Nella rubrichetta Fulmini sull’inserto TTL della Stampa di oggi, Nico Orengo ci rende edotti della “lotta integrata” alle zanzare del Monferrato casalese che Gad Lerner sta combattendo. Tutto bene, se non per un fatto: i cinquemila miliardi di zanzare che ci sarebbero nella zona. Facciamo un po’ di conti: supponendo una superficie di 5000 Km², abbiamo un miliardo di zanzare al chilometro quadrato, cioè mille zanzare al metro quadrato. Ora, non è che le zanzare si trovino a 5000 metri sopra la superficie: mille zanzare per metro quadro renderebbe difficile per chiunque essere nello stesso spazio. Un numero come cinque miliardi dovrebbe essere quello giusto.
Chi è che ha deciso di esagerare? Orengo o Lerner?
Eh, quando si ha un team dietro…
Bisogna dire che il think tank del Cav anche stavolta è servito a trovare una giustificazione per l’ultima berlusconata.
Avevo sentito che Italia 1 si era affrettata a preparare un articolato servizio su un altro “Schulz”, e (quasi) subito il nostro si è adeguato. Ecco qui, da Repubblica:
Al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, “il modo di gestirsi e il tono della voce” dell’eurodeputato Schulz, ricordavano “il personaggio televisivo del sergente Schulz in una serie televisiva degli anni ’65-’70 che si chiamava Hogan’s heroes”.
Il premier, rispondendo a una domanda in conferenza stampa sul battibecco con il rappresentante della Spd a Strasburgo, ha affermato di non essere rimasto colpito “dal contenuto”, ma “dal tono” delle critiche di Schulz, avanzate in un modo che gli hanno ricordato il personaggio televisivo.
In questo telefilm, ha spiegato Berlusconi, “c’era il sergente Schulz che sbraitava ma alla fine era anche un bonaccione, al quale ne combinavano di tutti i colori”.
È chiaro? Schulz deve vergognarsi di non avere capito che lui per Berlusconi era semplicemente “un bonaccione”. Inoltre non dovrebbe parlare con la voce di Brosio e gesticolare come Alberto Angela: come sarebbe possibile trattenersi dal fare battute su di lui?
no, è proprio così
Il Cav. S. Banana afferma che l’intervento di ieri di Schulz “è stato preparato adeguatamente dalle nostre opposizioni”. Se ci si pensa, è un’offesa alle capacità intellettive dei tedeschi.
L’ambasciatore tedesco a Roma è stato convocato dal nostro governo per comunicargli che l’europarlamentare tedesco ha compiuto “un’offesa inaccettabile”. Con tutta la fatica che il Cav aveva fatto per preparare il discorso, l’hanno costretto ad andare a braccio.
Ma cosa ha detto di così grave Schulz? Ecco qua.
«Il collega Antonio Di Pietro ha ragione quando parla del pericolo che il virus del conflitto d’interessi arrivi in Europa». Ma il conflitto di interessi è un’invenzione dei comunisti!
«Che cosa pensa di fare per accelerare la procura europea? E sul reciproco riconoscimento dei documenti per le rogatorie? E non accelererebbe le riforme in Italia sulla giustizia con un mandato di cattura europea?». Dopo tutte le riforme che non riesce a fare per colpa dei comunisti?
«La benché minima affermazione di quest’uomo [Bossi] è peggiore di tutto ciò che questo Parlamento ha deciso contro l’Austria e l’appartenenza dei liberal-nazionali (di Joerg Haider) al governo di Vienna. Lei, signor presidente del Consiglio, non è responsabile per il quoziente d’intelligenza dei suoi ministri, ma per quello che essi dicono sì. Le dichiarazioni di Bossi, suo ministro, non sono conciliabili con la carta dei diritti dell’Unione Europea». Ma Umberto è un vero Europeista, fosse per lui la Padania ci sarebbe già da anni!
E infine il clou:
«Nonostante tutto mi rallegro di poter discutere con lei. Questo lo dobbiamo all’ex presidente del Parlamento europeo Nicole Fontaine: se lei non fosse riuscita a ritardare tanto il procedimento concernente l’immunità sua e del suo assistente Dell’Utri, oggi lei non avrebbe più l’immunità di cui ha tanto bisogno. Anche questa è una verità che deve essere detta». Ma da quando in qua si può parlare di immunità? Lo sapete che poi Silvio piange!
Sono stato candidato!
Il mio culto della personalità prevede che cerchi su Google Groups riferimenti al sottoscritto. Oggi ho trovato un articolo di tale Antonio Fanelli (toto@iaciners.org) nel newsgroup it.arti.cinema, all’interno di un thread “Complottismo e Servizi Deviati”. (si sa che i complotti sono una componente essenziale per un qualunque italiano). Il signor Antonio Fanelli scrive:
probabilmente qualche altro membro del GCN vuole candidarsi come
Codogno e sta cercando qualche scusa per giustificare l’ovvia
trombatura :)
Non è bello sapere che mi sono candidato a non so cosa, e magari sono anche stato trombato.
denominazioni
Non prendete quel tram
Stasera ho deciso di non fare il solito giro per tornare a casa, ma prendere il 15 per vedere se passavo davanti a un orologiaio per cambiare il cinghietto del mio orologio: avrei perso una decina di minuti, ma non era la fine del mondo. Mal me ne colse.
Salgo sul tram, aspetto che parta leggiucchiando. Tutto tranquillo. Dopo un po’, però, il tranviere dice “dovete scendere tutti, perché il compressore non funziona e non posso frenare”. Passi. Peccato che la fermata era in the middle of nowhere; e dire che bastava percorrere, anche a passo d’uomo, quattrocento metri per arrivare al capolinea del 3 e ridurre così il disagio di chi era su quel tram. Concetto troppo complicato?
Ma non è tutto. Dopo essermi preso un po’ di sole, salgo sul 3 che fa il suo bravo percorso… e si ferma dietro al famoso 15 che sembra avere davvero tirato gli ultimi. Di nuovo giù tutti, questa volta perlomeno ai margini della civiltà: in piazza Abbiategrasso passa anche una linea di bus.
Io però decido di incamminarmi, e sono premiato: due isolati dopo, dietro l’angolo, trovo il bramato orologiaio. E da lì posso andare a piedi a prendere la metropolitana: insomma, solo mezz’ora più del previsto!
happening blog
Domani, tra le 18 e le 20, ci sarà qui a Milano un incontro “Talk Show Blog” presso linternet point METAVERSE, in via Plinio 48 (a 50 metri dalla circonvallazione) per presentare il libro “Blog. PerQueneau?” di Zop.
Ci sarò anche io.
tremate, tremate, le tigri son tornate!
Le “tigri” sono le zanzare tigre, naturalmente. Nonostante stanotte avessi la piastrina praticamente sotto il naso, stamattina ho una serie di bozzi sul braccio, sulla schiena e finanche sulla chiappa sinistra. E quando dico “bozzi”, intendo cose da tre-quattro centimetri di diametro, che gonfiano di mezzo centimetro. Mica come le zanzare normali!
Il tutto poi è stato condito da un’altra notte tragica. Alle 23:30 ero a dormire, e dopo un’ora mi sveglia il miagolio continuo di Ariel, che penso si senta spersa senza la sua padrona e convinta che io l’abbia fatta fuori, tanto che non accetta nemmeno le mie coccole. Com’è dura la vita.