Retata sui mezzi ATM: un po’ controcorrente

Prima di aggiungermi al coro di lai della sinistra sulla retata dei clandestini nei tram milanesi mi piacerebbe sapere alcune cose.
– Sono stati chiesti i biglietti a tutti i passeggeri, che sembrassero italiani o no?
– Nel caso uno non avesse avuto il biglietto, fosse italiano e non avesse con sé documenti (il che in Italia dovrebbe ancora essere legale. Tu devi fare la carta d’identità, ma non sei costretto ad averla), è stato messo anche lui nel bus-cellulare, quello che in genere si usa per portare i tifosi allo stadio?
– Se uno (bianco, nero, giallo, verde, non importa) non aveva il biglietto ma si offriva di pagare la multa direttamente – e quindi di documenti non c’era bisogno – gli chiedevano i documenti?
Aspetto risposte.

Ultimo aggiornamento: 2008-05-30 09:35

4 pensieri su “Retata sui mezzi ATM: un po’ controcorrente

  1. vb

    Io invece ho un’altra domanda: ma se uno è clandestino e quindi da espellere, fa differenza se viene pizzicato dalla polizia al mercato o dai controllori mentre viaggia su un autobus?

  2. gioegio

    io propongo di andarli a prendere di notte nelle case. è più facile prenderli tutti. perché sul 91 magari si trovano solo i padri/mariti.
    questo per correttezza nei confronti della famiglia e per non essere razzisti a senso unico. un po di senso dello stato per dio.

  3. .mau.

    @vb: al momento il reato di immigrazione clandestina non esiste ancora, ti faccio notare.

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