No al 5G?

Stamattina, tra le pubblicità passate su Radio Popolare, ce n’era una di un’associazione contro le antenne per i telefoni 5G. Il mio commento è uno solo: non si sono svegliati un po’ tardi? Secondo loro gli operatori telefonici non si farebbero ridare tutti i miliardi sborsati per poter usare le frequenze, insieme ai soldi spesi per le infrastrutture?

Ultimo aggiornamento: 2019-01-31 15:39

10 pensieri su “No al 5G?

    1. .mau. Autore articolo

      sono gli unici che ho trovato anch’io in rete, però non so se siano loro. Proverò a stare più attento la prossima volta che passa lo spot.

  1. Bubbo Bubboni

    Devo ammettere che il 5G è una garanzia. Quando si parla di applicazioni si può essere certi di sentire delle cretinate di altissimo livello.
    Non mi pare strano che se si passa a un piano più tecnico le domande (e le risposte) siano perennemente campate per aria. E dire che non mancherebbero le opportunità per una critica fortissima (anche al bacato modello delle aste) e incisiva.
    Eppure il 6G inizia già a farmi paura… non è che le onde rimbambiscono davvero e al crescere della frequenza la mente si confonde? Dopotutto il genio di Marconi lavorava con pochi kilocicli!

  2. Mestesso

    In generale non sono un fan dei luddisti e No-*.
    Occorre però fare un distinguo: sappiamo che in dosi elevate (molto elevate) l’irradiazione con frequenze sopra il GHz causa vari problemi in topi.

    Quello che manca (e mancherà penso per sempre) è un indagine seria in condizioni tipiche ambientali (per intenderci, chi vive in una casa davanti ad una antenna centro stella per 3/4/5G). Quello che possiamo dire con certezza è che i danni se ci sono sono inferiori ad una certa soglia, alias i problemi tipo inquinamento dell’aria fanno danni peggiori.

    Da qui a dire però che non succede niente ce ne corre e lo dico in termini netti, io mi *RIFIUTO* di vivere in una casa davanti ad un centro stella (cmq sono a circa 70m, con qualche casa di mezzo).

    1. .mau. Autore articolo

      è però anche vero che queste nuove generazioni usano sempre più antenne perché hanno potenze sempre minori e in questo modo possono sfruttare meglio le frequenze, riciclandole a distanza minore.
      La vera domanda da farsi è insomma se è meglio avere pochi punti con tante emissioni e starsene lontani, oppure vivere in un brodo di radiazioni elettromagnetiche.

      1. Mestesso

        Se ci sono danni da assorbimento (di qualsiasi natura essi siano) saranno in qualche modo proporzionali al prodotto tra intensità e durata dell’esposizione. A te matematico tracciare i confini di uno spazio che soddisfi questi vincoli :-)

      2. Mestesso

        Dimenticavo:

        “è però anche vero che queste nuove generazioni usano sempre più antenne perché hanno potenze sempre minori ”

        Hanno potenze sempre minori perché le frequenze utilizzate sono sempre più alte e la distanza media utile cala in funzione dell’aumento della frequenza. Questo perché la dispersione di un segnale radio aumenta parecchio con l’aumento della stessa. Inoltre per limitare il consumo di batterie dei telefoni si utilizza il teorema del bilancio delle frequenze: tanto più aumento la potenza del segnale lato centro stella tanto meno il telefono avrà bisogno di potenza per trasmettere la risposta.

        1. .mau. Autore articolo

          non è così semplice: le frequenze a 900 MHz sono state riciclate per 4G, per esempio.

  3. Bubbo Bubboni

    Ahh, questo articolo sull’opposione al 5G è interessante. Lo segnalo anche perché è la prima volta che vedo un articolo dove
    1) i calcoli sono riportati per esteso (così il “tot volte” è già verificato, senza aspettare che arrivi .mau.)
    2) ci sono le fonti.
    Si vede proprio che l’autore non è un giornalista professionista!

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