Archivi annuali: 2004

Nuovo tipo di spammatore del blog

Ho notato che nell’ultima settimana c’è un simpatico figlio di buona donna che si connette dall’indirizzo IP 66.98.210.44, prendendo un messaggio a caso e usando come referrer un blog a caso, giusto per poter bypassare un eventuale blocco sui commenti e poter postare – immagino, avendo chiuso i commenti a tutti i vecchi post si è sempre beccato una spernacchiata – la sua rumenta.

Ultimo aggiornamento: 2004-09-05 18:23

Fahrenheit 9/11 (film)

È un film biecamente di parte, e lo si vede in certe scelte fatte, che non si possono esattamente definire oggettive. Non credo che potrà far cambiare idea anche solo a una persona su cosa è successo. Ma che importa? Ritengo che sia comunque necessario che la gente abbia la possibilità di conoscere le cose, a differenza di quanto cercano in genere di fare i media. E forse Michael Moore ha persino mancato, quando ad esempio non ha provato a chiedersi e chiederci “ma dove è stato Giorgino Doppiavù nelle ore seguenti la notizia dell’attentato alle Torri Gemelle”? (vorrei saperlo anche io)
I due tempi in cui il film è diviso sono molto differenti tra loro: nella prima parte rimane molto più sul comico – strabilianti le immagini delle espressioni del Giorgino nei minuti immediatamente successivi all’attacco – e ci fa pensare che la nostra repubblichetta delle banane non è poi un caso così isolato. Il secondo tempo è molto più crudo (ma non è così la guerra in Iraq?).
Trovo ottima la scelta di avere solo tradotto la voce narrante, e sottotitolati tutti i vari interventi, che erano tra l’altro pronunciati in modo comprensibilissimo. Un’altra possibilità per noi di capire un po’ di più gli americani.

Ultimo aggiornamento: 2004-09-05 18:00

assalto post ferie agli ipermercati

Ora, capisco che sono tutti tornati dalle ferie. Non faccio fatica a immaginare che la memory stick USB 256 MB in offerta a 59 euro e novanta sia sparita prima che riuscissi a passare all’ipermercato di fiducia. Capisco anche che non è impossibile non riuscire trovare una schedina wireless PCMCIA: la nuova moda di navigare seduti al cesso rende necessari certi acquisti.
Ma com’è possibile che siano riusciti a terminare i trasportini per gatti in offerta? Partono tutti adesso a settembre?

Ultimo aggiornamento: 2004-09-03 14:14

ADSL

non c’è più gusto. Ho fatto domanda per ADSL a inizio agosto (via Loris, non Telecom… preferisco pagare gli amici che i datori di lavoro). Stamattina è arrivato l’omino Telecom a mettere la linea. Dieci minuti fa ho provato ad attaccare il PC, ed era tutto a posto. Ai miei tempi non funzionava così!

Ultimo aggiornamento: 2004-09-02 22:35

boicottaggio alimentare felino

Supponiamo che qualcuno a caso (Anna ed io) decida di boicottare i prodotti di una multinazionale a caso, tanto per non fare nomi Nestlè. È un problema nostro, naturalmente. Si fanno delle scelte, si scopre che ad esempio le Polo stanno nella lista di proscrizione, ma ci sono anche i prodotti Buitoni, e questo è più triste. Passi.
Poi scopri che le scatolette preferite delle tue gatte sono le Gourmet – e va ancora bene che le Felix sono calate di brutto nella loro personale hit parade. Bene, entrambe le marche sono in realtà Purina. E Purina è ovviamente un marchio Nestlè. Come lo spieghiamo a quelle belve, che stamattina erano già a camminarci sulla pancia per ricordarci che erano già le sette del mattino e non capivano perché non ci fossimo ancora alzati a sfamarle?

Ultimo aggiornamento: 2004-09-02 12:43

_Notizie dalla fine del mondo_ (libro)

Il nome di Anthony Burgess può non suonare a vuoto – aiutino: è l’autore di Arancia meccanica. Ma lo scrittore inglese – forse anche perché di famiglia cattolica, si sa come vanno le cose lassù – ha una produzione molto più vasta. Prendiamo questo libro (Anthony Burgess, Notizie dalla fine del mondo, pag. 541, Fanucci Immaginario, 2003 [orig. 1982], 17 €, ISBN 88-347-0978-0, traduzione Liana Burgess). È uno e trino: al suo interno c’è uno sceneggiato sulla vita di Freud, un musical su Trotsky a New York prima dell’ingresso degli Stati Uniti nella prima guerra mondiale, e un romanzo di fantascienza sulla fine della Terra ad opera di un pianeta celeste vagante. Ad essere sinceri, non è che le tre storie si intersechino così bene: viaggiano ciascuna sul proprio binario. Il libro si regge soprattutto sull’ironia e la capacità di Burgess di creare termini nuovi o di frammischiare quelli già esistenti, oltre a tutta una serie di stilettate satiriche messe qua e là, come la nota en passant che gli inglesi non sono riusciti a costruire in tempo la loro astronave astrale perché le maestranze hanno scioperato a lungo per il salario. Liana, forse perché di famiglia, si sente in dovere di aggiungere una serie di note che spiegano alcune scelte di traduzione, la quale comunque mantiene intatta la gioia verbale del testo, e che forse sono superflue. Ma vale comunque la pena di leggerlo.

Ultimo aggiornamento: 2018-05-04 14:52

Il mistero del MEZZO LITRO

Avevo già notato la cosa l’anno scorso a Creta, ma si è ripresentata in Croazia. Abbiamo spesso ordinato del vino sfuso nei ristoranti dove cenavamo, e invariabilmente ci veniva portata una di quelle bottiglie svasate con la scritta MEZZO LITRO e il nostro bello stemma della Repubblica Italiana. D’accordo, sono cose che ci fanno sentire per un momento a casa nostra e sono sicuramente migliori di tante altre italianate, ma qui c’è sotto qualcosa. Provo ad elencare alcune possibili cause di questa invasione:
– la leggendaria precisione delle bottiglie di fabbricazione italiana ha indotto al loro acquisto in massa, come simbolo di qualità;
– la leggendaria imprecisione delle bottiglie di fabbricazione italiana, che rubano sistematicamente il 5%, ha consigliato ai ristoratori esteri di usare i contenitori nostrani;
– la bellezza dello stemma della nostra Repubblica ha portato allo sviluppo di una notevole scuola falsaria, che a questo punto ha anche dovuto imparare a scrivere la capacità in italiano (questa è l’ipotesi più facile da falsificare, non appena si trovi una bottiglia con su scritto MEZO LITRO);
– dopo che in Italia non usa praticamente più bere vino sfuso a meno che non sia il Tavernello, le decine di migliaia di bottiglie prodotte e non più usate sono state rifilate alle nazioni che ancora indulgono a tale pratica;
– di nascosto dai media, quando Carlo Azeglio Ciampi va a fare una visita di Stato porta uno stock di queste bottiglie per tenere alto il buon nome dell’Italia all’estero.

Ultimo aggiornamento: 2004-09-01 12:29

WelcoMusic

La colpa è tutta di Vodafone.
Qualche mese fa, hanno messo in linea un “servizio” che permetteva di fare ascoltare una musichetta al posto del tono di libero quando qualcuno ti chiama. Purtroppo il mercato soprattutto italiano della telefonia mobile è tale che bisogna immediatamente copiare il concorrente: ergo, Tim ha buttato fuori in tutta fretta il servizio WelcoMusic che fa la stessa cosa. Ovviamente bisognava provare il funzionamento sulla cosiddetta “utenza amica”, e chi è più amico di un collega e dipendente Tim? Prima di partire per le ferie mi sono trovato così un paio di SMS che mi informava che il servizio era stato “aggiornato correttamente” (sic). Non avevo capito bene cosa fosse successo fino a che non mi hanno telefonato dicendomi “ma che diavolo succede quando ti chiamiamo?”. Peggio ancora, c’è gente che mi butta giù la chiamata perché pensa sia successo chissà che cosa.
Ma non è finita qui: ho provato a entrare nel sito Tim per disabilitarmi il servizio, e mi è ritornato un messaggino che mi informa che “il servizio sarà disattivato alla fine del periodo già pagato”. Portate pazienza, assicuro che non è colpa mia!
Aggiornamento: Grazie al mio collega Damiano, ho disabilitato permanentemente il servizio. Potete tornatre a sentire il tono di libero.

Ultimo aggiornamento: 2004-09-01 11:48