nuova macchina fotografica digitale. Molto più compatta della vecchia HP, con zoom ottico 3x, possibilità – che non so come riuscirò a usare – di fare foto non solamente automatiche, spezzoni video 320X240 che non so bene se userò mai, quattro megapixel che sembrano chissà cosa ma poi sono foto 2304*1728, e finalmente bastano due pile ricaricabili. Il tutto per trecento euro. Speriamo di riuscire a usarla bene… oggi i più interessati al nuovo giochino erano i colleghi, a dire il vero.
Festazzurra
Io odio le feste dei partiti, soprattutto quando si mettono in mezzo alla mia strada. Almeno una volta c’erano solo i comunisti, e la loro festa dell’Unità che mi bloccava a Torino il parco Ruffini. Poi sono arrivati i rifondaroli, i comunisti italiani, e via discorrendo, ma qui a Milano vanno a finire a Lampugnano dove tanto non devo passare.
Ma stamattina, mentre attraversavo in bicicletta il parco di piazza Castello, mi trovo tutto mezzo transennato. Che palle, penso, avevano appena finito con la MilanoEstate, e adesso che c’è? Poi guardo meglio, e vedo bandiere forzitaliote posate per terra. Alzo gli occhi, e scopro che sono così fortunato da vedere l’installazione della Festazzurra (“uniti per cambiare l’Italia”), che evidentemente non poteva accontentarsi di una zona periferica. E io come pedalo?
aggiornamento: ho visto un megaposter, che mi ha riportato alla memoria lo slogan “uniti per cambiare l’Italia”, che chissà come avevo rimosso, e soprattutto notare la nuova iconografia del Cav. Visto che ritoccare la pelata sta male, la nuova immagine ufficiale è posta in alto a sinistra e leggermente tagliata, in modo che ci si limiti a vedere la fronte spaziosa…
tautogrammi
Comincio a capire perché Stefano Bartezzaghi si lamenti dei tautogrammi. A Radio3 Suite si stava un po’ giocando col Gatto e la Volpe. Io ho buttato giù in tutta fretta un dialogo tautogrammatico che onestamente non è dei migliori, salvo in un paio di punti… però è piaciuto. Misteri.
condanne a morte
È ufficiale: Amina Lawal non sarà condannata a morte. Gli avvocati, che devono avere studiato in Italia, hanno fatto notare che la condanna era tecnicamente non valida, perché la legge islamica era entrata in vigore dopo il fatto. Bene, anzi benino: perché la prossima donna nella stessa condizione verrà giustiziata senza troppi scrupoli.
Ma c’è di più: contemporaneamente all’assoluzione di Amina è stata resa pubblica la condanna a morte di Jibrin Babaji, 20 anni, riconosciuto colpevole di rapporti sessuali con tre ragazzi. Quanta mobilitazione ci sarà per lui?
Teoria delle code
Ieri stranamente sono uscito alle 16 dall’ufficio perché dovevo fare delle commissioni a Milano. Alle 17:10 ero così in via Legnano (vicino all’Arena sulla cerchia dei Bastioni, per chi ha un infarinatura di topologia milanese) e mi sono trovato un tappo di traffico. Vabbé, mi dico, sarà quello normale a quest’ora: chissenefrega, tanto sono in bicicletta. Mi ritrovo bloccato anche in via Farini. Verso le 19 sono passato in farmacia dalle parti di piazzale Lagosta, e anche lì la circolazione era praticamente bloccata. Sento poi alla radio che c’è gente ferma da ore dalle parti di piazza Repubblica.
Cosa è successo? A mezzogiorno una gru è passata sotto il palazzo del Comune di via Melchiorre Gioia senza abbassare il braccio, e ha buttato giù un po’ di rivestimento. Nessun morto, nessun ferito, stamattina ci sono passato sotto e avevano semplicemente transennato la parte pedonale. Però ci sono state dieci ore di caos, semplicemente perché una singola via è stata chiusa al traffico.
Un maligno – come io ovviamente non sono – potrebbe dire che è stata una manovra per convincere i milanesi che l’operazione che vogliono fare nel Quadrilatero della Moda, aprire cioè un asse di scorrimento veloce al posto dei miserrimi giardini di via Confalonieri, sia necessaria. Io penso da un punto di vista matematico, e noto che la capacità della struttura viaria milanese è arrivata così vicina al punto di saturazione da bloccare immediatamente il traffico se c’è una sua riduzione anche minima. Insomma, i blocchi del traffico non dovranno farli per il troppo inquinamento, ma più banalmente per far muovere i fortunati. Bella prospettiva, vero?
politically correct
Non si parla più di “interpreti e traduttori”, ma di “mediatori linguistici”.
panem et circenses
Oggi sulla stampa gratuita
Oggi il vincitore a man bassa della gara “cosa diavolo scrivo sul quotidiano gratuito di oggi?” è City, che dedica un articolo di quelli “forti” a quattro colonne su un’indonesiana, Etti Hendrawati, che fa free climbing con lo chador (che di per sé dovrebbe aiutare, soprattutto se si ha i capelli lunghi) e vestita in maniera tradizionale. Il tutto per “dimostrare come nell’Islam non ci sono divieti e proibizioni” per le donne. Mah. Tanto io scalate non ne faccio in ogni caso. E sarà proprio un caso che l’articolo immediatamente sotto parli del polo thailandese, che si gioca in groppa ad elefanti – il tutto documentato da fotocolor?
Passando ad argomenti “più seri”, in prima pagina troviamo la foto della ventiduenne Mary Carey, pornostar tra gli ottanta candidati al posto di governatore della California: chi legge Doonesbury sa come Trudeau sia andato avanti a prendere per i fondelli la corsa al posto che nemmeno in Italia, salvo adesso concentrarsi su Schwarzenegger. Ad ogni buon conto, la candidata ha il suo bel programma elettorale: legalizzazione dei matrimoni gay, tassa sui seni siliconati (“li odio perché sono pericolosi, e io sono tutta naturale”) e possibiltà di detrarre i costi dei corsi di lap dance. Quest’ultima proposta potrebbe essere interessante anche qui da noi, per muovere l’economia, così come il creare un sito web a pagamento, anche se il nostro premier non ha lo stesso tipo di appeal della signorina Carey. Il guaio è che per i contenuti vorrebbe riempire di webcam il palazzo del governatore, e non credo la cosa attecchirebbe.
Passando alla concorrenza, Leggo non si segnala particolarmente. Scrivere che i maschietti pagherebbero cinquecento euro per un bacio dalla Bellucci è capace a farlo anche Repubblica, e anche scoprire che nel Regno Unito fanno cure antiobesità per i cani non stupisce per nulla. Metro si salva per il trafiletto, d’altra parte riportato anche su City, a proposito degli adolescenti belgi che sono presi di mira da SMS pubblicitari che li svegliano durante la notte: “un rischio per salute, crescita e capacità di memoria e concentrazione”. Il giornale multinazionale ha però il coraggio di indicare la fonte di questa ricerca, il Journal of Sleep Research. A nessuno è però venuto in mente di chiedere come mai i giovanotti dovessero lasciare i telefonini accesi anche la notte…