Archivi annuali: 2004

la ballata della patente

Ieri sera, mentre prendevo la carta di credito per pagare il ristorante – e fargli notare che mi aveva messo un euro di pane che non avevo chiesto, mi avevano portato e non avevo toccato: è vero che poi non pago io, ma i principii sono principii… – mi accorgo che mi manca qualcosa: la mia patente, che essendo di quelle nuove lascio insieme alle carte di credito. Ci penso un attimo su, e immagino di averla persa nel casino di Linate: in fin dei conti stavo già dimenticandomi il tesserino Tim, e di quello me ne sono accorto solo perché il cordoncino si impiglia più o meno ovunque.
Bene, mi dico, adesso telefono all’Alitalia e mi sapranno dire qualcosa. Chiamo il call center, e attacca una voce registrata che mi dice, prima in italiano poi in inglese, di provare l’e-ticket, e che dallo scorso giugno è entrata in vigore la convenzione di Montreal del 1999. Dopo una decina di minuti, persino io riesco a immaginare che forse dopo le 22 non c’è più nessuno al call center, ma non hanno pensato a mettere un messaggio che avvisi della cosa. (Ma si sa, Alitalia deve tagliare i costi. Adesso non ci sono più le targhette bagaglio in plastica, ma di carta, che si spaccheranno al primo viaggio e non serviranno a un tubo).
Aspetto parecchio abbacchiato fino a stamattina, e ritelefono. Un minuto di linea sollevata – sentivo i rumori di fondo – ma nessuna voce dall’altra parte. Riprovo, e parte “Alla fiera dell’Est”. Il call center Alitalia mi dice “deve sentire Fiumicino: le do il numero del lost & found”. Il lost & found mi dice “deve sentire la polizia; eccole il numero”. La Polizia mi dice “no, qui non abbiamo nulla, però potrebbe essere finita alla Polizia Giudiziaria, dove raccolgono tutto; ecco il numero”. La Polizia Giudiziaria… aveva la mia patente!! Oggi pomeriggio corro al recupero, sperando di non avere null’altro di fantozziano.

Ultimo aggiornamento: 2004-12-16 11:13

Legge SalvaPrèviti

Bisogna riconoscere alla Casa delle Libertà – ah, nome azzeccatissimo! – una abilità non comune nella preparazione delle leggi.
Supponiamo che si voglia evitare a una persona l’onta del carcere. Come fare? Beh, la soluzione più semplice che verrebbe in mente a tutti è quella di notare che la persona in questione ha appena compiuto settant’anni, e quindi decidere che non è giusto che un vecchietto sia buttato al gabbio; meglio possa scontare un’eventuale pena in casa propria. E fin qua nulla di speciale, un codicillo lo si può sempre aggiungere.
Ma il vero tocco di genio, quello per cui ogni persona dovrebbe chinare il capo in segno di rispetto, è quello di abbassare i termini della prescrizione del reato in un articolo di una legge per inasprire le pene.
(ps: Non mi metto a parlare della logica che considera la corruzione un reato relativamente poco importante, che quasi è nell’ordine delle cose; il turpiloquio non mi piace)

Ultimo aggiornamento: 2004-12-16 10:37

Pubblicità dirottatoria

Sull’autobus sequestrato ad Atene campeggiava una bella pubblicità TIM. Mi immagino il Tronchetti e il De Benedetti a fregarsi le mani beati… E mi fa sorridere l’idea del telegiornale – non so quale, me l’ha detto un collega – che nelle immagini fisse ha ritoccato il bus cancellando il logo, ma naturalmente non è riuscito a fare lo stesso in quelle live.

Ultimo aggiornamento: 2004-12-16 09:56

Burocrazia TIM

I quarantun minuti di coda a Linate me li sono fatti con in spalla uno zaino ben pesante. Oltre al mio portatile personale, avevo infatti quello di lavoro, che il capo ha promesso riuscirà a far riparare, dopo sei mesi di miei palleggiamenti con la burocrazia Tim che non lo accetta né vuole darmene uno nuovo. D’altra parte sto aspettando ancora di riuscire a farmi assegnare il giorno di ferie che quest’anno mi hanno fregato e che si stanno rimpallando perché mi hanno fatto passare da IT Telecom a Tim.
Che palle…
16 dicembre Almeno il giorno di ferie mi è tornato!

Ultimo aggiornamento: 2004-12-15 12:12

41’06”

È stata la durata della coda di stamattina per i controlli di sicurezza a Linate. Coda naturalmente senza alcun tipo di percorso guidato, anche se devo riconoscere che nonostante il caos non ci sono stati episodi eclatanti di furbizie italiche; credo che la gente fosse così scazzata da non avere nemmeno voglia di tagliare la coda.
Considerando che avevo letto sul Corsera on line della situazione disastrosa dei due aeroporti milanesi legata alla ritaratura dei metal detector, mi chiedo un po’ di cose. Com’è possibile che a nessuno sia venuto in mente che se raddoppi o triplichi il tempo medio di passaggio (non nel mio caso: a me mica ha suonato…) senza raddoppiare il numero di varchi la teoria delle code prevede l’esplosione della fila? Com’è possibile che la gente – ricordo che siamo quasi tutti travet aeropendolari – non sappia della situazione e continui ad arrivare all’ultimo momento in aeroporto? Com’è che i banchi del check-in possono continuare a dare posti su voli che non si possono certo raggiungere in tempo? Ho iniziato la coda alle 7.25 vicino a uno che avrebbe dovuto prendere il volo delle 7.40, che immagino a che ora possa essere partito; il guaio è che poi io sono comunque in orario con il mio volo, ma sono costretto ad aspettare gli altri, per non parlare della solita usanza Alitalia di accorpare il mio volo con quello precedente (ufficialmente “per problemi tecnici sull’aeromobile”, ma se questi problemi capitano così spesso sarà meglio preoccuparsi davvero), riempendo sicuramente il velivolo ma incasinando la vita a tutti. Basti pensare a come vengono infilate le borse borsette borsine…
Per fortuna per quest’anno è finita, ma giuro che a gennaio provo ad andare in treno. Almeno dormo un po’ :-)

Ultimo aggiornamento: 2004-12-15 12:00

sottozero

Beh, Radio Popolare potrà anche dire che le temperature sono sopra la media stagionale, ma ieri e soprattutto stamattina faceva ben freddo, coi vetri delle auto parcheggiate ghiacciati.
Stamattina poi ero in bici, quindi me ne sono accorto ancora meglio, soprattutto dopo che mi sono fermato e ho deciso di fare gli ultimi due chilometri senza fascia paraorecchie e guanti…
D’altra parte, se non fa freddo a dicembre e gennaio quando dovrebbe farlo?

Ultimo aggiornamento: 2004-12-14 16:20

Scappata di casa

Ieri sera Anna arriva dalla palestra distrutta (dalla giornata in genere, non solo dalla palestra). Io scendo dallo studio, e ce ne stiamo un po’ sul divano a coccolare Momo. Dopo una decina di minuti sentiamo un miagolio straziante, e non sto esagerando. Ci chiediamo dove potesse essersi ficcata Ariel, e dopo qualche secondo ci lanciamo ad aprire la porta di casa. A questo punto:
– Ariel si fionda dentro
– troviamo i vicini del piano di sopra e quelli di fronte sulle scale, che si stavano chiedendo cosa fosse successo.
Presumibilmente Anna ha lasciato la porta aperta un istante di troppo; Ariel ha deciso di vedere cosa c’è fuori, e ha scoperto che non c’era una gattaiola per rientrare…

Ultimo aggiornamento: 2004-12-14 13:06

compensazioni

Sono andato sul sito del governo a leggermi le informazioni sul costruendo passante di Mestre. Premetto che sono favorevole alla sua costruzione in linea di principio, anche se avrei voluto vedere che tracciato hanno scelto; purtroppo in questi “dati tecnici” non se ne parla per nulla.
In compenso, ho scoperto che cosa intendono fare “per opere di compensazione”. Trenta e più chilometri di un nastro di trentadue metri e mezzo di larghezza comportano… otto chilometri di piste ciclabili nei comuni di Salzano e Martellago.
La prima immagine che mi è venuta in mente è quella dei primi esploratori europei che compravano i territori africani e nordamericani con perline e coperte.

Ultimo aggiornamento: 2004-12-13 16:51