e stamattina mi è sembrato che il traffico fosse peggio del solito – almeno così ad occhio. Non che avessi pensato a un qualunque sistema diverso dalla bicicletta per andare in ufficio…
Ultimo aggiornamento: 2003-05-05 09:33
Speravo di cambiare software per il blog e usare Movable Type, ma a quanto sembra il mio fornitore di servizio non ha tutta una serie di moduli Perl necessari, e soprattutto non potrei mai compilarmi DBD::MySql.
Traduzione: continuerete a leggervi le notiziole così.
Ultimo aggiornamento: 2003-05-02 09:39
L’anno scorso, la mia posizione era chiara: mentre ritengo che in un’azienda “grande” e quindi impersonale sia utile avere una tutela anche solo di principio per il lavoratore, nelle aziende con pochi dipendenti dove il padrone è sempre lì la cosa era assolutamente inutile: ti potevano far trovare la vita così dura che alla fine te ne andavi tu. Quindi pensavo di andare a votare, e deporre il mio bel NO nell’urna.
Ora, con tutti i distinguo che arrivano dai politici del cosiddetto centrosinistra, mi viene quasi da votare SI (senza accento) per far loro dispetto. Non so se resisterò alla tentazione…
Ultimo aggiornamento: 2003-04-30 15:59
Penso sia doveroso immortalare questo sedicente articolo di Repubblica, classico esempio di anti-informazione (nel senso che dopo averlo letto, ne si sa meno di prima).
Per chi volesse ritornare ad avere un valore positivo nel campo informazione, provo a dare qualche spiegazione.
La “multinazionale imperialista” penso sia Paul Zimmerman, la persona che scrisse a metà degli anni ’80 il programma di crittografia “Pretty Good Privacy”, o PGP: questo sarebbe il cosiddetto “programma cancello”, probabilmente perché per accedere ai dati occorre una chiave per aprirlo. Sicuramente Psion – che tra l’altro è britannica e non statunitense – non c’entra un tubo, e non ha certo delle backdoor. È forse possibile che PGP abbia delle chiavi di questo tipo, anche se la notizia sarebbe certo preoccupante per tutti quelli che lo usano – e sto pensando alla gioia di chi spedisce documenti industriali che crede protetti… Ma in questo caso non credo certo che qualcuno sarebbe andato a raccontare il tutto alla Fusani.
Il punto è sempre lo stesso. È vero che compito del giornalista è spiegare le cose in maniera più comprensibile, ed è anche vero che un giornalista non può essere un tuttologo. Ma è possibile che a nessuno venga mai in mente di chiedere lumi a qualcuno che sa – anche se magari non sa scrivere bene – in modo da evitare di pubblicare castronerie?
Ultimo aggiornamento: 2003-04-28 12:20
Come molti avranno ormai capito, io sono un dipendente del gruppo Telecom Italia, e quindi ho una email aziendale @telecomitalia.it .
Bene, Telecom ha una politica antivirus che blocca i messaggi con allegati “pericolosi”, e ciò sarebbe una bella cosa: certo che scoprire che la definizione di “allegato pericoloso” include anche un’URL lasciata in chiaro potrebbe sembrare un po’ strana…
Però Telecom ha anche un’altra politica, comune a molte aziende: inserire un disclaimer alla fine del messaggio, dicendo più o meno “se ti arriva per sbaglio questo messaggio, buttalo via immediatamente”. Non so quanto sia utile questo disclaimer, ma non stiamo a sottilizzare.
Il divertente capita quando io cerco di spedire un messaggio a una mailing list cui sono iscritto.
Questo messaggio viene naturalmente riciclato dalla lista stessa e spedito a tutti… però quando deve essere inviato a me, l’ineffabile software si accorge della presenza di un possibile virus (l’indirizzo di posta elettronica aggiunto automaticamente al mio testo), e manda un messaggio di errore all’owner della lista (io sotto altro indirizzo), dicendo che non mi può spedire “per sicurezza” il messaggio.
Niente male, vero?
Ultimo aggiornamento: 2003-04-28 11:50