La fortuna di pedalare

Ieri ero andato a lavorare in bicicletta: tra il percorso di andata e quello di ritorno ho trovato per terra ben tre eurocent, uno all’andata e due al ritorno.
Non è stata una giornata particolarmente fortunata, altre volte mi è capitato di trovare diversi euro. Però volete mettere la soddisfazione?

Ristabiliamo le proporzioni

Qualcuno dei miei lettori era a conoscenza che Beppe Caravita, giornalista del Sole 24Ore, si era candidato per le europee con i Verdi, circoscrizione nord-ovest.
Risultato? Non propriamente entusiasmante: diciassettesimo su venti, con 401 preferenze (per dare un’idea, i primi due della lista sono stati Pegoraro Scanio con 13.686 preferenze e Monica Frassoni con 8452).
Indubbiamente la scelta di fare una campagna “povera di soldi” e senza alcun appoggio del partito ha contato molto; inoltre non è detto che solo perché uno frequenti i blog debba votarlo. Io ad esempio non l’ho votato, anche se era nel mio collegio elettorale. Però, se uno sta a pensare a quanto è grande il bacino di potenziali utenti – stiamo parlando di quasi un terzo degli italiani! mi sarei aspettato un ordine di grandezza in più di preferenze. Non sufficienti per essere eletti, ma comunque un segnale forte. Invece, nulla.
Insomma, l’autopercezione del mondo blog mi pare molto sopravvalutata :-)
PS: è vero che a Forlì Alessandro Ronchi è stato eletto al consiglio comunale, ma immagino che la sua campagna sia stata anche sul territorio: in una città è comunque possibile farlo.

Domani avvenne

La giornata del 16 giugno ’04, nel senso di ventesimo secolo, è stata raccontata con dovizia di particolari da un certo irlandese. (aiutino: è il Bloomsday).
Nella giornata di domani (16 giugno 2004) a Milano verranno fatte varie commemorazioni dell’evento, ad esempio alla Feltrinelli International e da (h).
Chisseneimporta di questi qua. Io voglio invece segnalarvi una giornata itinerante più ruspante, con declamazioni varie e anche uno spettacolo. Il poco che sono riuscito a sapere, giuntomi per vie traverse:
Ore Nove: Università Statale Cortile Aula Magna
Ore Dodici e Trenta: Università Statale
Ore Quattordici: Piazza S. Stefano
Ore Quindici: Giardinetti Della Guastalla
Ore Diciotto e Trenta: Tram 12 verso il Capolinea Molise e Filobus 93
per Argonne
Ore Venti: Esterni Via Paladini 8
Io dovrei farcela a esserci per la parte delle Diciotto e Trenta, appuntamento alle 18 in Largo Augusto. Chissà che capiterà.
Aggiornamento: (16 giugno) Quelli di «Sturm und Drunk» sono citati anche sul Corsera di oggi.

meno nove

La data è giovedì 24 giugno.
Il luogo è il Barrio’s, che è alla Barona in capo al mondo e a Milano ma almeno ha l’aria condizionata e un bar vicino.
L’ora è le 21:15, anche se io apparirò per i miei dodici minuti intorno alle 22:40. Ma con gli altri si ride (con me no, il mio pezzo è forse l’unico senza battute umoristiche. Basterà la mia faccia?)
Il costo è di sei euro, meno di un film.
La locandina apparirà tra breve.
Insomma, venite a vedermi recitare?

Desaparecidos

Non riesco a capire. In genere a quest’ora c’è tanta gente in ufficio, invece sono andati via tutti alla chetichella :-)
(adesso esco anch’io a dire il vero. Oggi sono venuto in automobile, e presumo che non troverò troppo traffico per strada a quest’ora)
Aggiornamento: non è stato così. Magari uscendo alle 18:30 sarebbe stato meglio, ma io dovevo passare dalla lavasecco per recuperare il tappeto che stava lì da tre settimane. Mi sono trovato un traffico forse un po’ minore del solito, ma sicuramente peggiore e più imbranato. Possibilità che mi vengono in mente?
(a) erano tutti incazzati per non potere essere davanti alla tivù. (b) erano tutti incazzati per non potere essere davanti alla tivù, e stavano a sentirsi la radio invece che guardare la strada; (c) gli imbranati non interessati al calcio erano usciti tutti pensando che non ci sarebbe stato nessuno.

e parliamo di questo voto

Insomma, voglio fare l’opinionista anch’io. Altrimenti, che avrei aperto a fare questo blog?
Premetto i miei postulati. I confronti li faccio solo con le politiche 2001. Non per altro, ma in queste sedicenti elezioni europee l’unico che ha detto che si votava per l’Europa è stato Silvio, il cui programma era “facciamo contare di più l’Italia” che non mi sembrava il massimo di europicità. Gli schieramenti per me sono a destra FI+AN+UDC+Lega+Socialisti Uniti (De Michelis – blearch – sta solo cercando di ottenere di più)+Sgarbi (idem); a sinistra Listone+PDCI+RC+Verdi+Di Pietro+UDEUR+SVP+UV. Uso i dati del sito di Repubblica, che è arrivato a scrutinare il 99.9% dei collegi e per il 2001 direi usava i dati del Senato.
L’unico vero risultato che vedo è la sconfitta di Forza Italia, che dal 29.4% è sceso al 21%. L’unico esempio di crollo simile che ricordi è stato quello della buonanima della DC. Detto questo, vediamo che è successo a destra. AN è in leggero calo (dal 12 è scesa all’11.5%), ma se si guarda alla sua destra si vede che lo 0.5% di Rauti&Co è diventato il 2% compresa la Mussolini. Insomma, la politica di Fini ha pagato più di quanto possa sembrare a prima vista. La Lega che passa dal 3.9% al 5% crescendo anche in assoluto – ricordiamo che l’affluenza alle urne, anche se maggiore di cinque anni fa, si è fermata al 73% – si è sicuramente rafforzata forse anche per l’effetto Bossi, così come si è rafforzata l’UDC, anche se volessimo mettergli dentro i vecchi voti di D’Antoni. Il raddoppio del Nuovo Psi è una cosa che personalmente mi intristisce, ma è un fatto.
A sinistra? Il listone ha perso. DS e Margherita insieme facevano il 31.1%, e adesso ci sono in più quelli dello SDI – e i cinque repubblicani della Sbarbati :-). A sinistra avevano il 12.9%, compresi i voti SDI, e adesso hanno il 13.1. Nemmeno questo mi sembra un grosso guadagno. I voti si sono più che altro spostati a sinistra, da Di Pietro/Occhetto soprattutto verso Rifondazione.
Se aggreghiamo per poli, nel 2001 la CdL aveva il 49.5% contro il 44.5% dell’Ulivo esteso; oggi siamo rispettivamente a 46.1% e… 46.1%. Il sorpasso sarebbe comunque solo virtuale: in un’elezione col maggioritario la distribuzione dei voti conta molto più delle percentuali, e ci sono molti cespugli e fili d’erba che possono fare la differenza a seconda di quello che sceglieranno di fare. Resta comunque il fatto che in Italia siamo sempre divisi più o meno a metà, il che prova che cambierà sempre poco e più o meno per caso. Non certo una bella prospettiva per chi vorrebbe vedere della politica vera. Al momento più che di politica parleremo di resa dei conti nella CdL: chi ama gli spettacoli di gladiatori può rallegrarsi.
Nota per i milanesi: chi è che pensava che il presidente sindaco poteva vincere? Se la Lega non avesse deciso di smarcarsi – con risultati deludenti a vedere gli exit poll, ma non si sa mai – la signora G sarebbe già stata eletta.
Nota per i bolognesi: sempre sugli exit poll, non mi aspettavo una vittoria così schiacciante del Cinese.
Ma di tutto questo al limite ne parlo domani.

Chi non fa il proprio compito

Oggidì capita spesso che quando si vuole avere la risposta a una domanda la cosa più veloce da fare sia rivolgersi a San Google. È vero che a volte è difficile fare la domanda giusta, ma con un po’ di allenamento ci si arriva. Se qualcuno continua a fare a noi domande, invece che cercarsi le risposte da solo, può essere interessante spedirlo affangoogle.

temperature

Sabato il termometro in casa superava abbondantemente i 27 gradi. Con la giornataccia di ieri, siamo scesi a 21.6. Solo Forza Italia ha fatto peggio…
(il pippone sui risultati stasera, quando avrò un po’ di tempo)