Archivi annuali: 2006

feed per categoria

Non so se serviranno a qualcuno, ma ho implementato i feed per categoria. Quindi se uno vuole semplicemente leggere i miei pipponi basta che aggiunga nel suo lettore feed preferito la stringa http://xmau.com/notiziole/archives/pipponi.xml e come d’incanto avrà una visione ancora più parziale del sottoscritto. Lo stesso naturalmente per le altre categorie…
Prima o poi mi deciderò anche a spostare gli indici degli archivi in un’altra pagina, evitando l’allungamento eccessivo della colonna di destra del blog – ma tanto se leggete i feed non ve ne accorgete :-)

Ultimo aggiornamento: 2006-06-26 19:27

affluenza al voto

ieri sera era già andato a votare il 35% degli italiani. Più che al referendum confermativo di cinque anni fa. La cosa sarebbe di per sé bella, se non fosse per il fatto che è il risultato di una politicizzazione estrema del voto, partita dalla destra e fatta propria dalla sinistra; e Ciò È Male.
Il referendum non è infatti su un blocco o no, ma su una singola legge: soprattutto in questo caso in cui la legge è quella fondamentale, non c’è nulla di strano nel vedere che gli schieramenti a favore e contro sono trasversali. Peccato che in questo modo si cancellino tutte le differenze interne… ma magari quest’idea di scontro perpetuo è proprio quella voluta da alcuni.
Divertente tra l’altro vedere come i quotidiani gratuiti hanno commentato l’affluenza. Per Leggo era bassa, per City alta, mentre Metro non ha ritenuto la cosa sufficientemente importante da essere messa in prima pagina, relegandola a pagina 2 e non commentando il valore.

Ultimo aggiornamento: 2006-06-26 11:07

_Another Fine Math You’ve Got Me Into…_

[copertina]
Ian Stewart è uno dei pochi fortunati che hanno tenuto la rubrica dei giochi matematici sullo Scientific American. La genesi di questo libro (Ian Stewart, Another Fine Math You’ve Got Me Into…, Dover 2003 (1992), pag xi+269, $12.95, ISBN 0-486-43181-9), qui ripropostoci dai benemeriti della Dover, è strana: raccoglie infatti le rubriche “degli altri mesi”. Nell’edizione inglese dello Scientific American, infatti, la rubrica si alternava con “Scienza in casa”, ma “Pour la science”, la versione francese, preferiva pubblicarla tutti i mesi; così lui scriveva esplicitamente per loro nei mesi “dispari”. Per amor di precisione, questa è la seconda raccolta, dopo Game, Set and Math che però ho trovato meno coinvolgente. Stewart ama scrivere racconti con improbabili personaggi, tipo la famiglia di Henry Worm con la moglie Anne-Lida, la bimba Wermentrude, e l’amico Albert Wormstein; oppure il neandertaliano Pa Thuggerass che ovviamente scoprì il teorema di Pitagora con svariate decine di migliaia d’anni di anticipo. La difficoltà per noi non anglofoni è doppia, perché alla complessità dei temi si aggiunge quella di comprendere i giochi di parole; però il risultato finale, se si riesce a sopravvivere, è indubbiamente piacevole… naturalmente per chi ama la matematica :-)

Ultimo aggiornamento: 2014-11-06 19:50

porta rotta

Oggi, quando siamo scesi, abbiamo scoperto che il vetro della porta che porta dalle scale al cortile si è spaccato – anche male, tra l’altro: per fortuna che è rimasto attaccato, e quindi non ci sono vetri per terra.
Siamo così riusciti a capire il significato della frase che stamattina Anna aveva sentito: mentre le nostre dirimpettaie della villetta uscivano di buon’ora, acidamente commentavano “tanto, con i vandali che ci sono in questa casa…”. A dire il vero il tipo di rottura che c’è stato – un ampio arco di cerchio su tutta l’altezza della porta, dal lato della maniglia – mi fa pensare che una folata di vento abbia spalancato la porta stessa e l’abbia fatta battere con forza contro il muretto. Però non vado certo a spiegarglielo :-)

Ultimo aggiornamento: 2006-06-25 20:53

tempismo

Quando poteva arrivare un temporale a Milano, dopo settimane di secco? durante la Notte Bianca. Nemmeno il buon Dio ama donna Letizia.

Ultimo aggiornamento: 2006-06-25 10:36

Sarà una richiesta bipartisan?

Non ci posso credere. Il Comitato per il Sì al referendum ha chiesto di ritardare lo scrutinio dei voti. Motivo? lunedì alle 17 si gioca Italia-Australia. Cito testualmente tal Benedetto Della Vedova, tesoriere del comitato: “Riteniamo che sia assai più semplice garantire la custodia delle sezioni che assicurare, in contemporanea con la partita della nazionale italiana di calcio, la regolarità delle operazioni di spoglio”.
Scusate, non ho la forza di commentare. Modifichiamo l’articolo 1: “L’Italia è una repubblica democratica fondata sulla nazionale di calcio”.

Ultimo aggiornamento: 2006-06-23 17:41

Silvio, i referendum e la privacy

Anche a noi, per la precisione ad Anna, è arrivata la letterina di Silvio Berlusconi che inizia con «mi permetto di disturbarLa per invitarLa a votare “sì”».
Bisogna dire che come sempre i comunicatori di destra sono bravi: spiegano che la riforma «è già stata votata quattro volte in Parlamento dall’intera maggioranza della Casa delle Libertà» e come primo punto fa notare che il numero di parlamentari è ridotto di 175 unità. Non manca il pianto contro i cattivoni «della sinistra massimalista e radicale» (no, stranamente non è comunista questa volta), «il cui governo ha come programma solo quello di distruggere le riforme del nostro governo»; il concetto dell’indegnità è espresso in maniera più forbita, visto che «partecipare al suo ammodernamento [della Costituzione] non è solo un diritto, è anche, e prima ancora, un dovere di ogni cittadino». Il quale cittadino magari non si accorge che mettendo questa frase insieme a quella iniziale si ottiene qualcosa che si può sintetizzare in “noi abbiamo fatto tutto, purtroppo dei cattivoni non sono d’accordo, ma tu fidati di noi”: bella considerazione.
Bisogna aggiungere che i ragionamenti logici iniziano a vacillare nel volantino allegato con le BUGIE della sinistra: ad esempio,
la bugia 2 (“la riforma porta alla dittatura del premier”) sarebbe sbugiardata dal fatto che i poteri maggiori del premier erano presenti nella bozza della Bicamerale, e la 5 (“la devoluzione aumenta il divario economico e sociale tra Nord e Sud”) dal fatto che il divario non è colpa della devoluzione che ancora non c’è. Tradotto in italiano corrente: “se c’era già una bozza, anche se mai votata, non può essere male” e “se adesso c’è il divario, in futuro non può che diminuire”.
Ma il meglio è come al solito nel testo in corpo 4 che racconta di come faccia il movimento politico Forza Italia ad avere l’indirizzo di casa nostra. I dati «sono stati estratti da un archivio elettronico di proprietà di Postel», archivio in cui «sono stati registrati negli scorsi anni dati ricavati da elenchi telefonici ed altri registri pubblici, all’epoca conoscibili da chiunque, e già utilizzati per inviarLe in passato materiale di propaganda elettorale o politica» (neretto mio).
Rispetto al passato, bisogna dire che almeno abbiamo un’informazione più completa. Però… Un annetto fa Telecom ci ha mandato una letterina in cui ci chiedeva se volevamo che nell’elenco del telefono il nostro nome venisse associato a un’iconcina “ok pubblicità”, e abbiamo risposto di no. La logica vorrebbe che dal momento in cui noi diamo il nostro dissenso, e fino a quando non diamo eventualmente di nuovo un assenso, nessuno possa utilizzare i nostri dati. E invece no! Come il peccato originale, quei dati sono ormai conservati e spammabili per l’eternità, visto che c’è stato un momento nella nostra vita in cui non avevamo detto che non volevamo pubblicità. Ad essere buoni, si fa per dire, la frase successiva può configurare un tentativo di opt-out (“ti abbiamo già scritto e non ti sei incazzato, quindi vuol dire che la cosa ti va bene”). Peccato che anche l’opt-out sia vietato dalla legge italiana.
Sto pensando di lanciare una campagna “cambia indirizzo”: scriviamo tutti (anzi, mandiamo un’email da un indirizzo usa-e-getta) e chiediamo ai sensi della legge della privacy… di modificare il nostro indirizzo. Proporrei quello della sede locale di Forza Italia, ma va benissimo un qualunque posto lontano da casa nostra. In questo modo chi vuole utilizzare quelle basi dati spenderà i soldi di spedizione, il che fa sempre bene perché muove l’economia…

Ultimo aggiornamento: 2006-06-23 17:32

Basta avere pazienza

Ricordate la saga di viale Toscana? Bene, dopo meno di quattordici mesi stamattina la strada è stata nuovamente aperta al traffico in entrambe le direzioni, tutta bella asfaltata e persino con le strisce disegnate sull’asfalto. Stranamente non c’era la fanfara, sarà stata colpa del caldo.

Ultimo aggiornamento: 2006-06-23 14:40