Microsoft prende una pagina di Repubblica per pubblicizzarsi. Immagine: appiccicamento del nome “Montenapoleone” su una stazione della metropolitana di Parigi.
si riesamina la Gasparri
Non riesco a capire perché la legge Gasparri la si doveva rivedere tutta, e non solo negli articoli indicati da Ciampi.
Sì, lo capisco: più roba c’è da discutere, più tempo si può passare a cercare di fare emendamenti assolutamente inutili che verranno banalmente cassati in votazione. Una bella resistenza passiva, tipo quelli che si mettono in mezzo alle strade per farsi trasportare via.
Non sarebbe stato più intelligente prepararsi a dare battaglia su quegli articoli, che tanto sono il peggio, e cercare di fare delle controproposte sensate in grado di trovare qualche compagno di strada? Ah, no. Quella non sarebbe “politica”.
<em>Let it bOOm</em>
Oggi parlo di un disco, anzi di un progetto musicale, liberamente scaricabile dal sito di musicbOOm. Let it bOOm è un omaggio ai Beatles da parte di vari gruppi musicisti indipendenti italiani.
I puristi lo aborriranno, i completisti saranno già andati a scaricarlo, quindi non parlo per loro. Per gli altri, vorrei segnalare alcune versioni che ho trovato interessanti. And your bird can singha quasi un suono country, con i cori a cappella; She loves you è in una versione che non c’entra praticamente nulla con l’originale; Eleanor Rigby viene suonata davvero sporca; Ob-la-di ob-la-da parte come fosse Let it be, e vira in un delirio assurdo inframmezzato dallo stacchetto del Ballo di Simone; Happiness is a Warm Gun ha echi dal Rocky Horror Picture Show.
Ma se non si contamina un po’, che gusto c’è?
com’è bella la TV
Anche senza guardare la TV, è impossibile non sapere più o meno tutto della rissa televisiva tra Striscia la Notizia e Bonolis: telenovela all’italiana che dura da un po’.
Premessa: penso di avere visto Striscia per l’ultima volta una decina di anni fa, e non ci tengo particolarmente a ricominciare. Affari tuoi proprio non l’ho visto: devono esserci dei pacchi da aprire, se non ho capito male. Ma a dire il vero Bonolis mi sta sulle palle “a pelle”.
Ora, capita che al resto dell’Italia Bonolis sia simpatico, e quindi il giochino abbia fatto più ascolti non solo di Max e Tux, ma anche di quel desaparecido di Enzo Biagi. Quel che è peggio, ha osato superare in ascolti Striscia. È vero, giocando sulla sovrapposizione parziale e non totale, ma lo sapevate che l’ideogramma che appare (appariva?) prima della pubblicità di questa è la parola “fine” in cinese, e che il pezzo dopo la pubblicità non è Striscia e quindi non fa media audience? Giusto per dire che a fare i truschini sono bravi tutti.
Ad ogni modo, “casualmente” Greggio e Iachetti hanno iniziato a sparare bordate contro il loro ex collega, andando sul pesantuccio e commentando la più grande truffa dei cinquant’anni Rai: alcuni dei concorrenti hanno fatto delle particine in qualche film, e nessuno viene pagato. A questo attacco Bonolis risponde mostrando le lettere dei contratti (a 180 giorni: come si sfrutta la valuta…) e dicendo “i figuranti sono ben di più. Ma cosa conta qual è la loro professione, visto che tanto è tutta fortuna?”. Conta, naturalmente, visto che lo spettacolo deve andare avanti e concorrenti che sappiano come fare le “persone qualunque” aiutano indubbiamente. Ma questo Ricci non lo potrà mai dire, visto che anche loro hanno degli scheletri nell’armadio al proposito. Il bello, o il brutto, è che questa confessione è stata vista da quindici milioni di telespettatori: non solo quasi il doppio dei rivali, ma un risultato che sarà meglio di Sanremo e potrà essere superato solo dalla nazionale di calcio se andrà avanti agli Europei.
Ma ormai qualsiasi pretesto è buono per la lotta tra le due facce della stessa televisione. Una tristezza, o forse quello che vogliamo davvero: una finta lotta, giusto per distrarci.
Dai giornali di oggi
La parola d’ordine odierna sembra essere “uniformarsi”. I tre giornali gratuiti mostrano infatti un’omogeneità quasi sconcertante. Nulla di strano a trovarsi spiattellate le dimissioni dalla presidenza interista di Moratti, di cui non parlo per evitare l’accanimento terapeutico; ma vedere come titolo principale per tutti il rapporto Aci-Censis sui costi dell’automobile con relativi rincari è sconfortante.
Ma Metro e Leggo si rassomigliano anche negli stelloncini d’agenzia che sono l’oggetto della mia caccia. Temo che uno dei due abbia cambiato fonte. Abbiamo infatti il centoquattrenne pappagallo già di Churchill, che come il suo padrone gli insegnò continua a ripetere “Fuck Nazis! Fuck Hitler!” dimostrando che anche gli animali, invecchiando, tendono ad ricordare le cose più lontane nel tempo. Entramibi i giornali ce lo comunicano in prima pagina. Nelle pagine interne scopriamo anche che un impiegato finlandese è morto in ufficio e per due giorni è rimasto lì senza che nessuno se ne accorgesse, proprio come il maestro Rob Grassilli aveva già previsto. Certo che la Finlandia dovrebbe importare le nostre chiacchere da caffè. Per rabbrividire in manera forse più sana, entrambi i quotidiani parlano dei bagni purificatori nell’acqua gelata fatti dagli ortodossi russi in occasione dell’Epifania. Sì, sono in ritardo. Non è un problema dovuto al comunismo.
Anche nelle notizie con maggior risalto troviamo paralleli: la caciara Striscia-Bonolis, e l’arresto del presidente della Banca del Monte, con titoli rispettivamente “Caso Parmalat: primo banchiere in manette” e “In manette il primo banchiere”. Non vorrei dire, ma pare di intravvedere una certa quale scelta di campo. Anche City ha praticamente lo stesso titolo: “In carcere il primo banchiere”.
Qualcosa di diverso però c’è: Metro ci comunica che un “ragazzo ciociaro”, anzi un “giovane commerciante”, è stato scoperto trafficare in MP3 sul web e “pizzicato”… dall’Fbi, il che mi fa pensare che siamo davvero diventati il cinquantunesimo stato dell’Unione. Inoltre, Leonardo di Caprio è “in lacrime” per aver perso la sua telecamera, tanto che offre 20000 dollari a chi gliela riporterà. Non gli converrebbe comprarne una nuova?
Leggo ci dice invece che la Cassazione ha confermato una multa a carico di un leccese che, separato dalla moglie per le intromissioni della suocera, aveva atteso la suocera sotto casa “per urlarne il nome”. Immagino che la mancanza di spazio non abbia permesso di aggiungere anche gli appositivi collegati al nome in questione.
City si lancia sul tecnologico. Presenta la “TV a libera collocazione” della Sony, schermo piatto, maniglia per il trasporto e connessione wireless; ci rende edotti sul pericoloso virus informatico Bagle; ci delizia con un paginone sui “penis enlargement pills e “Herbal Viagra”; infine avvisa che i Bell Labs hanno sviluppato un software che permette di disattivare le informazioni di localizzazione del telefonino.
Piuttosto, nella famosa pagina ATM, l’azienda invita a conservare gli abbonamenti relativi ai giorni di blocco selvaggio, perché “sta valutando le modalità di rimborso, anche se non dovuto” (neretto mio). Questo sarebbe bellissimo, ma com’è che non se ne trova traccia sul sito ATM? Una rivincita della carta stampata sul web?
Svolta epocale
Dopo anni di limitazioni (“e non oltrepasserai il 44”), con le offerte del 26 gennaio Lidl offre scarpe da palestra del numero 45, sanzionando finalmente in maniera ufficiale l’avvicinamento della nostra grande nazione nel consesso delle taglie europee. Mi spiace per chi ha i piedi piccoli: la misura inferiore continua ad essere il 41.
Match di imprò
Bene, chiunque volesse vedermi su un palcoscenico per un match di improvvisazione teatrale si segni la data del 7 febbraio (sabato). Alle 21:30 al Barrio’s in via Barona (Milano moooolto sud) farò parte della rappresentativa milanese che gareggerà contro Torino. Biglietto, 6 euro.
Chi invece è semplicemente interessato a vedere un match ha una serie di date a disposizione, sempre di sabato: il 24 e 31 gennaio, il 7, 14 e 21 febbraio.
Ricominciaaaamo!
Ho temporeggiato, trovato tutte le scuse possibili e anche alcune impossibili, ma non ce la facevo più a rimandare. Oggi sono tornato in palestra.
Non è che sia cambiato molto in due mesi e mezzo, se non che ho dovuto pagare con un assegno perché il bancomat non funzionava. Infatti l’AMA Rozzano, la mitica azienda multiservizi ambientali che dalla raccolta della rumenta è passata alla gestione delle piscine, ha deciso di spinoffare una AMA Sport che però non è ancora ufficialmente nata, e quindi l’elettronica difetta. La sala era più piena del solito.: oltre ai soliti noti c’era gente mai vista. È vero che il lunedì è un giorno di affluenza, ma siamo ancora lontani dal pensiero di farsi belli per andare al mare!
Per quanto riguarda il sottoscritto, ho svolto il mio famoso programma “primo giorno”: esercizi di ogni tipo, serie poche, pesi meno. Ma so già che domani e soprattutto mercoledì sarà dura.