Archivi annuali: 2006

CX589VC

Se vi capita di vedere a Milano una Yaris rossa con questa targa – ripeto: CX-589-VC – vorrei che sapeste qualcosa in più della tipa che la guida.
Oggi pomeriggio eravamo andati a far la spesa all’Esselunga di viale Zara; mentre tornavamo a prendere la nostra auto in parcheggio vediamo la macchina in questione infilarsi a tutta velocità nel parcheggio riservato agli handicappati. Non che non ci fossero altri posti: in quello stesso piano ne ho visti almeno una quindicina.
Anna, che in certe cose è ancora più talebana di me, rimane casualmente vicino all’auto. La tipa dentro se ne deve essere accorta, perché ci ha messo un minuto buono prima di uscire; finalmente apre la porta, e Anna con la sua dolce voce le fa “guardi che quello è un posto per handicappati”. Il dialogo continua: “Lei è handicappata?” “No…” “E allora che c*** gliene frega?”
Il mio errore è stato di non prendere una foto, che avrei potuto allegare qua come sputtanamento completo. Sono ripassato alle 17:55, ma si vede che quell’essere di sesso femminile aveva già finito la spesa, probabilmente passando davanti a qualcuno in coda.

Ultimo aggiornamento: 2006-01-21 20:24

ed è stato Guardasigilli

In teoria uno che è stato ministro della Giustizia ne dovrebbe sapere più di me sul tema (anche se l’ingegner Castelli verrà subito a rimbrottarmi…), ma confesso di non avere capito il commento di Fassino alla notizia che Ciampi ha rimandato alle camere la legge sull’inappellabilità.
Chi non è stato attento probabilmente non sa molto di questa legge, che sostanzialmente dice “se una persona è stata prosciolta, il pubblico ministero non può ricorrere in appello”. Inoltre, non sono appellabili le sentenze che terminano con una condanna a una semplice ammenda.
Presumo che il motivo del rinvio alle camere sia dovuto al fatto che la Costituzione prevede che accusa e difesa siano alla pari, e in questo caso la legge diverrebbe sbilanciata verso la difesa.
Però Fassino dice tra l’altro che se la legge fosse rimasta così avrebbe “reso più lunghi e intensi i tempi dei processi”, e questo non mi torna proprio. Se si dice che in una certa serie di casi non si può più andare in appello, come fanno i processi ad allungarsi?
Aggiornamento: (20 gennaio) Per chi non ha voglia di leggere i commenti, i processi si sarebbero potuti allungare perché la Cassazione avrebbe giudicato anche nel merito, e quindi fare tornare al via parecchi processi. Chi invece non riesce a capire perché parlo di Fassino deve sapere che l’articolo di Repubblica che ho linkato non è quello che appare oggi: non c’era la spiegazione di Carl’Azeglio, ma appunto il commento di Piero. Riciclare i bit è facile!

Ultimo aggiornamento: 2006-01-20 15:16

Mercato dei testimonial

Ieri ho scoperto – era difficile anche per me non accorgermi di una paginona di pubblicità – che Valentino Rossi è passato da Telecom Alice a Fastweb.
O è molto tempo che non guardo pubblicità, o i tempi ormai sono sempre più frenetici.

Ultimo aggiornamento: 2006-01-20 12:04

A sinistra, sempre!

Repubblica di ieri aveva, nascosto in una colonnina, una interessante notiziola che riguarda il venezuela. Il presidente Hugo Chavez ha infatti deciso che lo stemma nazionale deve cambiare. Nello scudo c’è infattti un cavallo, che al momento guarda verso destra, e questo non va bene. L’articolo 9 della legge appena approvata dall’assemblea sudamericana recita infatti che l’immagine sarà quella di “un cavallo indomito che galoppa verso sinistra, bianco, con la testa alta e che guarda dinanzi a sé, emblema dell’indipendenza e della libertà”.
Fortuna che l’Italia turrita guarda avanti, e non a sinistra.

Ultimo aggiornamento: 2006-01-20 12:00

un cambio di paradigma

Quando Google lanciò Gmail, lo slogan utilizzato era “non avrai più bisogno di cancellare nulla”. Beh, naturalmente si sono accorti quasi subito che magari riuscire a cancellare lo spam non era una pessima idea, ma restava il fatto che se volevamo eliminare un messaggio che non ci interessava occorreva necessariamente scorrere un menu, indicare “send to trash”, andare sulla vista “trash”, e solo allora si poteva finalmente eliminarlo.
Bene. Qualche mese fa nell’interfaccia la frase “send to trash” è stata sostituita con “delete”, e fin qua nulla di strano. Ma oggi è stato aggiunto il pulsantino Delete! Un cambiamento epocale, ve l’assicuro. Adesso voglio vedere se finalmente i messaggi nel cestino verranno cancellati automaticamente dopo un mese, come è sempre stato indicato nelle FAQ ma non è mai stato implementato. Magari anche Google sta finendo lo spazio disco :-)
Aggiornamento: (25 gennaio). Lo dice anche User Friendly.

Ultimo aggiornamento: 2006-01-20 10:49

Going Postal

[copertina]
Quando uno si mette a leggere un libro in cui alcuni finanzieri d’assalto confessano di avere ottenuto il controllo di un’azienda comprandola con i soldi dell’azienda stessa, gli viene in mente la realtà corrente. Invece qui (Terry Pratchett, Going Postal, Corgi 2005 [2004], pag. 474, Lst 6.99, ISBN 0-552-14943-8) parliamo del Discworld, sempre più specchio nemmeno troppo deformato della nostra società. La storia narra di un truffatore condannato a morte, che viene salvato da lord Vetinari che lo obbliga a rimettere in sesto l’ufficio postale di Ankh-Morpork, dove da decenni si accumula la posta inevasa. Vedremo l’invenzione dei francobolli, e la lotta contro la compagnia di telecomunicazioni a cui questa nuova situazione non piace molto; e scopriremo come i golem Abbiano Un’Aspirazione: non essere dei semplici martelli.
Una stranezza: credo che questo sia il primo libro della serie del Discworld con i capitoli. In stile settecentesco, ma pur sempre capitoli.

Ultimo aggiornamento: 2006-01-18 12:17

Basta definire il campione

Repubblica fa un titolone su un sondaggio Eurispes che mostrerebbe come “il 68,7% dei cattolici italiani è favorevole ai Pacs”, e giù un’altra sfilza di percentualone non dico bulgare ma sicuramente importanti.
Leggendo più in giù, ci sono i primi dati divisi tra “cattolici” e “non cattolici”, e uno avvezzo alle statistiche trova subito qualcosa di strano; una percentuale complessiva del 26,4% è scorporata in “23% cattolici e 51,2% non cattolici’. Alla fine si scopre il trucco: “cattolico” è chi ha risposto “sì” alla domanda “sei cattolico”, e questa percentuale è dell’87.6%, contro ad esempio il 30% circa di quelli che hanno detto di andare settimanalmente a messa.
La cosa di per sé non è così importante, però spero faccia capire come sia semplicissimo manipolare dei risultati limitandosi a cambiare una definizione. A questo punto Ruini può dire “sette italiani su otto sono cattolici” senza nemmeno arrossire: che poi questi vogliano i Pacs è irrilevante, visto che basta definirli “cattolici peccatori”.

Ultimo aggiornamento: 2006-01-18 12:04

definizioni

“Il presidente del Consiglio non può per definizione mentire” dice il premier durante la trasmissione di Luca Giurato.. Questo almeno è il virgolettato su Repubblica.
Io non mi fido troppo che la frase sia stata riportata correttamente. Se sì, inizio a preoccuparmi davvero.

Ultimo aggiornamento: 2006-01-18 10:47