Archivi annuali: 2006

Domenica niente blocco delle auto

Uno potrebbe immaginare che la decisione di Formigoni di revocare il blocco della circolazione previsto per domenica sia legato ai problemi dovuti alla nevicata, e magari avrebbe anche capito la decisione: macché. Il virgolettato su Repubblica (il sito istituzionale è fermo a ieri col blocco) dice
“Abbiamo revocato il blocco – afferma il presidente della Lombardia Roberto Formigoni – grazie all’abbassamento dei livelli degli inquinanti determinato dall’abbondante nevicata di questi giorni”
Che faccia tosta. Non solo perché il blocco era programmato e quindi indipendente dall’inquinamento, ma perché secondo i dati di http://www.arpalombardia.it/qaria/ ieri l’unica centralina sotto il valore limite era quella di Bormio, con 48 µg/m3. A Milano – nonostante la neve – il valore medio era di 98 µg/m3

Ultimo aggiornamento: 2006-01-27 16:41

incantesimi moderni

City di oggi, nella sezione quanto mai appropriatamente chiamata “Fatti”, ci fa sapere che:
– Nella città colombiana di Tulua, tutti i ragazzi sopra i 14 anni che verranno trovati senza un preservativo in tasca verranno multati.
– Il Journal of Applied Psycology pubblica un articolo di tal Jerald Greenberg che spiega che quando il capo ti abbassa lo stipendio lo può fare in modo da non farti perdere il sonno.
– I “ricercatori della University of Bath” hanno scritto su Psychosomatic Medicine che la paura dei padri prima e durante il parto cesareo aumentano i livelli del dolore per le madri.
– Se si vuole essere tranquilli per parlare davanti a una platea di persone, bisogna fare sesso la sera prima, secondo Stuart Brody nella rivista Biological Psychology; anzi, “penile–vaginal intercourse”, quindi non valgono né coccole né masturbazione.
– Il governo della Corea del Sud ha stanziato una somma di denaro per aiutare i contadini soli a contattare giovani mogli all’estero, visto che le coreane vogliono andare in città.
– Per smettere di fumare è meglio darci un taglio netto piuttosto che pianificare le cose, secondo non meglio identificati scienziati britannici.
Ma soprattutto, questa:
“Prima sposava giovani donne, poi con un incantesimo le costringeva a vivere con lui anche dopo il divorzio. Un giapponese è stato trovato a vivere con dieci donne: un harem venuto alla luce dopo che una ragazza ha denunciato le minacce dell’uomo, perché non voleva restare”
Altro che il Mago Forrest!

Ultimo aggiornamento: 2006-01-27 14:11

Premio Tartaruga

Nonostante la neve, ieri mattina si è svolto il Trofeo della Tartaruga; la gara, che ormai ha anche cominciato a stufarmi, tra bici, moto, auto e mezzi (metropolitana e bus di superficie). Come si può vedere, il percorso Piola-San Babila-Cairoli ha visto vincere la bicicletta, che ha avuto il doppio vantaggio di percorrere corso Vittorio Emanuele e non trovare probabilmente troppi pedoni vista la giornata.
A quanto scrivono Leggo e City, ATM però si è lamentata. I commenti riportati sono rispettivamente: “Con i veicoli ATM sono stati effettuati trasporti non necessari per gli altri mezzi” (virgolettato) e “La presenza di altri passeggeri e il notevole numero di fermate, dovute alla ‘capillarità’ del servizio, renderebbero per forza più lenti i mezzi pubblici dei privati” (non virgolettato). Concetti interessanti, no?

Ultimo aggiornamento: 2006-01-27 13:45

nevica parte 3

Stamattina sono uscito baldanzoso di casa alle 8:20, con gli scarponi da montagna che Anna mi ha costretto ad andare a recuperare in cantina. Via Abbadesse naturalmente era uno strato unico di neve, ma anche la circonvallazione non scherzava. Dopo aver notato davanti a me una giovine signora in stivaletti e minigonna (ah, la moda!) mi sono infilato in metropolitana, emergendo in piazza Abbiategrasso alle 8:55 insieme ad Adolfo.
Lì troviamo altri quattro colleghi che stavano aspettando da una ventina di minuti il 15: la palina elettronica affermava intanto che in tre minuti sarebbe passato un 3, e in cinque minuti un 15. In effetti un paio di minuti dopo è arrivato il 3, e tre dei colleghi sono saliti; noi siamo rimasti giù per evitare la calca. Intanto passavano due 15 uno dietro l’altro in direzione centro. Il display per il “nostro” 15 intanto passava a “MAX 1 MINUTO” per poi improvvisamente ammutolire, presumibilmente a causa dell’apertura improvvisa di una frattura spaziotemporale nella zona della piazza. Passa invece un altro 3, e decidiamo di prenderlo, visto che era vuoto.
Arrivati al capolinea di Gratosoglio, ci infiliamo in mezzo alla neve per passare alla fermata del 15 e ce ne stiamo un quarto d’ora in attesa sotto la neve che continua a fioccare. Poi mi scoccio, e decido di farmi a piedi i tre chilometri verso l’ufficio. Mi seguono Vittorio, Ugo e Mauro, mentre Adolfo e Francesco preferiscono aspettare. Arranchiamo allegramente in mezzo alla neve, giusto con una sosta a un baretto sulla strada per fare colazione – Mauro da Vero Uomo prende un ponce. Usciti dal bar vediamo Adolfo arrivare di corsa, che ci dice che Francesco a un certo punto si è rotto e ha deciso di tornarsene a casa. Il nuovo gruppetto si divide ancora all’altezza della sede di Quattroruote: Adolfo e Mauro proseguono a piedi, mentre noi saliamo su una 220 per due fermate tanto per rilassarci un attimo. Arriviamo alle 10:15, e un quarto d’ora dopo spunta Daniele che abbiamo scoperto avere preso un 15 che alla fine era spuntato.
Oggi pomeriggio replica.
(ah, il sito dell’ATM non riporta assolutamente nessuna notizia… anzi no. Ben nascosto, spiegano che ATM informa che dall’inizio del servizio di questa mattina le linee di superficie e metropolitane sono pienamente operative.)

Ultimo aggiornamento: 2006-01-27 12:04

nevica parte 2

Oggi pomeriggio sono uscito alle 17:12 per tornare a casa. Sono arrivato alle 19. Il vero problema sono stati i novecento metri dalla sede Telecom all’incrocio tra viale Lombardia e via Roma, percorsi in quaranta minuti: non mi è venuto in mente di passare da dietro se non dopo che ero in posizione per la rotonda.
In città di per sé non c’erano grandi problemi, saranno caduti un paio di centimetri di neve; ma nelle colonie oggi si sono superati i dieci centimetri (netti, nel senso che io conto lo strato che trovo per terra). Sono sempre pochi, ma a quanto pare ormai più che sufficienti a bloccare tutto…
Domani metro+tram.

Ultimo aggiornamento: 2006-01-26 19:44

Le false confidenze (teatro)

Sono in ritardo sul commento di quest’opera di Marivaux, visto che siamo stati a vederlo venerdì scorso allo Studio, appollaiati nel terzo anello della gradinata: non si capisce bene perché, visto che c’erano pacchi di posti liberi anche in platea, ma quando Anna aveva prenotato le avevano detto che non c’erano altri posti disponibili. Mi sa tanto che il sistema del Piccolo Teatro “io intanto fermo N biglietti, poi con calma decido che fare, tanto posso confermarli anche solo due giorni prima” non sia esattamente ottimale.
Abbiamo scelto l’opera per una ragione banale: la regia è di Toni Servillo. a mio parere uno dei migliori attori in circolazione. Devo ammettere però che la messa in scena mi ha lasciato molti dubbi. Servillo ha scelto di rendere la commedia come se fosse un gigantesco carillon: asciutta, con ingressi e uscite dei personaggi precise e puntuali come in un orologio, e giocando moltissimo su sguardi ed espressioni (il che non è stato una gran bella cosa dalla postazione in cui eravamo appollaiati; aggiungiamo poi che ci mancava la visione del retroscena dove passavano con regolarità alcuni personaggi di cui vedevamo solo le gambe).
La “colonna sonora” è naturalmente funzionale alla messa in scena: un continuo, lento “tum… tum…” che dopo qualche minuto ha cominciato a farmi innervosire, ma mi sono dovuto sorbire fino in fondo, inframmezzato solamente da qualche assolo di batteria che indicava la fine di una scena.
Per quanto riguarda i protagonisti, Servillo è al solito stato bravissimo, oltre ad essersi scelto il ruolo del servo, meno presente in scena ma indubbiamente più consono al suo stile; Anna Bonaiuto è stupenda nella parte di Araminta; meno incisivo Andrea Renzi – Dorante.

Ultimo aggiornamento: 2006-01-26 15:28

Fede (non Emilio)

Il quiz della settimana da queste parti sembra essere qual è la tua religione?. Bene: secondo loro, io sarei un Umanista. Ecco il testo completo:
“I tuoi ideali assomigliano maggiormente a quelli di un Umanista. Anche se non hai molta fede, vuoi rendere questo mondo migliore, nel breve tempo [tiè!] che ti tocca vivere. Gli umanisti non credono in genere a una vita dopo la morte, e pertanto si sentono in dovere di rendere il mondo un posto migliore per sé stessi e le future generazioni”.
Tralasciamo l’implicazione logica (therefore nell’originale) un po’ traballante, e passiamo al mio posizionamento nel quadrante scientifico-spirituale e fede-ragione (vedi anche questo simpatico grafico):
0% scientifico - 40% ragione.
Non aggiungo più niente. Evidentemente anche la matematica è spirituale.

Ultimo aggiornamento: 2006-01-26 12:42

Nevica

Ieri sono passato (di corsa come al solito) a Torino, per una triste assemblea dell’ormai sempre più ex cooperativa che gestiva la mensa Tilab, salutare mio fratello, e scambiare due chiacchere con la mia amica e adesso inquilina Maria – e naturalmente Yagoub. In effetti, il tempismo non è stato perfetto: ha iniziato a nevicare solamente stamattina. Temo sarà divertente tornare a casa, e oggi l’auto l’ho presa io e non Adolfo…
Già che ci sono, racconto le impressioni visive. Ieri sera ho fatto per la prima volta via Livorno e corso Mediterraneo, e mi sono sentito completamente perso, non riconoscendo affatto la zona. In compenso, ero convinto che avrebbero almeno chiuso un po’ di cantieri per le Olimpiadi, ma mi sembra impossibile che riescano a fare qualcosa all’ingresso dell’autostrada per Milano e in Piazza Statuto. Bel biglietto da visita, che si aggiunge al solito toboga della Torino-Milano.
E a proposito di quest’autostrada: ho scoperto, sfidando il gelo (-5.5°), che la chiesetta di San Rocco (è quella che spunta dal cavalcavia subito dopo il casello di Rondissone per chi esce da Torino) è in fase di restauro, pagato… dalla SATAP, cioè dalla concessionaria dell’autostrada. Quello che però mi chiedo è dove passerà alla fine l’autostrada, visto che tutto lo spazio dalla chiesa alle case permette giusto le tre finte corsie che ci sono ora.

Ultimo aggiornamento: 2006-01-26 12:06