Archivi annuali: 2007

Siamo davanti all’Ucraina!

Leggo da Slashdot della nuova statistica sull’uso dei browser in Europa di cui avevo parlato tre mesi fa. Rispetto alla scorsa rilevazione, l’uso europeo di Firefox è passato dal 24.1% al 27.8%, un bel salto. E in Italia? Siamo saliti, si fa per dire, dal 15.5% al 18.3%, meno quindi della media europea. Però ci sono buone notizie. Tre mesi fa avevamo dietro solo Olanda e Danimarca, stavolta siamo riusciti a superare l’Ucraina. Qualcuno può farlo sapere a Prodi, che così potrà fare sapere a tutti il grande successo della nostra nazione?
Ah: le mie statistiche non fanno testo. In tutto il sito, Firefox fa il 32% contro il 33% di IE (più 5% di altri browser, il resto sono i programmi automatici di ricerca e fetch) mentre sulle notiziole Firefox fa quasi il doppio di IE, anche escludendo i macchisti.

Ultimo aggiornamento: 2007-07-19 20:01

Corsi e ricorsi

Leggo da Copiascolla, il motivo per cui in questi giorni ePolis non si trova in giro (e probabilmente anche la ragione per cui qualcuno era capitato nel mio blog con quella chiave di ricerca). In pratica, lo stampatore del giornale ha smesso di stamparlo perché Niki Grauso non lo stava pagando.
Conoscendo il lettore medio delle mie notiziole, so che parecchi di voi al nome di Grauso associano quello di Video OnLine, il famoso “accesso gratuito a Internet” di una dozzina di anni fa. E si ricorderanno anche che VOL venne ceduta a Telecom, che la unì alla sua Telecom OnLine (che era solo su ISDN, non per snobismo ma per evitare grane sulla posizione dominante) per creare tin.it. Il tutto con il beneplacito del Garante. Quello che si sentiva sottovoce (e naturalmente senza prove…) è che Telecom aveva 26 miliardi di lire di crediti verso VOL, che aveva un fatturato annuo di 5 miliardi. In pratica, la vendita è stata necessaria per non portare i libri in tribunale.
Chissà chi comprerà ePolis :-)

Ultimo aggiornamento: 2007-07-19 14:20

Abbassa la tua radio per favore

Ieri sera sono andato a prendere un aperitivo con Anna e Michela al Lelephant, di cui ho così scoperto lo spelling corretto. A parte l’aria condizionata a palla che non sarebbe poi un grande guaio se non fosse che poi devi uscire e ti ammazzi, ho avuto il mio solito problema: non riuscivo a sentire che cosa dicessero le mie compagne. Il tutto nemmeno perché la gente parlasse ad alta voce, ma per la musica a palla.
Ora, può darsi che il mio udito stia andando verso un rapido e inesorabile declino. Sicuramente sono un intollerante. Però mi sto chiedendo se in realtà il problema è da vedersi alla rovescia: i gggiovani, che poi sono quelli che frequentano questi posti, hanno un udito così rovinato dalle discoteche che non trovano per nulla rumorosi posti come quello. Che mi potete dire a riguardo?

Ultimo aggiornamento: 2007-07-19 11:34

Luglio (col bene che ti voglio)

Ho ascoltato in questo istante – via last.fm, inutile dirlo – Something Is Happening degli Herman’s Hermits. Alla prima battuta mi sono detto “ma questa è Luglio di Riccardo del Turco!”, canzone che penso di non avere sentito da qualche decennio, e ho pensato “stai a vedere che il simpatico cantante italiano aveva fatto una cover”. Poi per sicurezza ho fatto una ricerchina in rete e ho scoperto che era esattamente l’opposto: è il brano degli Herman’s Hermit ad essere una cover! (in effetti è imbarazzantemente uguale all’originale, secondo me hanno preso la base e gli hanno fatto cantare i simpatici manchesteriani sopra). Le cover estere di canzoni italiane, a quanto pare, hanno avuto una loro breve ma intensa stagione: io conoscevo solo quella de Il ragazzo della via Gluck e naturalmente In paradiso. Probabilmente Chartitalia può aggiungere qualcos’altro.
A questo punto mi chiedo solo se devo decidermi a comprare il loro CD coi best of, o posso accontentarmi di avere No Milk Today e There’s a Kind of Hush. Non mi preoccupo per nulla, invece, della mia addiction alla musica pop anni ’60, quella che Anna definisce senza mezzi termini “trash”. Rivendico le mie origini.
(ps: adesso c’è Jeff Beck che suona Love Is Blue… Mi sdilinquisco)

Ultimo aggiornamento: 2007-07-19 11:16

Anche a RadioPop è estate

Gli ascoltatori di Radio Popolare sono della gentaglia, come si può immaginare. Un paio di mesi fa è stata trasmessa per radio uno spot di Aquarius, e subito si sono levate alte grida contro la scelta di prendere soldi da una multinazionale invece che dalle Coop. La mia gola profonda in radio mi ha detto che sono arrivate telefonate inferocite ed è stato fatto un cazziatone a chi ha accettato lo spot senza avere fatto in precedenza una ricerca sul committente.
Può anche essere vero. Però ieri sera, prima del gr delle 22:30, lo spot l’ho di nuovo sentito. Magari stanno facendo come Gustavo Selva, sperando che gli affezionati ascoltatori siano troppo accaldati per protestare di nuovo :-)
Aggiornamento: (19 luglio) La mia gola profonda mi ha spiegato che quella pubblicità, come quella dell’Agip, è “in quota network”, dove probabilmente i puri e duri di Radio Popolare sono in minoranza, e quindi se la devono prendere…

Ultimo aggiornamento: 2007-07-18 17:16

L’estintore come strumento di pace

Quello di cui sopra sarebbe il titolo di un dibattito all’interno di una manifestazione promossa per il 20 luglio dal COISP (COordinamento per l’Indipendenza Sindacale delle forze di Polizia), uno dei principali sindacati della Polizia. Il tutto da tenersi a Genova, in piazza Alimonda. In realtà la manifestazione non è stata autorizzata dal questore di Genova, dato che sarebbe stata contemporanea a un corteo verso Piazza Alimonda già autorizzato in precedenza, giusto per la cronaca. Ma naturalmente il punto di base è un altro. Anche un moderato come me, che parte dal principio che uno non si tiene un estintore perché ha paura che si possa incendiare qualcosa in giro, trova che la “provocazione” del Coisp sia semplicemente un’idiozia, non saprei se voluta oppure no… né saprei quale delle due possibilità sia la peggiore.
A questo punto mi pare doveroso segnalare un Grande Concorso di OneMoreBlog, intitolato Conoscersi e scambiare divergenze culturali. In pratica, occorre postare il titolo di un dibattito “da abbinare (democraticamente) a quello del COISP”. La lista dei titoli pervenuti al momento si trova qui. Come ogni concorso che si rispetti, c’è un’Autorevole Giuria che premierà il vincitore: buona fortuna!

Ultimo aggiornamento: 2007-07-18 12:00

Un classico

Era un po’ che non ne vedevo più, e mi chiedevo come mai i phisher avessero saltato questo simpatico sistema. Ma stamattina gmail mi ha riportato – senza nemmeno metterlo nello spam – questo messaggio da parte di “accrediti@poste.lt”, dal titolo “L’accredito ricevuto e’ stato temporaneamente bloccato.” Notate la presenza dell’apostrofo al posto dell’accento, un buon miglioramento rispetto alle lettere senza accento o alle lettere cirilliche che a volte capitano. Ma notate bene l’indirizzo: non è affatto farlocco, e credo proprio esista davvero. Il trucco c’è, ovviamente: il sito non è “poste.IT” ma “poste.LT”, cioè un sito lituano. Erano appunto anni che non mi capitavano più…
Il messaggio di per sé arriva da apache@realsys.hu, ed è formato da un semplice jpg, ospitato a http://www.munillinois.org/scripts/calendar/e1u2r9o.jpg e che ho salvato da me. Il link è sulla directory “calendar” che rimanda a http://www.gymcan.org/%20/%20/bancoposta.online.it/bpol/cartepr/ , per la cronaca. Le lettere accentate nel testo, pardon nell’immagine, ci sono, anzi ce ne sono un po’ troppe; ed è sempre l’ufficio postale di Brandizzo ad essere impelagato, tanto che il ridente paesino sta per superare Pinerolo nell’apposita classifica. Però il tutto mi fa pensare che il phisher sia qualcuno di nuovo… che bello, un po’ di novità fa sempre bene!

Ultimo aggiornamento: 2007-07-18 10:20

Selva 3

Gustavo Selva mi ha fatto perdere la scommessa. Forse perché non era certo della comprensione dei suoi colleghi, e sicuramente perché ha immaginato che a metà luglio il cervello degli italiani è sufficientemente sfatto per avere dimenticato quello che era successo sei settimane fa, ha pensato bene di ritirare le proprie dimissioni, mentre io scommettevo che sarebbero stati i colleghi a dirgli “mannò, resta con noi!”.
Restano da fare alcune considerazioni. Innanzitutto, il Parlamento continua ad essere oberato di lavoro, visto che in sei settimane non è riuscito a portare all’ordine del giorno la richiesta di dimissioni. Inoltre, il povero Gustavo nella sua riorganizzazione della realtà (immagino che il virgolettato sia suo, anche se con Rep.it non si sa mai) si è completamente dimenticato di quanto pronunciato da lui al tempo, il che potrebbe essere un indizio di una grave malattia degenerativa cerebrale.
Però credo che il punto che sia sfuggito a molti è la sua risposta alla ministra Turco, che come titolare della Sanità ha fatto notare come “il bilancio poteva essere più tragico se un’altra persona avesse avuto bisogno dell’ambulanza”. Il suo commento, oltre alla considerazione “il lessico vetero-comunista per infangare l’avversario politico resta duro a morire in una senatrice post-comunista” che credo sia uscita per default in quanto presente nel Manuale di Conversazione Politica ad Uso della Casa delle Libertà, edizioni SilvioB, è stato il seguente: “Questo non poteva accadere perché l’ambulanza era a disposizione solo per chi si trovava a Palazzo Chigi”. Dalle mie parti si chiama apartheid, per lui non so: sicuramente non “casta”, visto che il ritiro delle dimissioni è per lui un “segno di rispetto” verso il Senato, dato che “se voi mi assolvete potrebbe sembrare la casta che si autodifende”. Sì, “se voi mi assolvete”. Le dimissioni sono per lui più o meno l’equivalente di un Confiteor, e l’assoluzione doveva essere automatica: altrimenti mica sarebbe stato così stupido da presentarle!
PS: PaulTheWineGuy mi ha fatto notare la chicca finale, dove non ero riuscito ad arrivare (lui aveva il vantaggio di avere scelto di leggere la notizia sul Corsera, dove hanno compresso meglio le informazioni). Il nostro rappresentante ha infatti detto che “Un voto in meno del centrodestra al Senato è un giorno in più per il governo Prodi”… come se al posto suo arrivasse un perikoloso komunista e non il primo dei non eletti di AN.
Aggiornamento: (18 luglio) Visto che qualcuno è arrivato fin qua cercando di scoprire chi sarebbe subentrato a Selva in caso di sue dimissioni, ho fatto una rapida ricerchina e sono arrivato qua. Visto che gli eletti veneti per AN sono stati tre, il primo dei non eletti è Paolo Danieli. Spero di aver fatto cosa gradita.

Ultimo aggiornamento: 2007-07-17 21:05