Hotel Mascagni

Ho chiesto un albergo comodo per Termini, ed effettivamente sono stato accontentato, anche se stamattina c’era un mezzo diluvio e i dieci minuti a piedi verso la stazione sono stati una doccia.
L’albergo è sicuramente per clientela internazionale: basta vedere che il primo canale tv è la CNN, il secondo BBC news, e le televisioni italiane partono dall’11… Anche i giornali disponibili, a parte il Tempo, sono l’Herald Tribune… e la Stampa, non si sa bene perché. La cosa è stata naturalmente apprezzata. Meno apprezzabile la camera, più che altro per le dimensioni davvero minuscole (e per 140 euro “doppia uso singola tariffa telecom” uno sperava in qualche centimetro in più). La colazione a buffet non era esagerata, ma il succo d’arancia era vero.

Alitalia non mi ama

Ognuno ha le sue nemesi: la mia è la compagnia di bandiera italiana.
Questa volta ho anticipato la partenza, prendendo il volo delle 7:45. Sono arrivato al check in, naturalmente sulla coda sbagliata (e dire che ero il secondo!), e mi danno il posto. Che bello, penso, fila 5. L’imbarco è avvenuto quasi contemporaneamente al volo delle 8, e la partenza è avvenuta alle 8:15. Arrivato a Fiumicino sotto la pioggia, non ci hanno certo dato il finger, e questo era noto. Ma possibile che per la prima volta a mia memoria si siano pregati i passeggeri di uscire unicamente dalla porta posteriore?

raffreddamento inflazione

Oggi su repubblica.it c’è un titolone “l’inflazione scende al 2.6%”.
Io posso solo dire che ho aggiornato le pagine delle vendite promozionali della cooperativa della mensa Tilab, e ho visto un aumento (rispetto a sette mesi fa) del 6.5% per i salumi e dell’11% per il parmigiano, stesso fornitore. Ho chiesto al direttore mensa se i dati erano sbagliati, e lui mi fa “no, sono aumentati così”.
E non stiamo parlando di frutta e verdura, o altre cose su cui ci potrebbero essere scuse.

Männergarten

“Asilo di mascolinità”, potremo dire. Ecco il notizione a mezza pagina su City di oggi. Ad Amburgo, le donne possono pagare 10 euro, lasciare i loro mariti in questo asilo, e andare a fare compere in santa pace senza che i consorti si lamentino per i giri a vuoto e le troppe spese (cose che comprendo benissimo). Al posto dei giornalini da colorare ci sono le copie di Penthouse, ma l’ideatore del progetto ci tiene a fare notare che dà anche la possibilità di seguire corsi di carpenteria.

libero? non proprio

(beh, forse è un pippone, ma ne scrivo già così tanti! Come faccio a farli leggere?)
Come sapete, in Italia c’è un oligopolista statale delle telecomunicazioni: Wind. Nulla di male, se non che riesce ad essere il primo a trovare sistemi per “fidelizzare” (si fa per dire) i suoi utenti, che poi tutti gli altri copiano.
All’inizio ci fu Digilander, il servizio FTP gratuito. Casualmente, arrivò un messaggio in cui avvisarono che dopo i quindici giorni richiesti dalla legge non sarebbe più stato possibile connettersi via FTP se non dai loro POP. Vabbé, non ho più usato Digilander, nulla di male.
Adesso ho scaricato la posta di un account di Libero che non uso mai, e ho scoperto che il signor Libero Informa mi vuol far sapere della Rivoluzione della Posta di Libero, a tutte iniziali maiuscole. Cos’è questa Rivoluzione? Semplice: per il “miglioramento della qualità dei servizi offerti da Wind ai propri Clienti” (sempre maiuscolati) ci si potrà connettere via Pop3 o Imap4 solo da chi si connette via Wind. Ma niente paura: nella Sua Estrema Bontà (stavolta il maiuscolo è mio) il signor Libero Informa mi permette di connettermi via WebMail. Oppure posso pagare, scegliere uno dei due “innovativi prodotti di posta” offerti, ed essere fiero che il signore in questione offrirà “1 Euro al progetto UNICEF per la costruzione di una scuola in Congo”. Il tutto perché il servizio di posta elettronica di Libero è “nato per poter offrire ai clienti dell’accesso a Internet di Wind il meglio per comunicare sul Web” (neretto del signor Libero).
Di nuovo, mi limiterò a usare quell’account quando un possibile spammatore chiede un indirizzo email. Nessun commento esplicito, non serve: se volete, potete leggere Mantellini a proposito.

qualche pizzocchero

Oggi – come la pubblicità radiofonica mi sta ricordando da un mesetto – c’è l’anniversario del Centro Commerciale Metropoli, tra Milano e Novate. Ed essendoci l’anniversario, c’è festa grande: un po’ come capitava una volta, nella festa della dedicazione della chiesa parrocchiale (che non è la festa del patrono).
Quello che mi ha stupito non è tanto il fatto che offrizzero pizzoccheri gratis a tutti, che tanto non mi piacciono; quanto i numeri. Per 40.000 persone (che potrebbero anche arrivare, così ad occhio) usano 50.000 chili di grano saraceno, che mi sembra un po’ esagerato anche per un montanaro valtellinese che ha bisogno di molta energia…

artigianato

Ho già raccontato del nostro caminetto. Visto che oggi ha cominciato a fare davvero freddo, sono andato a comprare la legna piccola da mettere sotto quella grossa: effettivamente il fuoco si è finalmente acceso bello e stabile. Poi esco, rientro dopo un’ora e Anna con un’aria non propriamente felice mi fa “vai su a vedere cosa è successo…”. Salgo e trovo crepato il rivestimento del caminetto e una delle pietre intorno. Con ogni probabilità, il volpino che ha fatto il rivestimento in mattoni non ha pensato che il camino, essendo di ferro e scaldandosi, si espande; e quindi non ha lasciato abbastanza spazio libero. Come si lavora bene, oggi…