Chissà se vi ricordate delle gare sui 400 metri corse quest’estate da Oscar Pistorius, il sudafricano a cui sono state amputate le gambe sotto il ginocchio e che corre con delle protesi speciali in fibra di carbonio molto più velocemente non solo di me – ci vuole poco – ma di quasi tutti i velocisti del mondo. È notizia odierna (i germanofoni possono leggere direttamente l’originale, che dà alcuni dati tecnici in più).
Io quest’estate ci avevo pensato un po’ su: è vero, come dice Alex Zanardi, che “l’energia che gli ritorna con il passo ce l’ha dovuta mettere dentro lui”; ma è anche vero che la stessa cosa vale per un ciclista, e non credo che ammettano velocipedi alle gare di atletica leggera :-) È vero che a questo punto uno potrebbe chiedersi “che succederebbe se inventassero delle scarpe speciali che, come le protesi di Pistorius, permettono di recuperare il 90% dell’energia usata per un passo e non il 60% come per un normodotato?”, il che prova che “citius, altius, fortius” non è una buona idea se non si corre nudi come ai Giochi Olimpici dell’antica Grecia; però, a parte il buonismo, credo che sia giusto così.
Ultimo aggiornamento: 2007-12-19 15:55