Archivi annuali: 2008

Il tempo è relativo

[50 giorni dal Giro alla Vuelta]
Nell’articolo di stanotte sul mondiali leghisti di ciclismo, Eugenio Capodacqua parla tra l’altro di Contador, scrivendo “Contador, in nuovo fenomeno iberico che ha inanellato in poco più di 50 giorni due grandi traguardi come Giro d’Italia e Vuelta”.
Non mi sognerei mai di prendermela per il refuso “in nuovo” invece che “il nuovo”: faccio cose molto peggiori. Vorrei però far notare che il Giro 2008 si è corso dal 10 maggio al 1º giugno, e la Vuelta dal 30 agosto al 21 settembre. Anche ad essere davvero buoni e contare il periodo dalla fine del Giro all’inizio della Vuelta, per arrivare a 50 giorni dobbiamo togliere tutti i weekend e farci quattro settimane di ferie ad agosto…
(La mia ipotesi è che abbia riciclato qualche vecchio pezzo in cui si parlava di Giro e Tour, oppure di Tour e Vuelta; così i conti tornerebbero)

Ultimo aggiornamento: 2008-09-23 10:50

C’è chi si vanta

Stasera, al microfono aperto di radiopop, si parlava dell’obbligo per i locali di esporre la tabella per il calcolo del tasso alcolemico. Telefona uno e dice “Ah, per me lo Stato non dovrebbe vietare nulla, ma semplicemente dare informazioni sulla pericolosità dell’alcol o della marijuana: poi ognuno si sa regolare. Prendete me: l’altra sera mi ero bevuto tre pinte di birra, mi hanno fermato, ma visto che non sembravo ubriaco non mi hanno fatto l’esame, perché io la birra la reggo”. Il conduttore gli fa “ma eri ubriaco o no?” e lui “sì, ero un po’ ubriaco, ma quando sono così io guido benissimo”.
Se mai mi capitasse di dimenticarmi con che razza di gente ho a che fare non appena esco di casa, posso essere certo che loro me lo ricordano subito. Forse dovrei ringraziarli.

Ultimo aggiornamento: 2008-09-22 22:00

Quando inizia l’autunno?

Seguendo implicitamente Calderoli, la maggior parte delle persone hanno semplificato le date di inizio delle stagioni, e dicono “iniziano tutte il 21”. Per loro insomma adesso siamo già in autunno.
Quando andavo alle elementari, però, mi avevano insegnato che le date di equinozi e solstizi erano “21 marzo, 21 giugno, 23 settembre, 22 dicembre”; e al liceo mi avevano spiegato che per la seconda legge di Keplero l’estate (quando la terra è più lontana dal sole) è più lunga dell’inverno (quando la terra è più vicina). Stamattina Stefano mi fa però notare che l’equinozio di autunno è in realtà oggi pomeriggio: alle 17:44, dice wikipedia che mostra tutte le date degli equinozi dal 2000 al 2015. In pratica l’equinozio di primavera varia dal 20 al 21 marzo, quello di autunno dal 22 al 23 settembre, e come magari avete immaginato anche i solstizi possono essere anticipati di un giorno rispetto alla data canonica.
Come mai? Sulle prime i conti non mi tornavano, poi ci ho pensato su con calma e ho capito il motivo. La ragione di questi spostamenti non è , come qualcuno potrebbe immaginare, la precessione degli equinozi. Quello è infatti il fenomeno per cui si spostano (apparentemente) le costellazioni, e quindi oggi il sole non entrerà nella costellazione della Bilancia, ma in quella della Vergine. (Insomma, avete una scusa per scegliervi il segno zodiacale precedente al vostro, se l’oroscopo non vi piace). Però il calendario solare che usiamo non si basa sull’anno siderale – quello appunto relativo alle stelle fisse – ma all’anno tropico relativo agli equinozi, che quindi in teoria dovrebbero restare fissi nel tempo, soprattutto con le modifiche che hanno portato al calendario giuliano prima e a quello gregoriano ora.
La fregatura però è proprio qua. Ogni anno non bisestile l’equinozio avanza di quasi sei ore, e aggiungendo il giorno bisestile, a ogni ciclo di quattro anni si torna quasi all’ora corretta, se non per un piccolo arretramento variabile da mezz’ora a un’ora a seconda delle piccole variazioni dell’orbita. La regola per cui gli anni multipli di 100 ma non di 400 non sono bisestili serve proprio per correggere per quanto possibile anche quest’ultimo arretramento.
Occhei, ci siamo. Tutto quello che ho scritto prima si traduce in “più l’ultimo anno bisestile è vicino a noi, prima cascano equinozi e solstizi”. Questo è un anno bisestile, quindi l’equinozio è anticipato. Ma soprattutto abbiamo passato da pochi anni l’ultimo anno secolare bisestile, che ha contribuito anche lui a questo anticipo.
L’unica macchia in tutto questo bellissimo mio ragionamento è che per riuscire ad avere solstizi ed equinozi nei giorni giusti bisogna risalire credo al Ventennio. Capite quanto sono arretrati i nostri programmi scolastici?

Ultimo aggiornamento: 2008-09-22 13:01

vorreste mica togliere parcheggi?

La prima pagina del dorso milanese del Corsera oggi strillava che le piste ciclabili in centro a Milano (quelle del progetto Raggi Verdi, tanto strombazzato l’anno scorso) non si faranno più. Motivo? Qualcuno si è accorto che per fare le piste ciclabili occorre togliere parcheggi alle auto. Potete leggere la storia su Vivimilano del Corsera; qui c’è una piantina con le piste ciclabili a rischio.
A dire il vero non c’è nulla di cui stupirsi. Milano è una città con le strade strette, e il centro di Milano ha strade strettissime. Nel resto dell’Europa non si sono fatti problemi: il centro resta chiuso alle auto private, e se vuoi arrivarci in macchina ti fermi ai parcheggi ai limiti del centro e paghi salato. A Milano invece si è scelto l’Ecopass, il che significa che se hai la macchina sufficientemente nuova non te ne cale nulla, e se ce l’hai vecchia basta pagare ed entri. Solo che i soldi non bastano, e quindi ti si invita a fermarti: sempre ovviamente pagando il giusto. Ergo, togliendo parcheggi il Comune rimane senza soldi, e Mestizia piange.
Mi meraviglio solo che non abbiano tirato fuori la scusa “tanto sono pochi i ciclisti che pedalano in centro”. Con la situazione attuale, bisogna essere pazzi e incoscienti per farlo… come me, insomma. Ma se ci fossero percorsi sicuri e un po’ meno dissestati di quelli odierni le cose magari cambierebbero…

Ultimo aggiornamento: 2008-09-22 11:09

Chiedere tasca molto rapidamente dopo ciascuna delle nausea

È un po’ che non racconto più dei messaggi di spam e phishing ricevuti: d’altra parte anche gli spammatori stanno esaurendo la loro fantasia. Però i due messaggi ricevuti durante il weekend nella casella aziendale meritano. Eccoli qua:
From: Dettagli ora al Sicuro [thd.mugheddu@coopersecurity.it]
Subject: Consegniamo Immediatamente Tutte le Donazioni,
Gioielli, interminabili, puo promettere. Casi in cui una donna felice, sappiamo gia bene. Chiedere tasca molto rapidamente dopo ciascuna delle nausea, ora e per pagare con carta di credito.
From: Adesso In Tasca [hsandrea.biondi@pediatriamonza.it]
Subject: Ha Infine Cio che Stanno Cercando Sacco
Ottenere una tranquilla, si ha realmente bisogno. Immettere una donna, solo i migliori che abbiamo la migliore offerta e sufficiente entrare in. Daytona, Prada. Tutti gli orologi, e di tutte le esigenze di una donna.
(entrambi i messaggi terminano come al solito con un link a un sito, link che mi sono guardato bene dal cliccarci su)
Il problema è che le singole parole – a parte la mancanza delle lettere accentate – sono tutte italiane; perfino “consegniamo” è scritto con la i, cosa che credo metà degli italiani sbaglia. Però queste parole sono affastellate in modo assolutamente casuale: immagino qualcuno abbia faticosamente preso a uno a uno degli ideogrammi e cercato la loro traduzione in italiano. Solo che in questo modo il messaggio non giunge assolutamente al destinatario, il che mi fa sembrare inutile tutta la fatica fatta dal nostro ignoto spammatore che avrebbe potuto pagare qualcuno per farsi tradurre le frasi almeno in inglese (poi Babelfish avrebbe aiutato).
O forse è tutto un diabolico piano per far sì che l’ignaro destinatario clicchi e guardi di che diavolo si parli?

Ultimo aggiornamento: 2008-09-22 10:06

L’esercito per strada

Me n’ero dimenticato. Venerdì, mentre rientravo da pranzo, ho visto una delle famose “pattuglie miste” che dovrebbero renderci tutti più sicuri. Due giovani in divisa beige e un giovane in divisa azzurra, per la precisione, che stavano passeggiando per viale Monza senza nessuno scopo preciso – nemmeno quello di farsi vedere, mi sa tanto.
Ricordo che quella di viale Monza – via Padova era stata considerata una “zona a rischio”, tanto che il nostro ministro della difesa era fin venuto a fare il comizietto. Ora sì che mi sento più sicuro.

Ultimo aggiornamento: 2008-09-22 09:49

stupidi giochi di parole

Mentre sono agli ultimi, tragici giorni prima della consegna della traduzione (mai provato a mettere i numeri di pagina in un indice analitico concettuale, il che significa che non è detto che il testo dell’indice corrisponda a quanto scritto all’interno?) vi lascio una coppia di simpatici titoli di paragrafi che perderanno nella versione italiana il gioco di parole. Si sta parlando di John Searle e dei suoi esperimenti filosofici mentali, con macchine di Turing il cui nastro è un rotolo di carta igienica oppure composte da lattine di birra, una delle quali ha l’etichetta “ho sete” e spunta su quando la macchina avrebbe sete. I due titoletti:
Can Toilet Paper Think?
The Terribly Thirsty Beer Can
(diventeranno banalmente “La carta igienica può pensare?” e “Una lattina di birra assai assetata”)
Magari se fosse stato all’interno del testo si poteva immaginare qualcosa tipo “riesce a pensare”/”esce la lattina”, ma nei titoletti era troppo sfacciato. Dura la vita del traduttore traditore.

Ultimo aggiornamento: 2008-09-21 17:48

toponomastica concentrica

Oggi mi è capitato di prendere la metropolitana e di uscire in largo La Foppa, proprio in mezzo alla piazza. E ho così scoperto che non mi trovavo in largo la Foppa, bensì in piazzetta Guido Vergani. Per sicurezza ho guardato in giro: largo La Foppa continuava ad essere tale lungo il suo perimetro esterno, ma topologicamente il disco che una volta costituiva la piazza è diventato una corona circolare.
A parte la non-notizia che i dieci anni di distanza dalla morte di una persona prima dell’intitolazione di una via sono molto teorici (ma basta pensare a Cuccia, del resto), mi domando che senso abbia una parcellizzazione simile. Sì, in questo modo nessuno dovrà cambiare indirizzo: ma mi vedo già in un futuro nemmeno troppo lontano la cerimonia per inaugurare il Lampione Chiara Di Notte.
P.S.: D’accordo, l’ha scritto Giuseppe Turani con tutti gli annessi e connessi: ma quando l’anno scorso la piazzetta venne ufficialmente intitolata, si disse che lì “nascerà un’edicola dove si potranno leggere gratuitamente numerose testate.” Mica l’ho vista, io.

Ultimo aggiornamento: 2008-09-21 16:19