Archivi annuali: 2004

le multe e le piste ciclabili

Il dorso milanese del Corsera oggi ha un articolo dove Carlo Montalbetti, presidente del coordinamento comitati di quartiere di Milano, fa notare che l’articolo 208 del nuovo codice della strada afferma che almeno il 10 per cento dei proventi delle multe deve essere destinato alla tutela sulle strade di pedoni, ciclisti, bambini, anziani, disabili. Chissà se qualcuno se ne accorgerà, oppure si limiteranno nella migliore delle ipotesi a “riqualificare isole pedonali” delle quali nessuno sentiva così impetuoso il bisogno.
Ma d’altra parte, quando l’ineffabile assessore Goggi gongola per il raddoppio delle piste ciclabili milanesi da 35 a 70 chilometri (aspetto una cartina per contarli…) e mette però subito le mani avanti affermando che “è evidente che ci vorrà del tempo per mettere in rete i diversi tratti”, forse è meglio non spenderli nemmeno, quei soldi.

Ultimo aggiornamento: 2004-09-09 14:47

Un tagliando e mezzo

Ieri ho portato l’auto a fare il tagliando. A dire il vero, era passato un anno e mezzo dall’acquisto, ma non è che noi la si usi così tanto, e avendo visto che in teoria il tagliando era da farsi ai 20000 Km non ci siamo preoccupati. (In realtà c’è la possibilità di fare un sottotagliando ai 10000, ma a quanto sembra l’officina ha bellamente ignorato la cosa).
Ieri sera ho ritirato la macchina, pagato 211 euro e preso la fattura. Tra le varie voci ci sono il cambio olio (quantità 4.5, immagino litri e dei filtri (quantità rispettivamente 1,1,2 per acqua, olio e condizionatore), e il tagliando vero e proprio. La quantità di questa voce è indicata come 1.5.
Come è possibile fare un tagliando e mezzo?

Ultimo aggiornamento: 2004-09-09 11:30

dietrologia irachena

Chi ci guadagna dai rapimenti di Baldoni, dei giornalisti francesi, di Simona e Simona? Non vorrete mica dire “George W. Bush”?

Ultimo aggiornamento: 2004-09-08 21:49

La scomparsa del Bufferin

Per abitudine, io prendo l’acido acetilsalicilico non sotto forma di aspirina come fanno tutti, ma come Bufferin. Visto che poi non uso più di quattro o cinque pastiglie l’anno, non è che gli acquisti siano così frequenti: ma la confezione è quasi finita, e così sono andato in farmacia per comprarne un’altra.
Sono andato in due posti diversi, ed entrambi i farmacisti hanno detto “subito”, si sono diretti al cassetto dedicato, hanno guardato, sono tornati al PC, hanno guardato anche là e mi hanno detto “Mi spiace, è indicato come mancante”. Ho chiesto se non lo fanno più, e mi hanno risposto “no, semplicemente non viene spedito”.
Ma che succede? Chi è il misterioso accaparratore che blocca tutti i camion e impedisce le consegne? Hanno forse scoperto che la combinazione del Bufferin e chessò l’Acqua Brillante Recoaro è una droga meglio che l’ecstasy?

Ultimo aggiornamento: 2004-09-08 14:20

Non è solo Repubblica

Ho sbertucciato in passato Repubblica per i suoi sedicenti “articoli scientifici”, e posso ragionevolmente immaginare che continuerò a farlo. Ma mi sembra giusto fare notare che anche all’estero non è che se la passino così bene. Prendiamo questo articolo del Guardian. Già il titolo parte sul sensazionalista: “Il sacro Graal matematico può portare un disastro a Internet”. Poi scopri che stanno parlando delle possibili dimostrazioni della congettura di Poincaré e dell’ipotesi di Riemann, anche se sono “troppo difficili per essere spiegate”; e che quest’ultima “dovrebbe darci una comprensione migliore di come funzionino i numeri primi, e quindi potrebbe essere tradotta in qualcosa che produrrebbe uno «spettrometro primale»” (un fattorizzatore veloce, nel pittoresco gergo usato nel corso dell’articolo) che ovviamente distruggerebbe tutto il commercio elettronico.
Mentre è vero che se si troverà un sistema per fattorizzare velocemente i grandi numeri le conseguenze per tutti i sistemi di cifratura attuali saranno gravissime, l’ipotesi di Riemann non c’entra per nulla, visto che dà solamente una misura statistica di come i numeri primi sono distribuiti: per la precisione, migliora la misura che abbiamo già. Però se non si parla di Internet e dei suoi pericoli, chi si mette a leggere l’articolo?

Ultimo aggiornamento: 2004-09-08 12:26

“Non sapevo fosse reato”

Trafiletto sul dorso milanese del Corsera odierno. Un immigrato egiziano, accusato di avere picchiato la moglie e il figlio, afferma «Apprendo ora che qui in Italia è reato, ma nel mio Paese si usa picchiare le donne».
Prima di urlare all’arabo paleolitico, consiglierei di leggere tutto l’articolo. Si scoprirà così che la denuncia è arrivata dai vicini di casa che hanno sentito le urla della donna; lei però non ha mai sporto denuncia, nonostante fosse picchiata da almeno due anni (vabbè, visto che hanno un figlio di dodici anni mi chiedo cosa sia successo tutto a un tratto, ma la cosa ci porterebbe fuori).
A me piacerebbe sapere se la signora ha sempre taciuto per paura del marito o se, come temo, era anche lei intimamente convinta che il suo marito avesse questo diritto. Se il caso è quest’ultimo, il problema diventa ancora più complicato. Non puoi certo cambiare quello che le persone credono per mezzo di una legge, né possiamo immaginare che concetti che da noi sono in fin dei conti entrati nel senso comune da pochi decenni – e forse nemmeno tanto – siano immediatamente riconosciuti.
Mi viene in mente l’Iraq. A parte quello che a me sembra banale, e cioè che non puoi immaginare che una forza di occupazione sia vista come “portatrice di libertà”, come si può concepire che il tuo stile di vita debba essere automaticamente portato come modello da copiare alla lettera? Sarà, ma mi sembra una trasposizione al ventunesimo secolo dei colonialisti, i danni dei quali conosciamo perfettamente.
PS: non vorrei avere dato l’impressione che io sia d’accordo coll’avere il diritto di picchiare la moglie! Per fare un altro esempio con una notizia più “leggera” di oggi: due donne mussulmane che volevano fare il bagno in piscina in chador sono state allontanate per ragioni di igiene, e il locale rappresentante della comunità mussulmana ha commentato che occorrerebbe avere piscine separate per uomini e donne. Dal mio punto di vista non trovo nulla che non vada, basta che la piscina monosesso non sia finanziata pubblicamente.

Ultimo aggiornamento: 2004-09-07 12:48

escalation condominiale

Quando siamo rientrati dalle ferie, abbiamo trovato un “simpatico” cartello appiccicato alla bacheca del condominio, dove veniva scritto che il regolamento del condominio e il buon senso vieta di fare schiamazzi dopo le 20 di sera.
Il regolamento di condominio non dice nulla del genere, se vogliamo essere sinceri: parla di non spostare mobili e azionare elettrodomestici. Ma è molto più interessante pensare al “buon senso” di chi ha appiccicato quel foglio spalmando di silicone tutto il vetro della bacheca, in modo da rovinarlo completamente.
Ad ogni buon conto, ieri sera Anna con la vicina del primo piano (giusto perché i dirimpettai erano tornati tardi da lavorare, e quindi non sono potuti aggiungersi alla gioiosa processione) è andata dai carabinieri a sporgere denuncia contro ignoti (per atti vandalici).
Stasera appendo copia della denuncia sopra la bacheca, in maniera certamente più reversibile del non così ignoto vandalo. Visto che il quieto vivere non è servito a molto, forse è meglio fargli capire che non abbiamo troppi problemi a giocare anche noi.

Ultimo aggiornamento: 2004-09-07 11:33

Que viva wireless

È stata dura, ma alla fine sono riuscito a far funzionare l’accesso wireless alla LAN. Gli è che la schedina che ho è datata 2001, e probabilmente non è in grado di crittare dati a 128 bit. Mettendo tutto a 64 bit, è una gioia…

Ultimo aggiornamento: 2004-09-05 22:01