Archivi annuali: 2007

I gelati sono buoni

Posso levarmi fuori dal coro e dire che non riesco a capire tutta la cagnara che è stata piantata sulla richiesta di Rocco Buttiglione (e di una ignota senatrice prodiana) perché la buvette al Senato abbia anche i gelati? Insomma, ci sono tanti motivi per avercela contro il giurisprudente filosofo, ma non vedo perché non possa chiedere che vengano introdotti i gelati. Non stiamo mica parlando di chissà quale leccornia esotica, e posso garantire che ai bei tempi in cui avevamo la mensa autogestita in Cselt è capitato più volte che qualcuno chiedesse l’introduzione di alcuni piatti. Sarò troppo malizioso a pensare che certe notizie siano pubblicate ad arte per evitare che si parli delle cose serie?

Ultimo aggiornamento: 2007-06-08 21:48

_Aristide – ll mondo alla roversa_ (teatro)

Siamo a fine stagione, e anche a teatro si fanno i saldi. Siamo così andati con un biglietto last minute a vederci… le marionette. Al Piccolo c’è infatti questa tradizione della Compagnia Marionettistica Carlo Colla e figli – al momento c’erano tra gli altri Carlo II Colla e Carlo III Colla – che spesso fanno spettacoli per bambini, ma a giugno si sono cimentati con queste due opere goldoniane, in scena fino al 10 giugno, non esattamente con un pienone di pubblico.
Inizio subito col dire che le opere di per sé sono serissime, anche se leggermente rimaneggiate, e mostrano il genio di Goldoni. Aristide è una presa in giro del Temistocle di Metastasio, musicata da Vivaldi; l’ambientazione sarebbe in teoria nell’antica Persia, con il re Serse, ma i due servi non sono altri che Arlecchino e Colombina! Giusto per dire che la contaminazione dei generi non è nata negli ultimi cinquant’anni. Il mondo alla roversa invece ha le musiche di Salieri, ed è una commedia dove si immagina che a Venezia le donne abbiano preso il comando e costringano gli uomini a essere loro schiavi d’amore… fino a che Ferramonte consiglierà questi cicisbei su come rimettere le cose a posto.
Le marionette sono semplicemente stupefacenti. Ci sono scene in cui due personaggi si scambiano tra di loro una spada, e non ho ancora capito come facciano. Nella scena iniziale de Il mondo alla roversa, ambientata a San Marco, ci sono due piccioni che svolazzano qua e là. Le scenografie sono perfette, e tra l’altro con un gioco di prospettiva incredibile: quando i marionettisti sono scesi a prendersi i convinti applausi del pubblico, dovevano stare accucciati per non spaccare tutto.
Chi volesse provare l’ebbrezza ha anche la prossima settimana a disposizione, con nientemeno che Il giro del mondo in ottanta giorni!

Ultimo aggiornamento: 2007-06-08 20:54

Sgarbi e il Quarto Stato

Ieri, su Repubblica cartacea edizione milanese, c’era tutta una pagina dedicata al nostro assessore alla cultura Vittorio Sgarbi che ha deciso che di tutta fretta (se devono farlo entro fine mese…) il quadro di Pellizza da Volpedo Il Quarto Stato debba essere traslocato da Palazzo Belgioioso, dove sta nel museo dell’Ottocento, e ricollocato a Palazzo Reale nella sala delle Cariatidi, incurante del fatto che ad esempio dovranno buttare giù una porta per spostarlo. Due le motivazioni addotte: “Il quadro non è il compimento dell’arte ottocentesca, ma l’inizio di quella del Novecento”, e “A Palazzo Belgioioso non se lo fila nessuno”. Sulla prima affermazione si può discutere finché si vuole – anche se checché ne dica Sgarbi lo stile di pittura è ancora del XIX secolo – ma sulla seconda vorrei fare notare che il problema magari è del comune di Milano che non è capace a spiegare alla gente quali sono i suoi tesori, e non certo del povero autoctono o turista che capita in città.
E poi comunque io me l’ero filato.

Ultimo aggiornamento: 2007-06-08 13:41

bloggare la Bibbia

Vi era venuta voglia di leggere la Bibbia, ma vi siete spaventati dalla sua lunghezza, maggiore persino degli ultimi libri di Harry Potter? La vostra religione vi vieta di andare a cercare l’edizione condensata a cura di Selezione dal Reader’s Digest? Ve la cavate abbastanza bene con l’inglese scritto?
Se la risposta a queste tre domande è “sì”, potrebbe interessarvi andare a leggere David Plotz, che sta portando avanti il suo progetto The complete Blogging the Bible. I vari libri dell’Antico Testamento (Plotz è ebreo, e non credo che sia interessato ai vangeli o all’Apocalisse; tra l’altro, se siete tra i miei pochi lettori cristiani, vi ricordo che il canone ebraico è leggermente diverso da quello cattolico o da quello evangelico) vengono raccontati in una serie di post, esattamente come lo farebbe un blogger qualunque. Ho dato un’occhiata all’introduzione e all’inizio dell’Esodo, e li ho trovati interessanti, anche se aspetto Plotz allo scoglio dei Salmi e dei libri sapienziali :-)

Ultimo aggiornamento: 2007-06-07 21:56

ATM – Titolo non corretto

Oggi pomeriggio sono andato all’Avis a farmi salassare. Avevo anche da fare un giro nel primo pomeriggio, e a Milano stamattina pioveva forte: così ho dovuto lasciare la bicicletta a casa e andare coi mezzi. Fatti un po’ di conti, ho pensato che un biglietto giornaliero sarebbe stata la scelta migliore e così stamattina me lo sono comprato. Tutto bene fino a stasera, quando sono arrivato in piazzale Loreto, sono sceso, ho infilato il biglietto, e mi sono trovato spernacchiato con la scritta sul display “Titolo non corretto”. Controllo di averlo messo nella direzione giusta: niente da fare. Lo giro per vedere che sia effettivamente il biglietto giusto (con la storia che sono tutti con la stessa grafica, come le banconote USA): sì, è lui, e c’è scritto che è stato timbrato alle 8:23 del 7 giugno. Lo faccio vedere al tipo ATM nel gabbiotto, e mi fa entrare. Finita la donazione, arrivo a Piola, riprovo a inserire il biglietto – sono un ottimista nato, io! – continua ad essere un titolo non corretto, aspetto arrivi l’uomo ATM che con l’aria più tranquilla di questo mondo mi fa “ah, ma non c’è problema: basta passare nel varco abbonati”.
Avevo sentito parlare di problemi con i biglietti magnetici, e di per sé ATM stessa (andate in fondo alla pagina) ammette la cosa. Però qui la cosa mi pare esagerata: il biglietto era stato comprato dieci ore fa, ed era stato tenuto nel portafoglio insieme alle altre tessere. Tanto per fare un esempio, con il mio ultimo carnet avevo fatto la prima corsa il 9 maggio e l’ultima il primo giugno, e non era successo nulla: come del resto uno si sarebbe aspettato. Non è che ad esempio il bancomat si smagnetizzi ogni tre per due, no? A questo punto, comincio a capire come mai la sperimentazione del biglietto magnetico stia andando avanti da due anni senza essere ancora terminata.

Ultimo aggiornamento: 2007-06-07 21:48

phishing esadecimale

Beh, innanzitutto complimenti a quelli di erbaghju.com per essersi fatti bucare da un phisher che è riuscito a non essere fermato dal filtro antispam di gmail. Le lettere accentate continuano a mancare, e i dati sono diventati data, ma non sottilizziamo.
Ma il bello è il titolo del messaggio: Oggetto: Comunicazione Nr. 0XD2.0X8D.0XDF.0X4B del 5 Giugno 2007 - Leggere con attenzione, con tutta questa serie di numeri esadecimali che può sembrare stupida, ma equivale esattamente all’indirizzo IP dove bisognerebbe “Confirmare Conto”, vale a dire http://0XD2.0X8D.0XDF.0X4B/bancopostaonline.poste.it.
La cosa interessante, però, è questa riga di header:
Received-SPF: fail (google.com: domain of servizio7419@poste.it does not designate 82.213.36.74 as permitted sender)
Tradotto per i non informatici, gmail ha chiesto al server di poste.it se era normale che qualcuno inviasse un messaggio a nome di poste.it da quel computer, e la risposta è stata “manco per idea!”. Il tutto mostra un ottimo lavoro sia da parte di google che di Poste Italiane… peccato che manchi ancora l’ultimo pezzettino, cioè che ti compaia un bell’avviso a tutto schermo “guarda che probabilmente c’è qualcosa che non va in questo messaggio”. Ma chissà, magari ce la faranno prima o poi.

Ultimo aggiornamento: 2007-06-07 17:33

Che tipo di programmatore sono?

Layos mi ha mandato il link al quisss della settimana, come da titolo di questa notiziola. Ho cercato di schermirmi, facendogli notare come saranno almeno dieci anni che non programmo più: il suo commento è stato “va’ a memoria”. Beh, almeno è un test veloce da fare. Il mio risultato è stato DLSC, che sta per Doer (s’ha ‘dda ‘ffà), Low level (programmo a basso livello), Solo (faccio tutto mi), Conservative (meno codice c’è, meno bachi ci sono).
Diciamo che sull’ultimo punto non posso che essere d’accordo!

Ultimo aggiornamento: 2007-06-07 11:26

sono troppo vecchio per la Coca-Cola

Oggi, invece che andare in mensa, sono stato in pizzeria con un paio di colleghi. Mi sono preso una lattina di Coca-Cola, e ho visto che c’era un concorso a premi “vinci tanti iTunes e un iPod”. Non che ci faccia molto, ma non avevo molto da fare e ho provato a spedire un sms al numero indicato: nessun risultato. Vabbè, mi sono detto, torno in ufficio e provo a inviare il codice dal sito. Non appena collegato, mi sono trovato le solite ventotto schermate dove inserire tutti i dati possibili e immaginabili, il tutto condito dall’ormai onnipresente serie di CAPTCHA. Scrivo tutto, con la calma che è la virtù dei forti, ma non riesco ad essere accettato dal sistema. Motivo? “La data di nascita inserita non è valida”. Oh, non c’è stato verso: fino a quando non mi sono ringiovanito di dieci anni, portando l’anno di nascita al 1973, non sono riuscito a passare il livello… pardon, la schermata. È proprio vero che passati i quarant’anni si è troppo vecchi…
Ah, naturalmente non ho vinto nulla.

Ultimo aggiornamento: 2007-06-05 14:10