediti che non si spera praticamente più di recuperare. Detto in altro modo: le banche all’estero hanno messo in bilancio come perdita una serie di cose; le banche italiane preferiscono fare finta di nulla e sperare nello stellone. Vi ricorda qualcosa?
(che poi è ovvio che nel 2006 le banche hanno avuto i massimi guadagni: prestavano soldi allegramente a chi non era detto che li potesse restituire. Non è poi così diverso dal Multi-Level Marketing: finché dura, va bene; poi crolla tutto)

Ultimo aggiornamento: 2008-05-27 11:09

quanta fatica per uno sfondo

Come ho già scritto, il mio pc aziendale è gestito remotamente. Nulla di male in generale. Però tra le policy di dominio, su cui io non posso fare nulla pur avendo i diritti di amministratore, c’è anche quella sullo sfondo del PC. Fino alla scorsa settimana, avevo perlomento la possibilità di non avere uno sfondo, ma semplicemente un colore uniforme, e mi accontentavo. Ma lunedì, in un tentativo da remoto per permettermi di accedere alla posta aziendale all’avvio del pc – non che ci siano riusciti, ma visto che poi ho scoperto che la colpa è di ZoneAlarm che blocca non riesco a capire quale processo, e visto che io ufficialmente non dovrei avere un firewall aggiuntivo, me lo tengo così – sono stato forzato ad avere lo Sfondo Telecom Ufficiale, con una bella barra rossa in cima comprendente il logo e un disegno in mezzo che non mi fa più distinguere le icone.
A questo punto mi sono scocciato. Sono andato su C:/WINDOWS e come prima cosa ho sostituito il file NewSfondo.jpg con l’immagine che volevo io (la foto della blogosfera che era uscita a suo tempo su Nòva : tranne che al centro è praticamente tutta nera, l’ideale). Togliere la barra è stato un po’ più complicato: alla fine ho scoperto che il colpevole era il file desk.htm, sempre nella directory di Windows, che è stato pertanto opportunamente modificato.
A parte queste operazioni illegali che ho compiuto, capisco che forse lo sfondo uniforme è stato pensato per le segretarie, e che le segretarie probabilmente non si darebbero la pena di fare tutte queste modifiche (a parte che mi sa che non abbiano nemmeno i diritti di accesso a quei file). Però qual è la vera ragione logica di avere una policy per gli sfondi? Fanno forse male a qualcuno?
Aggiornamento: (12:30) tra le altre “novità” dopo l’intervento remoto c’è stata la modifica della home page di Internet Explorer (che avevo settato ad http://localhost/) Cosa c’è adesso? Il sito Telecom? l’intranet? No. http://it.msn.com/. Giusto per dire come sono fatte le policy aziendali.

Ultimo aggiornamento: 2008-05-27 10:35

“Il fumetto erotico italiano si fa donna”

Sto cercando di capire perché mai il Corsera abbia deciso di fare questa marchetta. La cosa più interessante è la galleria di immagini, che più che far parte “del feticismo estremo e del sadomaso” a me sembrano banalmente lesbo; però si direbbe che quel termine, o addirittura il pudicissimo “saffico”, non possano ancora essere sdoganati. Il massimo cui si può arrivare è “Donne che si baciano”. Anche questo la dice lunga su quali siano gli italici tabù e perché si può tranquillamente parlare dei pestaggi agli extracomunitari e non a quelli ai gay.
Vabbè, chi apprezza questo stile di disegno può andare a farsi un giro sul sito di Cristina Fabris. Almeno adesso il Corsera mette i link all’interno degli articoli!

Ultimo aggiornamento: 2008-05-27 09:28

Italiani brava gente (sul serio)

Ho appena letto un articolo sul nostro contingente di militari in Afghanistan. L’articolo è della BBC, e quindi posso supporre priva del solito “volemose bene” all’italiana. Bene: sembra proprio che il microcontingente italiano stia effettivamente facendo un buon lavoro. Il perfido giornalista albionico prende in giro le “divise stilose” dei militari e termina scrivendo che Sarobi “è un luogo relativamente sicuro e che gli italiani stanno mantenendo la pace invece che creare un ambiente stabile partendo da illegalità e caos”; detto tra noi, però, la cosa mi pare più che altro positiva perché mostra l’intelligenza del nostro comando a scegliersi un posto “tranquillo”. Inoltre c’è una differenza di base con Nassiriya, dove se ricordate gli italiani – dopo la strage – avevano scelto di starsene belli chiusi nella loro caserma e lasciare la gestione ai capi locali. A Sarobi continuano a interagire ufficialmente solo coi capi, ma leggendo l’articolo si capisce che comunque hanno anche a che fare con la gente, tanto che i locali si lamentano perché il ricambio dei soldati è troppo veloce… il che significa che li riconoscono e non sono una massa informe e interscambiabile.
Non credo che quanto facciano gli italiani laggiù sia tutto perfetto, né penso che la situazione rimarrà per sempre così; e comunque vi ricordo che un soldato italiano è morto, in Afghanistan. Però sono contento che almeno questa volta il contingente sia davvero “di pace”. (Ci sarebbe anche il Libano, ma lì tremo al pensiero di cosa vorranno fare Silvio e Ignazio)
Aggiornamento: (27 maggio) Come non detto. Ci pensano già per l’Afghanistan.

Ultimo aggiornamento: 2008-05-26 17:11