Abbiamo una persona che sta chiedendo di poter morire. Dal mio punto di vista, la sua situazione ricade nell’accanimento terapeutico, quindi ritengo che abbia il diritto di chiedere che gli venga staccato il respiratore. (Notate che non ho scritto “ha ragione”: sono due cose diverse, e non saprei dire se ha ragione o no. Ma tanto non è quello il problema). Potrei discutere con chi afferma “dare ossigeno non è una terapia, quindi non si può staccare il respiratore”: come ho detto, non condivido il paragone, ma lo comprendo.
Quando però leggo che i giudici romani hanno affermato che “il malato ha il diritto di interrompere il trattamento terapeutico, ma il medico ha il diritto di ripristinarlo” l’unico mio commento è che sarebbero stati molto più seri a dire “non siamo in grado di rispondere”. Come se Welby prendesse e scappasse per non farsi raggiungere dai medici.
Ultimo aggiornamento: 2006-12-12 14:47