Archivi annuali: 2006

Come si somma un singolo addendo?

L’ultima trovata per dimostrare che l’Unione non ha vinto le elezioni è arrivata nientepopodimeno che dall’ineffabile ex-ministro Calderoli. Come potete leggere ad esempio sul Corsera, l’uomo a cui è intitolato un Prestigioso Premio, e che si è anche gloriato di avere prodotto lui questa legge elettorale, rimarca che i 45000 voti della lista Lega Alleanza Lombarda non possono essere conteggiati a favore dell’Unione con cui pure la lista era apparentata. Perché? Ma è (per lui) chiaro! La legge elettorale 270/05 ha modificato l’articolo 83 del Testo Unico sulle Elezioni scrivendo al comma 1.1 “determina la cifra elettorale nazionale di ciascuna lista. Tale cifra è data dalla somma delle cifre elettorali circoscrizionali conseguite nelle singole circoscrizioni dalle liste aventi il medesimo contrassegno;“. Ora, prosegue Calderoli, la somma delle cifre elettorali circoscrizionali (plurale) non può essere fatta perché la lista si è presentata in una circoscrizione (singolare).
Quello che mi fa più specie non è tanto il ragionamento di Calderoli o il fatto che Cicchitto e La Russa gli siano subito andati dietro: in fin dei conti, à la guerre comme à la guerre. Ma che dall’altra parte nessuno abbia semplicemente detto di guardare le regole dell’addizione (e scoprire che si possono anche sommare zero addendi se è per questo)

Ultimo aggiornamento: 2006-04-15 18:34

Google, il Garante e l’oblio

Oggi City doveva proprio aver deciso di recuperare notizie lasciate perdere per le elezioni. Perché è pur vero che il comunicato stampa del Garante per la Privacy, che è andato da Google per fargli tutelare il diritto all’oblio, è apparso ieri; ma è anche vero che Anna Masera ne parlava sulla Stampa già domenica scorsa, e non credo avesse delle talpe dal Garante.
Di cosa si parla? Beh, una donna ha digitato il proprio nome su Google e ha scoperto che tra i vari link ce n’era uno a proposito di un procedimento penale che aveva subìto e da cui secondo City era andata assolta. (Secondo la Masera, la signora era stata invece condannata, la ricerca era avvenuta la scorsa estate e l’avvenimento era di sedici anni fa; a Zeus News parlavano dell’argomento in generale a febbraio 2005; tutto questo per dire che una ricerca non dà necessariamente risultati veriteri).
Il guaio è che è un po’ duro dire che “il diritto delle persone ad essere rappresentate su Internet con informazioni esatte” si possa applicare così banalmente. Se ci si pensa su, quell’avvenimento è avvenuto, e non può essere cancellato in stile orwelliano; logica vorrebbe al limite dire “si mette un puntatore alle notizie aggiornate”, ma come si può fare il tutto in maniera automatica?
Insomma, un bel casino. Chissà che si inventeranno a Mountain View.

Ultimo aggiornamento: 2006-04-14 20:24

Questione di culo

Uno potrebbe immaginare che il venerdì santo i giornali, anche se gratuiti, non abbiano penuria di notizie: però City non ha potuto fare a meno di citare la “formula per il sedere (femminile) perfetto”, tirata fuori da un certo David Holmes, docente di psicologia della Manchester Metropolitan University che a quanto pare sta trovandosi una nicchia anche alla BBC.
Il problema non è tanto scriverlo oggi, anche se è da una settimana che si trova l’articolo in rete, quanto l’idea di una formula: per chi non può farne a meno, il LIVELLO DI PERFEZIONE (l’hanno scritto maiuscolo loro!) è dato da (S+C)(B+F)/(T-V), dove V è il rapporto tra fianchi e vita, e gli altri valori, da dare in una scala da 1 a 20, sono rispettivamente “overall Shape”, con modello ideale di forma quello di una pesca; “Curviness” (più è rotondo, meglio è); “Bounciness” (lo sballonzolio, anzi la sua assenza); “Firmness” (sodezza); “skin Texture” (l’assenza di cellulite). Il tutto ricavato mediante un sondaggio di autovalutazione su 2000 donne.
Posso solo essere d’accordo con Cory Silverberg: che almeno serva ad abituare i ragazzi a fare i conti!

Ultimo aggiornamento: 2006-04-14 19:21

Chiamatemi Kowalski. Il ritorno

All’ultima recita milanese, siamo riusciti a vedere Paolo “Little King” Rossi con il suo spettacolo 2006, che però, come dice il nome stesso, è una rivisitazione del primo spettacolo che lo rese noto al pubblico: Kowalski (per i curiosi, è il cognome di sua nonna. Da piccolo, Paolo avrebbe voluto chiamarsi così e non Rossi, e ci credo!) Alcuni pezzi sono quindi reperti del passato, più o meno noti tanto che potevo pronunciare le battute in contemporanea; altri sono stati rivisitati, oppure creati all’ultimo momento come tutti quelli sui risultati elettorali.
Paolo Rossi ieri ha affermato di avere l’influenza e 38 di febbre; non posso garantire sulla veridicità dell’affermazione, anche se si è indubbiamente ingarbugliato più di una volta uscendone fuori con un aplomb invidiabile, ma ad ogni modo l’abbiamo visto scoppiettante, a differenza dell’ultima volta. Come sempre lo spettacolo è finto-improvvisato, nel senso che sembra lasco ma è chiaro che è tutto preparato dalla A alla Z. La band musicale, con Syria come vocalist e i musicisti Emanuele Dell’Aquila, Alex Orciari e Marco Parenti, è un supporto ottimo.

Ultimo aggiornamento: 2006-04-14 14:55

flussi elettorali

Mantellini segnala due documenti di SWG sulle considerazioni postelezioni.
Personalmente ho trovato il primo un po’ deludente. La spiegazione per cui i sondaggi e gli exit poll si sono rivelati farlocchi può essere riassunta così: (a) “l’impossibilità di monitorare, o meglio arrivare ad alcuni segmenti dell’opinione pubblica”; (b) “l’incremento significativo dei voti validamente espressi”; (c) “la tendenza (superiore a quella tradizionalmente e fisiologicamente registrata) a non dichiarare correttamente la propria preferenza o orientamento al voto”. Così spannometricamente, il punto (a) dovrebbe dare un effetto noto e quindi già considerato nelle stime prodotte; il punto (b) avrebbe dovuto essere considerato non tanto nei sondaggi, che sono ex ante, ma in fase di exit poll; e in fin dei conti i famosi americani l’avevano anche detto; il punto (c) si può tradurre come “cattivoni! non hanno fatto come al solito!” che non è esattamente il massimo.
Il meglio lo si raggiunge con la frase «Fin d’ora è certo è che i sondaggi hanno rilevato correttamente la distanza (quattro punti percentuali) tra centro sinistra e centro destra, ma in termini relativi e non assoluti». Qualcuno riesce a spiegarmi cosa significa?
Molto più interessante invece il secondo testo, che presenta i risultati grezzi dell’instant poll che ha condotto insieme a Libero (portale, non giornale). In pratica, si vede che i votanti volontari sono più estremisti, il che non è così strano: Rifondazione e AN prendono il 3% in più e la Rosa nel Pugno (che è estremista in una direzione ortogonale a quella destra-sinistra :-) praticamente raddoppia i consensi, passando dal 2.6 reale al 5 simulato. L’errore vero si ha con i partiti di centrodestra: la Lega raccoglie on line un punto in meno, l’UDC più di due punti in meno, e Forza Italia ben quattro punti. Il mio commento personale: o gli elettori del Polo hanno paura di essere sgamati da chissà quale diavoleria informatica, o almeno una delle Tre I berlusconiane ha avuto un esito subottimale :-)
Detto tutto questo, trovo molto interessante il fatto che un sondaggista abbia voluto mettere così in pubblico le sue considerazioni, anche quando non concordo con esse. È comunque un segno di attenzione.

Ultimo aggiornamento: 2006-04-14 10:39

Google Calendar

Con un po’ di ritardo rispetto alle aspettative, è uscita la versione Google dell’agenda: la trovate a http://www.google.com/calendar (o calendar.google.com se preferite)
Da un primissimo sguardo non mi pare ci sia nulla di sensazionale, se non la possibilità di avere più agende personali – così si può dare l’accesso a sezioni diverse a persone diverse – e naturalmente l’integrazione a gmail, oltre a cosette buffe come l’agenda mobile che ti fa sempre vedere i prossimi n giorni con n che definisci tu.
Come sempre occorre avere un account google: nel caso, basta chiedere e se ne fornisce uno. E come (quasi) sempre, al momento l’interfaccia è solo in inglese. Attenzione infine alla lentezza…

Ultimo aggiornamento: 2006-04-13 15:52

Küng e Ratzinger

Oggi La Stampa pubblica un intervento di Hans Küng a proposito di papa Benedetto XVI. Non che ci sia nulla di veramente nuovo, ma è interessante leggerlo dopo avere fatto la tara alle affermazioni “il papa non capisce un tubo”. In pratica, Küng dice che Ratzinger è un conservatore e loro due sono in disaccordo su tutto, ma almeno Ratzi è uno studioso e c’è qualche speranza che prenda delle decisioni “buone” (secondo Küng, chiaramente).
Sottinteso: Wojtyla era un mistico e non capiva assolutamente nulla. Fortuna che adesso c’è un tetesko, ancorché bavarese.

Ultimo aggiornamento: 2006-04-13 15:24

Manualetto di campagna elettorale (libro)

[copertina]
Quando ho visto il nome dell’autore ho subito pensato che il libro fosse una parodia. Invece no: l’autore è il fratello minore di Cicerone, che gli scrisse questo libretto (Quinto Tullio Cicerone, Manualetto di campagna elettorale [Commentariolum petitionis], Salerno editore “Faville” 20062, pag. 276, € 14, ISBN 88-8402-515-X, trad. e note Paolo Fedeli) su come fare per riuscire a farsi eleggere console nel 64 a.C. Molti di questi consigli sono utilizzabili ancora oggi, e quindi non è un caso che il libro sia stato ripubblicato in prossimità delle politiche del 2006.
Il guaio è che questo è per l’appunto un “commentariolum”, quindi occupa poche pagine. Anche rimpolpandolo con il testo a fronte e aggiungendo un’introduzione forse più lunga del testo, occorreva ancora inserire del materiale e così possiamo trovare anche due testi del Vero Cicerone: la concisa Lettera ad Attico, scritta mentre pensava di entrare in campagna elettorale, e l’orazione In difesa di Murena, tenuta mentre era console e a favore di un altro candidato al consolato. Vabbè, anche questi testi sono a loro modo interessanti. Ma nonostante introduzione e note in gran copia, confesso di non essere riuscito a trovare uno schemetto conciso che spiegasse quali erano le cariche elettive nella Repubblica e soprattutto come avvenissero effettivamente le elezioni al consolato. Chissà, forse non sono state ritenute sufficientemente degne.

Ultimo aggiornamento: 2006-04-13 11:55