Archivi annuali: 2008

Altroconsumo e le telefonate a casa

È di oggi pomeriggio la notizia che il Garante per la privacy ha per l’ennesima volta ingiunto alle società “esperte nel campo” di non prendere i numeri di telefono della gente, fregarsene dell’assenza del consenso, e usarli come bersaglio per i signori dei call center. Ma si sa che queste notizie viaggiano molto lentamente, e così anche stasera ci siamo cuccati la telefonata della signora Danila, assolutamente fuori legge visto che non abbiamo certo dato il consenso a ricevere telefonate commerciali.
Il guaio è che la signora Danila ci offriva gratuitamente per due mesi i servizi di… Altroconsumo. Interessante, vero? Posso immaginare che i signori in questione mi diranno qualcosa tipo “ma noi non facciamo offerte commerciali, visto che diamo gratuitamente i servizi in prova”, nel miglior stile degli imbonitori delle feste di paese. Peccato che la cosa non cambi assolutamente nulla, per quanto ne so… e anche se lo facesse, non sarebbe comunque un bel biglietto da visita per un’associazione che promette di tutelare il cittadino.
(Ah, una simpatica miglioria alla legge sarebbe obbligare chiunque faccia telefonate commerciali a dire prima dell’argomento della telefonata il nome della società che sta facendo telefonate e dove è stato esattamente preso il numero di telefono. Non credo che nessuno proporrà mai una legge così)

Ultimo aggiornamento: 2008-09-02 20:18

Gustav è stato arruolato dai repubblicani

Pensateci un po’. Il GOP aveva il problema di dover fare la convention non avere a disposizione tutti i lustrini dei democratici: senza contare che Giorgino Bush in questo momento è più che altro una palla al piede per McCain, che si vorrebbe smarcare per quanto possibile.
Invece è arrivata la notizia dell’uragano. Bush dice “mi spiace ma non posso venire, il mio posto è là”, facendo tirare un sospiro di sollievo ai maggiorenti del partito. McCain al posto della sua homepage mette un bel cartello “fate un offerta per quei poveretti”. L’uragano intanto si indebolisce e non fa tutti i danni che ci si aspettava (peggio: li ha fatti soprattutto a Cuba, il che è sempre bello per molti yankee). Se lo sarebbero dovuto inventare, un risultato così!

Ultimo aggiornamento: 2008-09-02 16:33

Cognomi ballerini

Nella marchetta di stamattina, Repubblica ci racconta di un bellissimo sito britannico dove si parla della distribuzione dei cognomi.
A parte che labo.net per l’italiano fa queste cose dal 2000, ma si sa che noi siamo tutti esterofili, quello che mi ha fatto ridere è che l’articolista ha scoperto che “Il cognome stesso, poi, a volte può essere fuorviante. Le conclusioni affrettate vengono però prontamente smentite dai dati. Così, ad esempio, se i Lombardi sono più comuni in Basilicata, i Romani sono più frequenti nelle Marche, i Veneziani in Emilia-Romagna e i Napolitano in Puglia.” Cose da non credersi, vero? Il concetto che il cognome è nato come soprannome, e che non aveva senso chiamare “Romani” una famiglia che stava a Roma, mentre ce l’aveva eccome se si era trasferita da Roma in qualche altro posto è assolutamente incredibile. Qualcuno avvisi i Cavalli-Sforza, per favore!

Ultimo aggiornamento: 2008-09-02 09:23

Google Chrome

[google] Credo che quasi tutti i miei lettori sappiano che oggi sta per uscire (solo per windows) Google Chrome, il browser della simpatica società che ha come motto “Don’t do evil”. Se volete dei giudizi teNNici, avete completamente sbagliato blog, ma sono certo sarete in breve sommersi, e scommetto che persino Repubblica e Corriere avranno il loro bell’articoletto; se volete una stroncatura aprioristica della scelta googliana, leggete PTWG.
Nel mio piccolo mi limito a fare delle considerazioni a partire dal fumetto disegnato per spiegare le “nuove” caratteristiche del browser. L’idea che mi sono fatto è che il mercato che Chrome intende erodere è quello di Internet Explorer, e per fare ciò ha mostrato come “grandi novità” cose tipo l’autocompletamento degli indirizzi e la home page con i nove siti più visitati (come in Opera). E naturalmente fa in modo che il browser si integri così bene con le ricerche made in Google da portare acqua al proprio mulino. La cosa che più mi ha stupito nella presentazione è però il mischione di terminologia molto tecnica – ci sono spiegazioni che se non hai studiato informatica all’università sono assolutamente arabo – e marchette pubblicitarie a basissimo livello: sembra quasi che la parte tecnica sia da assumere più o meno come magia.
Il modello dove ogni tab ha la sua macchina virtuale, e quindi il suo spazio di memoria, è sicuramente più stabile di quello classico, non ci sono dubbi. Però occupa parecchia memoria, molto più di quanto loro mostrano con il disegnino del grafico. Anche il modello a sandbox per la sicurezza darà un vantaggio solo iniziale: proprio perché comunque esistono i plugin, le falle passeranno di là, e sarà una ben magra consolazione poter dire “ma il browser è sicuro”. L’altro punto che non mi torna è il supporto agli standard (ufficiali e di fatto). Che non se ne parli affatto non è per nulla bello, e l’idea di usare un nuovo interprete JavaScript aumenta la possibilità che una pagina sia vista correttamente su un browser e male su un altro. È vero che l’HTML di oggi è ben diverso da quello del 1998, ma lo è non tanto per il linguaggio ma per tutto quello che gli sta attorno, dagli script ai fogli di stile. La parte di “gears” che dovrebbe essere di aiuto agli sviluppatori è stata giusto accennata nel fumetto, il che è piuttosto preoccupante proprio perché non basta dire che Chrome è open source ma occorre anche dare la possibilità pratica di interagirci.
Vedremo insomma che succede, ma non credo che Chrome supererà una percentuale di nicchia.
p.s.: come volevasi dimostrare, ecco Cor & Rep!

Ultimo aggiornamento: 2008-09-02 09:23

I premi Hugo 1984-1990 (libro)

[copertina] Questa raccolta (AA.VV., a cura di Piergiorgio Nicolazzini, I premi Hugo 1984-1990, Nord – Grandi Opere, novembre 1991, pag. 713, ISBN 9788842906032, trad. vari) comprende i vincitori del Premio Hugo nelle categorie romanzo breve, racconto e racconto breve negli anni tra il 1984 e il 1990. I premi, si sa, non sempre vengono dati ai migliori: anche gli Hugo, pur con una giuria di appassionati di fantascienza, non fanno eccezione. Però è anche vero che nel mucchio (21 opere, dalle 15 alle 60 pagine ciascuna) si può star certi di trovare qualcosa che piaccia, sia che il tipo di SF preferita sia la space opera che i racconti più introspettivi e sociologici. D’altra parte, sotto il cappello di fantascienza ci può stare proprio tutto, come ben sanno gli appassionati. Poi ci sono le mode dei vari periodi, e non è quindi un caso che in un periodo in cui Internet cominciava ad essere conosciuta ci siano molti racconti su un’intelligenza distribuita (“La musica del sangue”, “Premi Enter ▩”, “Permafrost”), e di un mondo distrutto (“Il suono delle parole”, “Il paradosso di Fermi”, oltre alla classica fantascienza “dura” tipo “Le sfere di cristallo” e “Quarta dimensione” oppure i pastiche come “Gilgamesh all’inferno” e “Crea un soldato, poi creane un altro”: questi ultimi entrambi di Silverberg, col suo classico stile. Per i non amanti dello stile: no, non c’è nulla di Asimov :-)

Ultimo aggiornamento: 2008-09-02 07:00

Invasioni cinesi

La zona intorno a Piazza Principe a Genova si direbbe essere stata colonizzata dai cinesi, a giudicare dai negozietti di import-export che sembra quasi di essere in via Paolo Sarpi a Milano. Nulla di così strano. Quello che però mi ha fatto pensare è che in un raggio di duecento metri ho visto ben due negozi che ora sono di oggettistica cinese varia, ma in precedenza erano dei bar, come si poteva vedere dalle scritte sulle tende e in un caso anche dall’insegna. La cosa strana è appunto questo spostamento della destinazione d’uso, che non credevo essere così semplice. Magari si beve di meno, ma queste mutazioni genetiche mi danno da pensare.

Ultimo aggiornamento: 2008-09-02 06:00

forse è meglio se non scrivo nulla

Venerdì 29, quando erano ormai diciassette giorni che non mi facevo vivo sul blog, FeedBurner mi ha dato 338 abbonati alle notiziole. Sabato 30, coi primi timidi post, ero sceso a 318: domenica 31 sono arrivato solo a 310. Il trend è chiaro: vale la pena di dire “seguo le notiziole di .mau.” se e solo se le notiziole non ci sono.

Ultimo aggiornamento: 2008-09-01 22:38

Il primo batch non gli era venuto bene

Non so se a qualcuno è capitato di leggere il lamento dell’onorevole Guzzanti Paolo cui è stata tolta la scorta che gli competeva (scorta di secondo livello, “pari a quello dell’ambasciatore di Israele”).
Mentre mi auguro che non s’abbia a vedere una Legge Guzzanti, come il rosso senatore lascia trasparire nemmeno troppo tra le righe, vorrei far notare un’altra cosa. Nello spiegare come avere una scorta non sia un privilegio ma una dira e dura necessità, Guzzanti afferma che non poteva nemmeno “accompagnare i bambini a scuola da solo come tutti i papà”. Immagino che, avendo “tre bambini di 7, 5 e 2 anni”, si sia risposato, o semplicemente abbia deciso di convivere con una nuova compagna; nulla da eccepire. Però mi rimane un dubbio: non è che abbia voluto verificare se Corrado Sabina e Caterina, venuti su in quel modo, fossero stati un increscioso errore?

Ultimo aggiornamento: 2008-09-01 13:55