post scriptum: grazie a Massimo Morelli, ho potuto trovare il catalogo dell’ACME.
Ultimo aggiornamento: 2003-08-14 16:24
post scriptum: grazie a Massimo Morelli, ho potuto trovare il catalogo dell’ACME.
Ultimo aggiornamento: 2003-08-14 16:24
Sabato io e Anna partiamo per le ferie: due settimane a Creta. Può darsi che scriva ancora qualche notiziola domani, ma poi avrò due settimane di distacco totale dalla rete. Ergo, non troverete nulla di nuovo.
Però al ritorno spero di travasare un po’ di impressioni che ho avuto, tutte messe magicamente al giorno corretto: insomma, il diario verrà magicamente aggiornato.
State buoni, se potete.
Ultimo aggiornamento: 2003-08-14 16:17
Oggi dopo pranzo io e i due colleghi superstiti abbiamo girellato un po’ per MediaWorld e mi sono deciso a comprare il disco in ricordo di Rino Gaetano.
Una precisazione: io non sono un fan della prima ora, ma una dozzina di anni fa mi ero comperato una sua raccolta, in quel magico momento in cui le case discografiche avevano iniziato a mettere giù in CD i brani dei loro vecchi archivi, e li vendevano a poco prezzo. Poi si sono accorti che quelli erano i dischi più acquistati, e subito si sono affrettate a fare i “repackaging” che sono in pratica un modo per aumentare i loro guadagni.
Ciò detto, com’è questo disco? La confezione non è il massimo, niente note di copertina, né testi delle canzoni. Avranno detto che per 10.90 € non si può pretendere troppo. La scelta dei brani, a parte i successi, è abbastanza ampia: c’era parecchia roba che non conoscevo. Per chi non conosce lo stile di Rino, i testi sono molto peculiari, con delle rime che sembrano le prime parole ad essere venute fuori: “Gianna non credeva a canzoni o UFO / Gianna aveva un fiuto eccezionale per il tartufo”. Ma a sentirle meglio, le parole sono spesso usate per ridere, ma ancora più spesso per comunicare il suo pensiero. Una gioia.
Quello che grida vendetta al cospetto di Dio, e spero verrà severamente punito, è iniziare il disco con un “Molella Remix” di Ma il cielo è sempre più blu”. Non ho nulla di principio contro i remix, l’anno scorso avevo apprezzato Gino il Pollo che rifaceva Nuntereggae più. Ma questo unza-unza che mi sono trovato è una vera e propria schifezza, e non c’entra un tubo con lo stile musicale di Rino. E così manca anche la prima parte della canzone… Ma cosa importa, poi?
Ultimo aggiornamento: 2003-08-14 15:35
Io sono un abitudinario. Vado dallo stesso barbiere da più di trent’anni, quando mio papà mi ci portava bimbetto. Anche in questi due anni a Milano sono sempre rientrato nella città natia per rimettere a posto la mia chioma più o meno fluente.
Stavolta però non ce l’ho fatta, e volendo partire per le ferie senza troppo caldo in testa ho cercato un barbitonsore locale. Ma agosto a Milano, anzi a Rozzano, non è il momento più adatto: sfilza unica di “chiuso per ferie”. Alla fine mi sono deciso, e ho provato una di quelle centrali del capello infilate nei centri commerciali, nella fattispecie il Fiordaliso.
“Jean Louis David”, recita l’insegna. Mezz’ora di attesa nella minisaletta dedicata al cliente maschio – le donne, oltre ad avere molto più spazio, hannoanche la parte della sala visibile al pubblico, in stile concorso di bellezza. Poi in quindici minuti tutto fatto, a un costo netto di 72 euro l’ora che non è in effetti pochissimo. Adesso ci sarà la parte più complicata: stasera torna Anna e mi vedrà così conciato!
Ultimo aggiornamento: 2003-08-14 15:08
bene. Stasera i sessantasei milioni di euro sono stati finalmente vinti, nella profonda Brianza così i legaioli la smetteranno di dire che i concorsi sono truccati e le grandi vincite ce le hanno solo al sud, e soprattutto con una schedina da un euro, altro che i sistemoni.
E per fortuna non è uscita la combinazione che avrei voluto giocare se solo me ne fossi ricordato: 15 30 45 60 75 90. Per farne una a caso, tanto vale usare dei bei numeri in successione aritmetica, no?
Ultimo aggiornamento: 2003-08-13 22:45
Ai tempi della privatizzazione Telecom, sfruttai il mio TFR (e un po’ di soldi che
avevo) e comprai tremila azioni. Poi non le ho più toccate: non l’ho fatto (ohi me tapino) quando erano arrivate a venti euro, non mi metto a farlo adesso.
Il guaio è che a quanto sembra le azioni sono come i conigli: figliano. Prima mi sono trovato trecento azioni di bonus share. Poi hanno quotato in borsa Seat PG, e mi hanno dato non so come una cinquantina di azioni. Adesso, con la fusione tra Telecom e Olivetti, e lo scorporo di Telecom Italia Media, ho scoperto di avere 10.892 azioni “nuova Telecom” (e già questo mi sembra una sòla, visto il rapporto di cambio), oltre a 109,92 euro in azioni “nuova SeatPG” e 13,81 euro in azioni Telecom Italia Media.
Ma c’è di più. Il numero di azioni che ho per queste due società è rispettivamente di 133,4 e 50,6. Ma che vuol dire, zerovirgolasei azioni?
Ultimo aggiornamento: 2003-08-13 16:54
Io e Luciano (o Luciano?) abbiamo avuto una simpatica discussione sullo stile di blog.
Non posso che concordare sul fatto che tutto quello che scrivo qua è filtrato: ma chi mi conosce sa benissimo che io filtro sempre tutto, quindi non c’è nulla di strano. Resta da dire che se riuscissi a fare qualcosa di non filtrato non lo pubblicherei mai, quindi non c’è problema pratico. Inoltre, perché dover separare le cose?
Ultimo aggiornamento: 2003-08-13 16:20
Stavo dando un’occhiata alle proposte di servizi strani per telefonini, e ho scoperto che se hai Vodafone AlterEgo e passi da un numero all’altro paghi (quindici centesimi, ma non è quello il punto). Similmente, se vuoi una doppia SIM da lasciare ad esempio in macchina, paghi (due euro al mese dalla ricaricabile, tre dall’abbonamento). Notate che il costo marginale è nullo.
Tim è un po’ più furba. Fa pagare il suo 2in1 dieci euro l’anno sulla ricaricabile, ma nulla sull’abbonamento. In compenso, il servizio TwinCard lo paghi 3 euro più iva, e a quanto sembra vale solo per i contratti aziendali. Wind: non pervenuta.
Come sempre, a prendere soldi sono tutti bravissimi!
Ultimo aggiornamento: 2003-08-13 14:17