Archivi annuali: 2008

Remo contro Brunetta

Il MINIstro Renato Brunetta continua a dire che le assenze per malattia nel pubblico servizio seguono il trend di cui avevo parlato a suo tempo, e quindi per marzo 2009 non ci saranno più assenze.
Io non sono un dipendente pubblico, ma è già la seconda volta quest’anno che non sto bene. Stavolta deve essere colpa dell’inzuppata di venerdì (e non avevo nemmeno la bici!), seguita dal dover uscire ieri pomeriggio per la riunione del direttivo Wikimedia e ieri sera per guadagnare punti moglie andando al cinema. Al momento ho qualche linea di febbre, ma soprattutto la testa piena di catarro, che tanto posto ce n’è.
Non aspettatevi insomma troppi aggiornamenti.
Aggiornamento: (13 ottobre) Caro amicone che scrivi da un computer dell’università di Macerata: capisco che sei in modo write-only, altrimenti ti saresti magari accorto che i tuoi messaggi non appaiono. Quindi non ti dico i leggere qua.

Ultimo aggiornamento: 2008-10-05 16:38

Frequento troppi avvocati.

Dev’essere così, visto che l’alternativa (frequento troppi brasiliani) è indubbiamente falsa.
Tra i pacchi di spam nella casella email su tiscali, mi sono trovato la pubblicità del DIARIO JURIDICO – Agenda 2009, da tal jeamacedo@gmail.com, e un messaggio da
mundoforense@mundoforense.com.br che mi comunicava che é com enorme prazer que o convidamos para conhecer a Livraria MUNDO FORENSE.
Ora, è noto che il primo esempio di spam è stato fatto da avvocati. Ed è anche noto che molte delle truffe “419”, quelle che chiedono i tuoi dati di conto corrente per mettere dentro i soldi di non so quale buonanima di dittatore africano, arrivano da sedicenti “barrister”. Però questa recrudescenza mi preoccupa: quanto sta diventando comune fare l’avvocato?

Ultimo aggiornamento: 2008-10-03 19:36

Ognuno ha i suoi punti di vista

Il titolone in prima pagina di City di oggi spara “Il centro senz’auto è inutile – L’Aci contro i comun: serve solo a far soldi”. Andando a pagina 3, si possono leggere i conti della serva. Secondo l’Aci, infatti, «ogni vettura costa in media 13 euro al giorno solo di spese fisse», che moltiplicati per i 5,2 milioni di veicoli non euro4 che circolano (o non circolano più?) nei dieci maggiori comuni italiani si evince che «tenerle ferme costa inuilmente oltre 64 milioni al giorno».
Prendiamo pure per buoni tutti questi numeri. Com’è che Enrico Gelpi non prova nemmeno a immaginare che magari non è poi così necessario che ci siano tutte quelle auto? Non sono un luddista, ma mi pare che non sia poi così necessario dover arrivare fin proprio sotto l’ufficio, quando l’ufficio stesso è nel centro di una grande città. A parte poi che tanto sotto l’ufficio non ci riesci, a parcheggiare! D’altra parte, se persino il giornalista di City si è sentito di scrivere che la cifra era «forse un po’ esagerata», qualcosa vorrà pur dire. E poi l’Aci ci guadagna lo stesso, che l’auto sia ferma o no!

Ultimo aggiornamento: 2008-10-03 16:38

Mai citare il nemico

Ieri c’è stata l’ennesima aggressione ai danni di una persona. Questa volta l’aggredito è un cinese, gli aggressori un gruppetto di adolescenti romani. Cor&Rep hanno ovviamente pubblicato tutti i loro articoli generati più o meno automaticamente: la retorica è una merce che non soffre mai di penuria. Ma quello di cui mi interessa parlare è il taglio con cui la notizia è stata data ieri da Radiopop. La banda è stata subito presa, praticamente in flagrante, perché un consigliere municipale aveva assistito al pestaggio. Tutto qua. Solo stamattina, da City, ho capito il motivo: il consigliere, Fernando Vendetti, è stato eletto per AN.
Questo tacere il nome del nemico è una cosa che mi fa sempre andare in bestia. Una delle cose che ho imparato da giovane è di ricordarmi sempre di non etichettare automaticamente una persona, ma verificare prima i fatti. È stato uno di AN a fare il suo dovere? Bene, gli si dia il giusto merito. Poi puoi continuare a tuonare contro la politica che quel partito sta facendo a Roma; non c’è nessuna contraddizione. Ma omissioni parziali di questo tipo per me si categorizzano sotto “omertà”.

Ultimo aggiornamento: 2008-10-03 16:24

City (e non solo)

Visto che oggi ho lasciato la bicicletta a casa, mi sono letto City, l’unico free press che almeno quando l’ho preso non era zuppo d’acqua. In questi mesi che sono passati da quando l’avevo avuto l’ultima volta tra le mani, ne sono effettivamente cambiate, di cose.
Innanzitutto il giornale mi pare piu smilzo: solo 32 pagine, metà di pubblicità. Per la precisione, la pubblicità riempie quindici pagine, ma la sedicesima è il redazionalone ATM. Non so quanto sia calata la raccolta pubblicitaria. Per quanto riguarda il testo vero e proprio, a parte quello di cui racconterò in altra notiziola, non ho invece notato una gran differenza rispetto al solito: si sa che scopo secondario dei giornali gratuiti è far passare il tempo di viaggio senza dover impegnare il cervello dei lettori. Possiamo così venire a conoscenza del primo cellulare “made in Ruanda”, a fianco dell’uccisione in Burundi di due albini per farne pozioni magiche; l’avviso che mangiare troppo fa infiammare alcune cellule cerebrali (?) unito a quello che fare una buona colazione fa restare magri (!); il favoloso incipit sull'”evento” della recitazione di sonetti scespiriani da parte di Marianne Faithfull, incipit che vi beccate tutto. «La memoria di un paese non può prescindere dalla poesia. Lo sapeva Fiorello quando mise in musica “Fra Martino”».
Ma l’articolo migliore, ingiustamente relegato sulla cronaca milanese, è indubbiamente I «sex toys» piacciono a una milanese su due. La versione di Vivimilano che ho linkato non rende del tutto l’idea, ve lo dico subito: ad esempio, la frase «E un altro 30% riferisce di averli quantomeno osservati con attenzione» nella versione per metropolitana diventa «tre su dieci ammettono di avr provato perlomeno ad osservarli e toccarli» (grassetto mio). Purtroppo mi sa che i tempi di stampa di City abbiano loro impedito non solo di parlare degli Ig Nobel, ma anche di accennare nella sezione “scientfica” a due notiziole apparse sul Corsera. Se non l’aveste notato, infatti, non solo la mente dei musicisti è diversa (usano “il cosiddetto pensiero divergente“, più o meno come un qualunque opinionista di oggidì), ma soprattutto è stato scoperto un gene “nemico” della lettura. Ma non preoccupatevi: questo gene non tocca l’intelligenza. Si rimane stupidi uguali, soprattutto rispetto a certe letture!

Ultimo aggiornamento: 2008-10-03 16:21

l’email si aggiorna

Per chi è in rete da troppo tempo come me, gli RFC (i “documenti ufficiali” di Internet) che definiscono la posta elettronica erano l’821 per il protocollo SMTP e l’822 per definire il formato di un messaggio email, datati 1982.
Per chi è in rete da qualche tempo, gli RFC al riguardo sono diventati il 2821 e 2822 (del 2001): non è un caso, naturalmente, che siano stati scelti quei numeri di RFC: almeno uno se li poteva ricordare.
Oggi MdI fa sapere che bisogna di nuovo cambiar numero. Questa volta eravamo troppo lontani dall’x822, così si è sommato 2500 all’indice e si è arrivati al 5321 e 5322. In quest’ultimo, immeritatamente visto che negli ultimi anni non ho più seguito la cosa, sono ancora citato negli Acknowledgments :-)

Ultimo aggiornamento: 2008-10-03 10:41

Non è poi così ignobile

Ormai persino gli italiani conoscono gli Ig Nobel Prize, come si può intuire dal fatto che la coppia RepCor stamattina ci abbia subito elargito l’articolo in questione anche se non ci sono donne seminude. Inutile che io faccia i soliti commenti, insomma. Al limite potrei lamentarmi del fatto che l’unico italiano premiato quest’anno sia tornato in patria col programma “Rientro dei cervelli” (e dopo avere detto di come è importante vincere un Ig Nobel, non si è nemmeno presentato alla cerimonia).
Però, a differenza di S., non trovo nulla di male nello studio che ha vinto il premio per la medicina, dimostrando che le medicine finte che costano di più funzionano meglio delle medicine finte che costano di meno. Io non avrei mai creduto che l’effetto placebo fosse così forte, anche se avrei potuto immaginarlo vedendo i prezzi di certi abiti; quindi per quanto mi riguarda quell’articolo è effettivamente utile, a differenza ad esempio di quello che mostra come le pulci dei cani saltino più in alto di quelle dei gatti.
Detto questo, ricordo a tutti che gli Annals of Improbable Research hanno sempre la loro utilità, visto che ti possono aiutare ad azionare un po’ il cervello… a meno che uno non cerchi solo una risata.

Ultimo aggiornamento: 2008-10-03 09:51

Tempismo perfetto

Stamattina sono uscito da casa e piovigginava appena. Visto che a pranzo dovrei passare in via Washington a recuperare la roba che avevamo dimenticato a Usseglio il mese scorso (è una lunga storia), ho deciso di non prendere comunque la bici. Arrivato alla metro, ho provato a comprare il biglietto in edicola ma c’era uno che sembrava essere arrivato al paese dei balocchi cartacei, così dopo un po’ sono passato all’emettitrice automatica per fare il giornaliero. I trenta secondi persi in attesa mi hanno fatto saltare una corsa della gialla, con effetto domino sulla verde e la rossa. Sono così risalito in superficie mentre stava diluviando. Nei quattrocento metri dalla fermata all’ufficio mi sono letteralmente inzuppato pantaloni e scarpe.
E adesso è spuntato il sole.

Ultimo aggiornamento: 2008-10-03 09:16