etichette elettorali

Trovato qui: un tizio ha comprato una borsa per PC di quelle costosette da Tom Bihn, guarda l’etichetta per il lavaggio (foto fornita nel link) e scopre che è scritta in inglese e francese – e già questo non è comune… – e che la parte francese finisce con le parole “NOUS SOMMES DESOLES QUE NOTRE PRESIDENT SOIT UN IDIOT. NOUS N’AVONS PAS VOTE POUR LUI”. Il maiuscolo l’ho lasciato perché così non devo mettere gli accenti giusti.
C’è gente con un senso dell’umorismo, laggiù.

chi mi cerca

Nei referrer di questa settimana, balza in testa la chiave di ricerca “sondaggi elettorali”, che supera “teoria musicale” (l’unica sensata nella top 10, tranne forse “creta”) e “cartelli stradali”. Restano in alta classifica “influenza intestinale”, “tecniche di vendita” e “la nebbia agli irti colli” (?)
Più divertente spulciare in giro: sette richieste per “coglioni”, due per “GIOCHI DI CANTANTI FAMOSI” (tutto maiuscolo), “SAN GOOGLE” (!) e “rompermi le palle”, ma anche “come diventare spy della rete”, “luc vauvenargues massime” (??), “la mia vescica”, “carabus olimpiae” (???).
Misteri della rete.

basta ai commenti paleolitici

Via Uomonero ho scoperto che esiste un plugin di MT che permette di chiudere i commenti più vecchi di n giorni. In pratica, non si può più commentare le cose vecchie che ho scritto: la logica dietro a questa scelta è che nessuno tanto va a leggere le cose vecchie, e quindi eventuali commenti nuovi vengono persi.
Purtroppo dovrò ricordarmi di lanciare ogni tanto lo script…

no, non è novella2000

Da ieri c’è l’obbligo di indossare il giubbino ad alta visibilità quando si esce dall’auto in caso di incidente. Notate che non c’è l’obbligo di avere il giubbino in macchina: penso che il legislatore abbia notato che tutti hanno un telefonino, e quindi si possa decidere di chiamare l’ACI rimanendo ben chiusi nell’abitacolo. Ottimo.
Adesso arriva il quiz. Chi può intitolare una notizia “Pisa, non indossa il giubbino
investito dopo un incidente” rimarcando nell’occhiello “Lo schianto per la cattiva visibilità”? Massi! Sono loro, quelli di Repubblica online! Che poi hanno persino il coraggio di scrivere nel testo dell’articolo “L’incidente probabilmente sarebbe avvenuto lo stesso anche se l’avesse indossato” (il giubbino).

Profilo della personalità

Prendo da Alessio il link a questo test sulla personalità di Jung/Myers-Briggs – settantatré domande. Il mio profilo è risultato INTJ, con percentuali rispettivamente 88,63,31,36%.
Nel profilo più completo, viene anche fornita la mia preghiera:
Signore, aiutami a tenere nel giusto conto le idee degli altri, per SBAGLIATE che siano.
Però se devo essere sincero mi sembra di essere più un INTP

e se avesse ragione Lui?

Beh, dire che Silvio abbia ragione è un argomento un po’ forte, almeno su queste paginette. Inoltre non è che abbia proprio ragione. Però mi sembra interessante fare un discorso ad ampio spettro.
L’Italia sta arrancando da tre anni, ma non è che l’Europa sia messa così meglio, sia per quanto riguarda i deficit di bilancio che per i tassi di sviluppo. Perché allora non potremo immaginare di dare una botta a favore dell’economia, dicendo che per il 2005 si concede di arrivare al 4%, o 4.5%, di deficit, purché i soldi siano spesi per misure di rilancio dell’economia? Non necessariamente opere strutturali, anche i tagli alle tasse vanno bene, basta che siano davvero per tutti. La cosa veramente importante è però che questo si faccia contemporaneamente in tutta la UE, ottenendo un doppio vantaggio: il mercato è più ampio e quindi l’effetto volano aumenterebbe i risultati, e si darebbe un’impressione di unità molto maggiore di quello che vediamo con le solite beghe. Non essendo un’unità politica, magari anche gli inglesi sarebbero d’accordo :-)

Quando i numeri ingannano

L’idea di base era ottima: riuscire a dimostrare anche a chi non ha studiato statistica che le probabilità assegnate ad alcuni eventi non sono affatto quelle che si pensa. Anche gli esempi sono scelti in maniera da interessare: vedere come al processo contro O.J.Simpson l’avvocato difensore è riuscito a girare le carte in tavola e convincere la giuria che la probabilità che il suo cliente fosse un assassino fosse molto più bassa della realtà; oppure calcolare come essere positivi a un test antiaids non significa poi molto se non si appartiene a un gruppo a rischio.
Però Quando i numeri ingannano (Gerd Gigerenzer, Cortina, 352 pagine, ISBN 88-7078-843-1, 25.50 €) è stato almeno per me una delusione. Non so se è perché i concetti io almeno in teoria li conosco, oppure perché il libro è troppo ripetitivo e io mi annoio in fretta. Ma garantisco che lo stesso materiale io l’avrei condensato in duecento pagine.