Archivi annuali: 2006

Caldo e mondiali, binomio giornalistico vincente

I mondiali continuano a imperversare sui quotidiani gratuiti, ma non avere giocato partite ieri permette ai redattori di spaziare un po’ di più e inserire altre notizie di somma importanza.
Scopriamo così grazie a City che a Brescia una coppia di rapinatori ha rubato in un negozio di kebab un succo di frutta e sei birre, priima di venire arrestati. Una evidente notizia di quelle estive, come l’altra che spiega che a luglio si fa più sesso ma si concepiscono meno figli a causa di stress e caldo – direi più il primo, visto che in agosto non capita esattamente così – e che in estate la gente guarda meno tv e internet e ascolta più la radio.
Anche negli USA e in Gran Bretagna non scherzano, però. L’agenzia ambientale americana vuole fare sapere al mondo che ha premiato la tribù arizoniana degli Ak-Chin “per l’eccellenza nel rispetto dell’ambiente”. Oltremanica invece, in margine alla notizia della pubblicazione della Pink List che dovrebbe essere l’elenco dei più potenti gay britannici, scopriamo che lo stilista John Galliano è titolare “di un sito tutto rosa, dal quale è possibile mandare una mail d’amore, a scelta indirizzandola a Miss Galliano o John Galliano”. Mah.
Ma torniamo ai mondiali. A leggere la frase “una partita dei mondiali Italia-Germania il primo ministro la va a vedere per definizione” qualcuno potrebbe immaginare che Silvio B. sia convinto di avere finalmente avuto il suo agognato riconteggio: e invece no. È proprio il Mortadellone Prodi che si è lanciato in una simile affermazione; il che mostra come non bisogna mai giudicare a priori. Termino avvisando come in Algeria un blackout di un quarto d’ora durante la partita Germania-Argentina ha portato all’incendio del palazzo della sottoprefettura e di quello del sindaco della città di Ksar. Si direbbe proprio che il calcio funzioni benissimo come oppio dei popoli: basta avere corrente elettrica a sufficienza?

Ultimo aggiornamento: 2006-07-03 10:56

troppi anticipi?

Stamattina, molto più addormentato del solito, salgo sul 15 che mi porta in ufficio. Era uno dei vecchi jumbo tram arancioni, che sono notoriamente molto più veloci dei nuovi Sirio ed Eurotram verdi non foss’altro che perché le porte si chiudono molto più velocemente. Bene: nonostante fosse stato un po’ rallentato da un 3 davanti, mentre stavo per scendere ho dato un’occhiata al display del manovratore che segnava bello chiaro ANT. 8. Per chi non è esperto del Codice DaMezzi, significa che il tram era in anticipo di otto minuti sulla sua tabella di marcia.
Se consideriamo che il tram in questione l’ho aspettato cinque minuti, ne consegue che anche quello prima doveva avere più o meno lo stesso anticipo. Uno si chiede quale sia la causa di un avvenimento che ha del miracoloso. Sono già andati tutti in ferie, e il centro di Milano è vuoto? L’agitazione dei tassisti ha come effetto pratico la fluidificazione delle corsie riservate? Quel display non aveva alcuna relazione con la realtà? Ero molto più addormentato del solito?

Ultimo aggiornamento: 2006-07-03 10:42

come cambiano i tempi

Ho scoperto che sulla Milano-Bologna le aree di servizio pubblicizzano la possibilità di connessione wi-fi.

Ultimo aggiornamento: 2006-07-03 10:10

Saldi

Ieri a Milano iniziavano i saldi estivi, e così abbiamo fatto una passeggiata mattutina dalle parti del quadrilatero della moda. C’erano le solite code nei soliti posti (Gucci e Hogan), io mi sono comprato da Boggi un paio di bermuda arancioni che costano più di pantaloni e un camiciotto, mentre Anna si è limitata a guardare, notando che a suo dire c’era meno assortimento del solito.
Il fatto è che mi sa tanto che la moda, nemmeno più tanto nuova, sia quella dei pre-saldi; i clienti affezionati ricevono un invito a venire alcuni giorni prima, e presentando l’invito ottengono gli stessi sconti che verranno resi pubblici non appena la legge lo permette. Non che la cosa sia illegale, e probabilmente ha anche un senso; però mi domando allora perché i giornali debbano sempre farci i titoloni sui saldi.

Ultimo aggiornamento: 2006-07-02 16:42

il decreto Bersani

Non mi aspettavo un botto così dal governo. Il decreto Bersani non porterà in realtà tanti soldi allo stato, ma dovrebbe fare risparmiare un po’ le famiglie a reddito fisso (è il bicchiere mezzo pieno: quello mezzo vuoto è subito stato cavalcato dalla destra dicendo che hanno voluto punire il loro bacino di voti, dimenticandosi che a votarli sono stati anche e forse in maggior numero lavoratori dipendenti e pensionati) e soprattutto dare un segnale che le cose cambiano.
Se è vero che qualcuno ha pagato 180.000 euro una licenza per un taxi (ascoltato ieri a radiopop), c’è sicuramente qualcosa che non va a monte, ma la soluzione non può essere “non si tocca nulla perché quel poveretto deve rifarsi dei soldi spesi”; basta chiedere a chi i taxi li deve usare fin troppo. Che le banche si lamentino perché saranno costrette nel caso di variazioni dei tassi a permettere la chiusura del conto corrente senza spese non mi fa venire alcuna lacrima; in un paese civile tutte le eventuali spese dovrebbero essere definite all’apertura, senza lasciare il pizzo finale. La necessità di un notaio per vendere un’auto, magari del valore di meno di 1000 euro, è una cosa che non sono mai riuscito a capire. Permettere a un ipermercato di vendere medicinali da banco, si noti solo se assume un farmacista, può dare gli stessi problemi dati da chi va in farmacia e compra un medicinale da banco. (Noticina: ma davvero l’unione dei Farmacisti Italiani Non Titolari si chiama FINTI? ma chi è stato a scegliere l’acronimo?)
Peccato non sia stato abolito l’ordine dei giornalisti, ma capisco Prodi e amici: avevano bisogno che la riforma non fosse affossata prima di nascere.
E infine non capisco una cosa: come mai in cinque anni di governo Berlusconi non sono mai state fatte queste misure che sono indubbiamente liberiste.
p.s.: un’altra cosa benemerita del decreto è rimettere il pagamento dell’ICI per le opere di proprietà di enti religiosi ma non usate per fini religiosi, tolto l’anno scorso. Prodi è proprio un comunista.
Aggiornamento: visto che sembra che molti clicchino ancora da queste parti, lascio il link alla pagina del governo da cui si può prendere il PDF del decreto stesso.

Ultimo aggiornamento: 2006-07-02 13:37

poco sonno

Ieri sera il casino clacsonaro c’è stato. Anche comprensibilmente, intendiamoci: non che mi sognerei mai di fare qualcosa di simile, ma va bene, non sono poi così talebano. Solo che hanno finito ben dopo mezzanotte e mezzo, alle tre e un quarto c’è stato non so cosa a piantare casino, verso le sei prima il camion della spazzatura e poi quello della raccolta vetro – e potete immaginare il casino che quest’ultimo fa, e finalmente alle sette e un quarto Ariel ha iniziato a far “gentilmente” presente che aveva fame.
Uno gradirebbe anche riposare, ogni tanto!

Ultimo aggiornamento: 2006-07-01 17:19

Ivan Basso escluso dal Tour

A quanto pare (al momento in cui scrivo il sito ufficiale non riporta ancora nulla) la direzione del Tour de France ha escluso dalla corsa Ivan Basso, oltre a Mancebo e Beloki: per quanto riguarda Ian Ullrich, il suo team ha fatto che toglierlo direttamente dalla squadra.
Il tutto nasce da un’inchiesta spagnola sul doping, di cui però non si sa molto di più.
Premesso che avere Rijs come capitano della squadra ciclistica di Basso è una garanzia sulla qualità della “farmacia interna” del team, e che continuo ad avere il forte sospetto che a un certo livello siano tutti dopati – non bastano i ricostituenti a mantenere certi risultati così a lungo – confesso che le prese di posizione dell’organizzazione del Tour mi sembrano talebane e ipocrite. Talebane perché fatte prima di un qualunque tipo di processo, basandosi solo su un’inchiesta; ipocrite perché – come si è visto con Armstrong e l’EPO, presa ancora l’anno prima del suo inserimento nei farmaci non consentiti – viene fatto in modo che quel che è stato non si può toccare.
E se venisse fuori che è stata tutta una bufala?
aggiornamento: un famoso esponente del ciclismo calmo dà questo link a Cycling News con qualche notizia in più.

Ultimo aggiornamento: 2006-06-30 14:34

Quante cose successe ieri!

Oggi Leggo mi ha deluso: nessuna notizia degna di nota da commentare. O magari ero ancora troppo addormentato per riconoscere il genio in certi stelloncini. Per fortuna gli altri due giornali gratuiti mi hanno ricompensato con gli interessi. Inizio però con una cosa seria: in un panificio industriale di Settimo Milanese hanno trovato 15 tonnellate di sale alimentare lasciato in mezzo a insetti e topi morti. Purtroppo non viene indicato il nome del panificio, ma consiglierei comunque chi prende il pane nei supermercati di verificarne la provenienza.
Passando alle cose leggere, Metro ospita la prima di quelle che temo saranno le infinite esternazioni nel neoassessore meneghino – d’accordo che ho deciso io di venire a Milano, ma perché tanto odio? – Vittorio Sgarbi. Il nostro tuona contro il costruendo museo della moda, affermando che i due termini “sono inconciliabili”. I suoi strali si posano anche sui musei del design “perché sembrano dei cimiteri vuoti”, favorendo invedce un centro di documentazione (che, aggiungo io, si direbbe più vicino a quello che potrebbe fare lui). Da una notizia a quanto pare riportata anche dai quotidiani “seri” (ma dove?), non posso fare a meno di riportare la proposta lanciata da Bruno Vespa: vallette e veline dovrebbero essere assunte per concorso, e la laurea potrebbe essere titolo preferenziale. Ma non preoccupatevi! il signor Parta a Porta concede benignamente che “alla fine è l’esame pratico a fare la differenza”. Chiedere a Sottile per ulteriori informazioni.
City racconta di un girasole alto 410 centimetri e del furto di alcune reliquie di Padre Pio: le notizie non sembrano correlate, ma non si sa mai. L’articolone sui “pirati del web in giacca e cravatta” sembra anch’esso essere stato pubblicato in giro e quindi non ne parlo qua se non per citare il nome della FPM che non è un refuso per la PFM ma la Federazione contro la Pirateria Musicale: mi raccomando tutte le maiuscole al loro posto. Chi non è debole di cuore può andare sul loro sito. Più divertente scoprire come per par condicio ci siano la notizia che Vuitton è riuscita a farsi sganciare da Google 300.000 dollari perché nelle pubblicità mostrate con le ricerche ci fossero siti specializzati nelle false borse, mentre Yahoo! è finita nella mira dei suoi inserzionisti a causa dei finti clic fatti fare dai concorrenti per far loro spendere soldi per nulla.
Termino con un’importantissima notizia cui misteriosamente è stato dato poco spazio: hanno rubato le foto del bagnetto della figlia di Brad Pitt e Angiolina Julie. Le foto sarebbero “nella memory card di una macchina fotografica digitale, ora in vendita su Internet”. Non so se potrò sopravvivere, ora che so.

Ultimo aggiornamento: 2006-06-30 11:38